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The Election Day Bonanza ovvero chi votare secondo America.

Creato il 18 febbraio 2013 da Mriitan @MassiRiitano

election day 2013 italia

L’altro giorno camminavo sulla vespa con lo sguardo incupito nel vedere la città tappezzata di nuovo di manifesti elettorali. Io non sopporto questo scempio. Comunque noto il mega manifesto di Monti che recita così: ” Per non tornare indietro”. Ma si può essere così stupidi? Diosanto, io credo che il 90 % degli italiani darebbero via il nonno per tornare anche solo indietro di 3-4 anni. Era un mondo diverso, certo c’era un pò di crisi, quella iniziata negli U.S.A., ma saperne era più che altro un modo di darsi un tono. Ti sparavi “Too big to fail”, il seguito di  ”Wall Street” e un paio di mesate de “L’internazionale” ed era fatta. Poi c’era il Berlusca al governo, ma ormai son 20 anni che ci conviviamo, quindi. Ora Monti ci vuol far credere che , pur avendo avuto un plebiscito in parlamento, cosa che a sto giro non avrà, farà le cose che non ha fatto in un anno? Non ha toccato nulla: niente conflitto d’interessi, niente liberalizzazioni serie (farmacie e taxi??), niente riduzioni di province nè degli stipendi dei parlamentari. Non ha levato la politica dalla tv. Non ha dismesso un euro di edifici pubblici per far scendere sto debito benedetto e mille altre cose. Un giovane e bravo medico potrà mai diventare primario in qualche ospedale? no, nomine politiche. Un giovane manager potrà diventare Ceo in qualche impresa che abbia a che fare col pubblico, un ASL o altro? no, nomine politiche. Un insegnante potrà mai diventare ordinario in un’università? no… Un giovane banchiere potrà mai diventare direttore centrale? no, politica, e lo stesso in Tv ed in migliaia d’altri campi. Tutta gente che una volta salita sul posto in cima se sbaglia si prende una mega buona uscita e non paga nulla, anzi verrà spostata in qualche altro posto altrettanto ambito. Queste erano le liberalizzazioni da fare. Non tutto in un anno, ma qualcosa. L’Italia fortunatamente non è nè la Grecia nè la Spagna. il problema dell’Italia è lo Stato. Monti ha candidato con lui ( come gli altri partiti poi) tutte quelle persone che appartengono allo schifo elitario di questo paese. Gente potentissima che sta contemporaneamente in consigli d’amministrazione di banche, società partecipate pubblico-privato e in politica. Tutte lobby loschissime che muovono le fila del paese da dietro, di nascosto. Tutti con mega conflitti d’interessi. Ora al di là di quello che ha o non ha fatto, la sua più grande colpa è stata allontanare ancora di più il comune cittadino dallo stato, che è stato ancora di più visto come un nemico ladro che ci vessa e basta. L’austera distanza che ha preso in quest’anno dai suicidi degli imprenditori (a centinaia), l’insistere così tanto con operazioni spettacolo della finanza spammate su tutti media, lasciare che Equitalia, che non ha la capacità di distinguere tra un evasore perchè in difficoltà e un evasore perchè ladro, continuasse a bloccare conti e fondi di tante società, hanno reso il cittadino ancora di più terrorizzato da qualsiasi mossa del governo, perchè percepita, spesso a ragione, come iniqua. E credete che tutti questi sforzi (il redditometro…) abbiano provocato un recupero significativamente diverso di soldi dall’evasione? no… Cosa crede Monti che noi Italiani siamo clinicamente diversi e non paghiamo le tasse per qualche difetto genetico? siamo tornati ai tempi della Frenologia? In Italia si evade per 2 motivi; le tasse sono troppo alte e perchè conviene rischiare( dov’è il falso in bilancio?) , tanto se ti beccano non vai in galera e patteggi la cifra. S’è insistito con lo slogan “Lotta all’evasione”, ma qualcuno che in questa campagna elettorale parli di una seria riforma fiscale? Si pagano le tasse in tutto il mondo, qualche paese avrà trovato il modo