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Thank you Bob – In ricordo di Bob Hoskins

Creato il 01 maggio 2014 da Filmedvd

Riflessioni

“Thank you”. Recitava così il biglietto, appuntato all’assegno da ventimila dollari che Brian De Palma gli fece recapitare dopo che Bob, De Niro, dapprima riluttante, decise di accettare il ruolo di Al Capone ne Gli intoccabili. L’altro Bob, Hoskins, rispose con il consueto sarcasmo British: “Brian, a questo punto chiamami sempre nei film in cui non mi vuoi”. Attore versatile, non solo eccellente caratterista come spesso viene solamente ricordato, Bob Hoskins è mancato l’altroieri all’età di 71 anni a causa di una polmonite che ha aggravato le sue condizioni , già segnate dal morbo di Parkinson occorsogli tre anni fa.

Avvicinatosi alla recitazione solamente a 26 anni, dopo essersi cimentato in una moltitudine di lavori, tra cui facchino, camionista, lavavetri, oltre ad essersi occupato di cammelli in Siria e aver imballato frutta in un kibbutz in Israele, Bob Hoskins quasi casualmente inizia la sua avventura teatrale nella Royal Shakespeare Company. Il debutto al cinema arriva nel 1972 con un piccolo ruolo in Al fronte; da lì in poi comincia una lunga ascesa per l’attore, che arriverà a vestire i panni di un gran numero di personaggi, alcuni iconici non solo per il cinema ma anche per la letteratura fantastica, aspetto che contribuirà a renderlo noto in tutto il mondo.

 

Thank you Bob – In ricordo di Bob Hoskins

 

Talento grezzo e mai affinato, orgoglioso di non aver preso parte ad alcun corso di recitazione e convinto che l’unica scuola possibile sia il talento, Hoskins si accaparra il primo ruolo da protagonista ne Il pornografo, accanto a Richard Dreyfuss, e attira l’attenzione della critica con il ruolo di un gangster londinese in Quel lungo venerdì santo, mentre i primi riconoscimenti internazionali arrivano subito dopo. Infatti, in seguito al ruolo di un manager musicale nel film Pink Floyd – The Wall del 1982, ottiene la parte dell’ex-carcerato George, che si innamora di una prostituta di colore nella pellicola di Neil Jordan Mona Lisa, ricevendo il Golden Globe, il BAFTA e soprattutto il premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes e la nomination agli Oscar.

Se Mona Lisa lo consacra presso la critica, nel 1988 arriva il ruolo che lo rende apprezzato nell’immaginario popolare mondiale: Robert Zemeckis lo sceglie come “spalla” del coniglio Roger Rabbit nel film a tecnica mista Chi ha incastrato Roger Rabbit, dove interpreta il detective privato Eddie Valliant e duetta alla grande con quasi tutti i cartoon di Cartoonia, tra personaggi Disney e Looney Toones. Viso bonario, clownesco e sguardo che da duro sapeva trasformarsi in brillante e comico, da quel momento la sua popolarità cresce a dismisura, grazie ad un metodo di recitazione istintivo, viscerale, estroso e geniale.

Bob Hoskins alterna pellicole commerciali e di più facile impatto per il pubblico medio come Sirene, al fianco di Cher e Winona Ryder, entra di prepotenza nel genera fantastico con Un fantasma per amico accanto a Denzel Washington, nei panni di un poliziotto tarchiato e razzista, e interpreta il buffo e codardo Spugna nella versione di Steven Spielberg delle avventure di un Peter Pan, cresciuto e costretto a tornare all’Isola che non c’è per salvare i suoi figli. Il cast stellare di Hook – Capitan Uncino, con Robin Williams, Dustin Hoffman, Maggie Smith e Julia Roberts, contribuisce al successo commerciale della pellicola, non troppo apprezzata, di contro, dalla critica.

 

Thank you Bob – In ricordo di Bob Hoskins

 

Se il pubblico lo ricorda soprattutto per i ruoli comici e da commedia, Bob Hoskins non sfigura anche quando gli viene richiesto di fare il duro o di essere più serioso. Gli viene chiesto da chi? Per esempio dal russo Andrei Konchalovsky, che lo trasforma in un terribile capo della sicurezza sovietico ne Il proiezionista, ma anche Oliver Stone, che gli affida il complicato ruolo del capo storico dell’FBI, J. Edgar Hoover, in Nixon, e Jean-Jacques Annaud ne Il nemico alle porte, nel quale è Nikita Chruscëv, uno dei più potenti gerarchi sovietici. Lavora con maestri come Francis Ford Coppola nel suo Cotton Club, nome del noto locale di Harlem, in cui Hoskins duetta con Richard Gere, e il bizzarro, surreale e grottesco Terry Gilliam che lo vuole in Brazil, storia fantastica di un futuro ambientato in una realtà distopica, proposta e girata in chiave anni ’80.

Dal 2000 in poi partecipa, oltre che a film per il cinema, ad alcune fiction anche italiane, come Il Papa Buono, sceneggiato basato sul pontificato di Papa Giovanni XXIII, impersonato proprio da Hoskins, che veste anche i panni umili e discreti di Geppetto nel Pinocchio di Alberto Sironi. Dopo essersi cimentato con il doppiaggio, prestando la voce a Balto, diventa Alan Darcy in Ventiquattrosette, dove è un ex-pugile che lotta per togliere i ragazzini dalla strada e apre un piccolo centro di boxe per far sì che vincano le loro ansie e le incanalino nel modo giusto; grazie al ruolo ottiene lo European Film Award miglior attore. Il 2005 è un anno altalenante, visto che impersona un energico direttore artistico in Lady Henderson presenta e viene candidato ai Razzie Award per la partecipazione a The Mask 2.

Si cimenta nel ruolo di un produttore cinico e spietato, ovvero Eddie Mannix, in Hollywoodland mentre recita anche in Io e il Duce, nel ruolo di Benito Mussolini. Partecipa alla trasposizione cinematografica di Super Mario Bros, riletto in chiave cyber-punk e molto differente dalle atmosfere folkloristiche e sgargianti del videogame; nonostante la pessima esperienza sul set, dichiarata proprio da lui stesso, l’attore entra alla perfezione nel personaggio, affiancato da John Leguizamo e Dennis Hopper. Ateo, comunista e unico nel sapersi immedesimare in qualsiasi tipologia di ruolo e genere, Bob Hoskins torna nel ruolo di Spugna nella miniserie Neverland – La vera storia di Peter Pan e fa la sua ultima apparizione sul grande schermo nel 2012 in Biancaneve e il cacciatore con Kristen Stewart, prima di arrendersi alle restrizioni fisiche che gli impone la malattia, diagnosticatagli l’anno prima e che è riuscita, purtroppo, a vincere questa terribile guerra. Thank you Bob, interprete di gran classe.

 

BobHoskins


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