Magazine Blog

The end is near

Da Mcnab75
The end is near

Il (mio) Survival Blog è finito. W il Survival Blog!

L'esperienza è stata così intensa e formativa che è lecito spendere un post in sua memoria.

Altri l'hanno già fatto:

Fate attenzione al post di Luca, perché si parla anche di eventuali evoluzioni future del Survival Blog. Uno o più ebook ci saranno senz'altro, forse anche una versiona cartacea col best of dei migliori blogger che hanno partecipato all'avventura. Ma su tutto ciò torneremo a fine articolo. Ora qualche mia considerazione.

Da scribacchino

Il SB è stata una delle mie rare esperienze di narrazione semi-autobiografica in prima persona. L'alter-ego del 2015 è il mio, quindi ho cercato di caratterizzarlo con difetti, paranoie e (pochi) pregi che mi appartengono. Rileggendomi devo dire che il risultato, per quel che mi concerne, è davvero verosimile. Comportamenti, pensieri, azioni (e non-azioni) sono conformi all'Alex che vi scrive, quello del presente.

Perfino il lato action si uniforma alla realtà, modificata da un plausibile fattore di adattamento al “nuovo mondo” non più sedentario e agiato. E, in fondo, il mio alter-ego ha solo imparato a tirare di balestra (cosa che so già fare) e a mantenersi un po' più in forma.

Scrivere di sé stessi, perfino in un contesto inventato e “fantastico”, non è comunque mai semplice. Ma può essere intrigante, sia a livello professionale che a livello introspettivo.

Sulla pregevolezza del Survival Blog come fucina di scrittura, molte cose le ha già delle Hell. Confermo anch'io l'utilità di un esercizio del genere. Scrivere a scadenze fisse, seguire un calendario reale (i miei post erano rigorosamente settimanali), non sforare troppo col numero di parole: tutta buona pratica che ho fatto con gran piacere, e che mancava nel mio curriculum.

Persone, personaggi

Anche la gestione di personaggi corollari, ma basati su individui realmente esistenti, si è rivelata sfiziosa. Voi ancora non lo sapete, ma molti dei soggetti che ho inserito nel SB hanno l'aspetto di persone che incontro o vedo nella vita di tutti i giorni. Valenziano (il sosia di Bud Spencer) è il controllore del treno che prendo quotidianamente. Critchenko ha la faccia (ma non il carattere) di un operaio ucraino che lavorava insieme a mio padre. Rajiner, il suo braccio destro, me lo sono immaginato fin dal primo momento col volto di Ian McShane. Harmke ha l'aspetto di un ragazzo tedesco che frequentava il mio stesso villaggio-vacanze, un paio di anni fa. Di Cristina Riccione sapete oramai tutto: ha la faccia e il fascino di Cristina Riminucci, traduttrice di fumetti, modella, fotografa (e molto altro ancora) che ho avuto la fortuna di intervistare qualche tempo fa, in un altro contesto. La ringrazio per essersi prestata come mia eroina!

A dire il vero l'immedesimazione tra personaggi reali e inventati è un esercizio che faccio sempre, ma questa volta è stato assai più intenso, più radicale.

Luoghi

I luoghi italiani in cui si svolgono i primi dieci capitoli del mio SB li conosco tutti in prima persona. L'ultimo rifugio, ossia il luogo di montagna da dove parte la narrazione, è nientemeno che Moggio, ridente località della Valsassina in cui trascorro diversi festività ogni anno, tra cui Capodanno e Ferragosto. Tremezzo è un altro posto da cartolina, sulle rive del Lago di Como. Il battello con cui il mio alter-ego, Luigi e Manuel hanno raggiunto il porticciolo di Cernobbio è reale. Si tratta del glorioso Concordia.

Su Milano non aggiungo molto, perché tutti sapete che è la “mia” città. Aggiungo solo che le Torri Garibaldi, e in particolare Torre B, sono davvero così come le ho descritte, compreso tutto il potente sistema di autosostentamento per ha permesso all'élite di tirare avanti per mesi. Solo che al momento si stanno facendo il lifting, come altre strutture cittadine, in vista dell'Expo. Non so perché ma probabilmente mi piaceranno meno una volta ristrutturate.

In Irlanda non ci sono mai stato. I racconti di amici che amano l'isola smeraldo, la massiccia documentazione in Rete e il prezioso aiuto di Germano hanno comunque reso più che verosimile (almeno spero!) il capitolo finale, quello in trasferta.


The end is near

 

Suggestioni, rimandi, influenze

Sono molteplici. Citare il primo Romero è quasi scontato. Così come lo è citare quel capolavoro (io lo ritengo tale) di 28 giorni dopo. Sempre a Romero devo, seppur in piccola parte, l'idea di Torre B, presa in prestito dal Fiddler's Green di Land of the dead. Presa in prestito e migliorata, oserei dire.

