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The Danish girl

Creato il 21 marzo 2016 da Lo Sciame Inquieto
The Danish girl Il film di Tom Hooper racconta la storia della coppia di pittori danesi Einar (Eddie Redmayne) e Gerda Wegener (Alicia Vikander) a Copenaghen negli anni Venti. Einar dipinge paesaggi, in particolare un luogo d'infanzia della Danimarca a lui particolarmente caro; Gerda dipinge ritratti. Il primo ha grande successo, la seconda invece fa fatica a trovare uno spazio autonomo nell'ambiente artistico. Un giorno Gerda, in assenza della modella, fa posare suo marito per il ritratto di una ballerina che sta dipingendo, costringendolo a indossare calze e scarpe da donna. Per Einar è il momento del disvelamento a se stesso di una verità a lungo rimossa, ossia il disagio con la sua mascolinità e il desiderio di essere donna.
Da qui inizia per la giovane coppia un lungo e doloroso percorso, che vede da un lato Einar trasformarsi in Lili Elbe e rinnegare sempre più nettamente la propria identità maschile, fino alla scelta di tentare un'operazione di cambiamento del sesso, dall'altro Gerda affermarsi nel suo lavoro grazie ai ritratti di Lili e contemporaneamente assistere al progressivo allontanamento del marito amatissimo.
Da un punto di vista cinematografico, il film è curatissimo nelle ricostruzioni delle ambientazioni nonché visivamente bellissimo, grazie a una fotografia quasi estetizzante, che probabilmente rispecchia l'aspirazione di Einar nella sua progressiva transizione verso Lili e verso una femminilità quasi sfacciata ed eccessiva, com'è inevitabile in percorsi come questo. E forse proprio per tale motivo personalmente ho sentito una certa distanza emotiva con i protagonisti.
A mio modo di vedere, al centro del film non è tanto il percorso di Einar/Lili, che - per quanto doloroso per la difficoltà di trovare una strada personalmente corrispondente alla propria interiorità e socialmente accettabile - è in qualche modo lineare e perseguito con una convinzione incrollabile, quanto la posizione di Gerda, molto più complessa e contrastata dal punto di vista emotivo. Gerda si trova non solo di fronte a una situazione che non sempre capisce fino in fondo e sulla quale si deve completamente fidare di suo marito, ma nel momento in cui accetta pienamente la scelta di Einar, l'amore per lui comporta la necessità di lasciarlo andare e perderlo definitivamente. Paradossalmente in un film che è dedicato al primo transgender della storia la figura più appassionante e tormentata è quella di sua moglie Gerda. E tutto sommato va bene così.
Voto: 3/5

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