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The apprentice: anche noi abbiamo il nostro reality

Da Cabaglio

The apprentice: anche noi abbiamo il nostro realitySe pensi di non aver più nulla da imparare sul business ti consiglio di dedicare qualche ora del tuo tempo per il programma “The Apprentice“, format americano di Reality Show con una particolare novità che lo rende interessante anche per questo blog: dopo decine di programmi in cui i protagonisti dovevano cucinare, ballare, cantare, truccarsi, spendere soldi, diventare amici, recitare o non so cosa altro finalmente un programma il cui obiettivo è cimentarsi nelle regole del business.
Non sono solito commentare i programmi televisivi ai lettori del mio blog ma questo merita una menzione particolare: vuoi per l’argomento, estremamente attinente con lo scopo di questo blog, vuoi per il personaggio alla conduzione, più a suo agio nell’arte del “far soldi” che a presentare un programma ma credo che ci siano spunti interessanti in questa trasmissione.
A presentare è Flavio Briatore, imprenditore italiano noto al grande pubblico come team manager di Formula 1 (e per le proprie vicende personali ai limiti del gossip) e per i propri risultati da uomo di business. Amato (ma anche odiato) The apprentice: anche noi abbiamo il nostro realitydal grande pubblico ha creato nell’immaginario collettivo è il simbolo del lusso dei “salotti che contano” e in qualità di Boss del programma enuncia senza troppi peli sulla lingua quali sono le qualità che deve avere chi vuole sfondare nel business: raggiunge il successo chi si impegna e chi ha “due palle così”, chi fa cose diverse da quelli che ha intorno e chi capisce le regole del proprio mercato. Non credono al tuo successo? Bene, la miglior vendetta nei loro confronti è il successo stesso.
Se la conduzione è stata una piacevole sorpresa lo stesso non posso dire dei partecipanti allo show. Il cast è stato selezionato tra giovani di talento con l’unico elemento in comune di voler emergere. Qualcuno di loro si è appena laureato, qualcuno lavora in proprio e il catalogo di esperienze e studi è estremamente variegato. Per la maggior parte di loro è l’occasione più importante della loro carriera ma spesso la giovane età va a braccetto con arroganza e mancanza di rispetto. Non credo sia accettabile andare al mercato del pesce di prima mattina e trattare con superficialità il lavoro dei professionisti che ogni mattina si spezzano la schiena perché una signora possa comprare un buon pesce nel mercato rionale: ho l’impressione che questi ragazzi guardino dall’alto al basso chi fa un lavoro manuale mentre queste persone meritano il decoro e la gentilezza che ogni uomo di buona volontà merita per il lavoro che fa. Non solo: c’è una bella differenza tra negoziare un prezzo e quello che ho visto fare da questi ragazzi. Il metodo per ottenere sconti, basato sull’essere “carine e belle ragazze” (parole di una concorrente), non è in linea con quello che considero diventare maestri del business (e quello che consiglio ai miei clienti) e mi ha fatto molto piacere notare che anche gli assistenti del boss abbiano puntato il dito su certi comportamenti.The apprentice: anche noi abbiamo il nostro reality
Purtroppo il programma è uno spaccato di quello che sono i ragazzi che incontriamo ogni giorno nelle nostre aziende, dove l’emotività la fa da padrona nelle scelte e dove a volte non si è in grado di distinguere quale è il momento di far valere le proprie ragione e soprattutto quale è il modo per farlo. Il desiderio di emergere di questi ragazzi è lo stesso di quelli che ogni giorno escono dalle nostre università: hanno studiato da amministratori delegati e il mondo del lavoro chiede loro di fare quello che (a loro modo di vedere) è un lavoro di basso profilo. Il risultato è un mix di arroganza e superficialità che non fa onore a chi svolge la propria attività con dedizione. Se ti riconosci in questo tipo di persone ti consiglio di seguire il mio corso gratuito Metti il turbo ai tuoi obiettivi con il coaching.
Non posso invece fare una colpa di questi ragazzi che sono arrivati a 20 e passa anni infarciti di teorie e modelli organizzativi completamente sganciati dalla realtà e non riuscono minimamente a capire quale sia l’essenza di alcuni mestieri: trovo inaccettabile che un ragazzo laureato si metta a fare il calcolo sul prezzo medio ponderato del mercato (what? 8-O ) per capire a quale valore offrire un merluzzo nel mercato rionale! E trovo anche stupido che ritenga che il mercato dei ristoranti locali avrebbe svalutato una azienda la cui durata è 24 ore. Ragazzi, aprite gli occhi e tornate su questo mondo: se volete avere successo in una impresa commerciale l’importante è creare valore per il cliente e farselo retribuire il giusto. Chi offre prodotti sottocosto è destinato a fare la fame e chi non sa produrre valore per il cliente è destinato allo stesso destino. Come diceva Oscar Wilde “La vita è quella maestra che prima di impartisce la lezione e poi te la spiega”.
Un consiglio che posso darti se hai intrappreso una carriera (come imprenditore, libero professionista o, perché no, come dipendente) è ascoltare i desideri, le aspirazioni dei tuoi clienti che sono in primo luogo delle persone come te e se l’interlocutore non te li dice puoi (e devi) domandarli… a cosa serve farsi dare la lista della spesa dall’hotel Principe di Savoia di Milano (una cattedrale del gusto e della raffinatezza) se non sei in grado di chiedere cosa si aspetta il cliente? Si perché una delle prove commissionate ai concorrenti è stato proprio riuscire a soddisfare i desideri del direttore del Principe di Savoia.
Sono consigli semplici ma spesso mi ritrovo con persone con una discreta carriera alle spalle che vedono cambiare drasticamente i loro risultati applicando i consigli che sentono durante una sessione di coaching. Se la scuola di oggi insegnasse almeno le basi di quello che è realmente importante ottenere profitto nel proprio lavoro io potrei dedicarmi ad approfondire con i clienti le tecniche avanzate invece nella maggior parte dei casi è necessario ricominciare dalle fondamenta.
E tu guarderai la prossima puntata del programma? Se hai qualcosa da aggiungere fallo nei commenti oppure contattami nella pagina dedicata.

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