per farle pagare e punire gli evasori, no? Chiaramente non si vuol far nulla perchè i potenti di cui sopra, i partiti, le banche, la chiesa e i suoi ospedali, le imprese protette, le tasse le evadono, e fintanto che poi alzano le tasse alle piccole imprese per loro fila tutto liscio. E lascerò perdere i favori alle banche. Parlo di Monti perchè, insieme a Fare per fermare il declino di Giannino ed al Movimento 5 Stelle è percepita come una delle novità di questa campagna elettorale. Rivoluzione civile d’ Ingroia non è altro che un coacervo di vecchi politici dei Verdi, del partito Comunista e dell’italia dei Valori, nulla di nuovo, anche in quello che dicono. Il Pd non parla d’altro che di partimoniale (ancora?) e di inciucio con Monti o Vendola, come se a noi importasse qualcosa di a chi andrà a fare un pompino Bersani per riuscire ad avere maggioranza. A mio parere restano Giannino e Grillo. Entrambi hanno, nella loro persona, caratteristiche poco comuni in questo quadro politico: coerenza, credibilità e idee. Giannino è, credo, l’unico che ha un programma con cifre e numeri precisi. Ci spiega quello che farà, come lo farà e quanto ha intenzione di metterci. E son tutte cose condivisibile, di buon senso, che però andrebbero ad incidere sulla economia reale. Grillo è più chiaccherato. Quello che molti ignorano è che lui fa da megafono; il suo ruolo, oltre da far da garante, è proprio quello di provocare, suscitare scalpore, per dare risonanza ad un movimento che senza andare in tv ( dove se ne parla da qualche mese con costanza) è così riuscito ad essere il secondo partito d’Italia. Certo c’è qualche sospetto nella gestione del movimento, ha qualche problema di democrazia interna, ma nulla che non abbiano a tonnellate gli altri partiti ed inoltre giustificato dall’ aver fondato una creatura in poco tempo, tempi resi ancora di più accorciati da queste elezioni anticipate. D’altronde non mi risulta che stia mettendo bocca nella gestione di Parma (escludendo il caso Tavolazzi) o della Sicilia. Ed inoltre il suo Movimento ha un grande pregio, sinora ha fatto quello che aveva promesso di fare. Mentre gli altri con una mano dicono di voler scrivere una legge contro i finanziamenti ai partiti e con l’altra se li prendono e ci comprano le case, il suo movimento non li prende e basta. Due le critiche serie che gli vengono rivolte: un programma “populista” e lo spessore dei candidati. Sul programma c’è da dire che su 100 cose che dice 20 sono irrealizzabili (il politometro?magari,ma improbabile), 30 sono molto, ma molto utopistiche e difficili, ma ne rimangono la metà che sono semplici atti di buon senso che chiunque farebbe, anche se il dettaglio di queste proposte è ancora abbastanza vago. Non si arriva certo ai livelli di specificazione del programma di Giannino. I candidati: innanzi tutto dato il livello becero, per essere fini, dei nostri parlamentari credo che qualunque persona normale e non ladra sarebbe migliore di quello che abbiamo. Inoltre Grillo fin dall’inizio s’è sempre accompagnato  e fatto aiutare nel suo blog da eminenze nazionali ed internazionali di spessore assoluto: premi nobel, tecnici di altissimo livello, vincitori di pulitzer, ed è proprio dal confronto con loro che ha sviluppato molte delle idee che sono ora proposte nel programma. Io credo che anche i candidati al parlamento saranno scelti con attenzione, e che l’idea che salgano in parlamento lavandaie e spazzini sia solo denigratoria ( qui un link, uno dei pochi, sull’argomento che ho trovato:

http://www.youtube.com/watch?v=Y4uDYcq-SxY

Io, alla faccia del voto segreto, voterò Grillo. Se sarà una delusione almeno avrò la gioia di vere mandato a casa mezzo parlamento e discusse un paio di leggi sacrosante. Giannino mi piace, ma se anche sfondasse il 4 %, rimane è troppo poco. Vaya con Dios. di Massimo Carughi

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