Seguono poi Matheson e il suo Io sono leggenda, un caposaldo da sempre, e anche World War Z, ottimo libro “zombesco”, sulla cui falsariga ho impostato la pagina Facebook dedicata al SB.

D'obbligo citare anche alcune opere ispiratrici minori, ma solo per fama, non per meriti. Per esempio Carriers e The walking dead (fumetto e serial). O anche l'opera omnia di Brian Keene: e non parlo solo del dittico The rising.

Interazioni

Le mie sono state meno di quelle che avrei voluto, ma il tempo è tiranno, perciò ho lasciato a voi decidere eventuali incontri tra alter-ego e piacevolezze simili. Tuttavia sono riuscito a concordare uno spettacolare (almeno spero) capitolo finale insieme a Hell. Voi non lo sapete, ma c'è stato un intenso lavoro di coordinamento per arrivare dove siamo arrivati. Per me la scrittura a quattro mani era un'esperienza nuova, difficile da gestire e da realizzare. Ci siamo riusciti: spero vi sia piaciuto.

Detto ciò, complimenti a tutti coloro, come Nick e Ferruccio, che hanno organizzato incontri e collaborazioni.

Foto, video, altro

Dire che il SB è solo un insieme di racconti sarebbe riduttivo. Fin da principio alcuni di voi hanno proposto video, foto, musiche. Io stesso ho realizzato due video a tema: l'introduzione alla Pandemia Gialla e anche What a wonderful (yellow) world.

Moltissimi post sono stati implementati con foto e immagini. La pagina su Facebook conta qualcosa come 103 immagini inedite (ossia extra blog), ma utilizzati come corollario per descrivere lo scenario della Pandemia. È una raccolta di materiale che mi inorgoglisce e mi soddisfa appieno, a volte anche più delle parole scritte.

Si fa tanto parlare di come dovrebbe/potrebbe essere la scrittura nell'era degli ebook. Beh, noi abbiamo provato a darvi una dimostrazione pratica. Ora giudicate se vi piace o meno.

Spin off

Lo scenario globale del Survival Blog è imponente. In molti avete osservato che ci si potrebbero realizzare romanzi, cortometraggi, racconti. Qualche idea ce l'ho di già. Alcune sono (purtroppo) poco proponibili. Ho sondaggiato il terreno per capire i costi di un eventuale corto, e mi sono tirato indietro subito. È più percorribile la strada di un servizio fotografico a tema, infatti non è un'idea che ho scartato. Mi piacerebbe anche realizzare un librogame basato sul SB, ma dovrei imparare da zero a utilizzare l'ottimo software sviluppato da Matteo.

Più probabile la realizzazione di un mini-ebook di racconti, impostati sulla fattispecie di questo libro di Brian Keene. Ma non ora, s'intende.

Futuro

Come vi ho già detto, leggetevi il post di Luca.

Lasciamo finire i blogger ancora alle prese con la sopravvivenza, poi pensiamo a cosa ricavare da questa mole immane di materiale.

Uno o più ebook, dicevamo, quelli senz'altro.

Il cartaceo, se ne varrà la pena (credo di sì, vedendo i bozzetti di Luca).

A questo punto però è impossibile non accennare alla tremenda selezione all'ingresso: di cuore vorrei avervi tutti a bordo, di testa so che non sarà possibile. Alcuni SB necessitano di un editing incisivo di cui io NON posso occuparmi. Altri sono troppo frammentari per ricavarne il materiale utile per un racconto uniforme.

Tuttavia.

Se avete tempo, se avete qualcuno che vi può aiutare nella revisione, se ci tenete a essere inclusi nel progetto, sistemate i vostri pezzi. Fate una bella correzione globale, riuniteli in un file .doc, .rtf o .odt e spediteli (non prima del 15/02 e non più tardi del 31/03) via mail.

A proposito: dalla data appena citata questo sarà l'indirizzo di riferimento del SB: [email protected]

Altro annuncio importante: Germano, alias Hell, sarà il coo-editor del progetto. Le mail che leggerò io le leggerà anche lui. Le decisioni di cui vi renderò partecipi saranno prese solo dopo previa consultazione con lui, e con un think tank segretissimo di antichi sapienti.

Prendendoci il tempo fisiologico per valutare i vostri contributi, vi faremo sapere se e come potete essere inclusi nel progetto consuntivo.

In un secondo tempo considereremo l'aspetto legato alle immagini, ai video etc etc.

Per ora vi accenno che si è profilata di recente un'altra strada percorribile, ossia quella dell'editoria tradizionale. Ho ricevuto dei primi contatti da case editrici interessate al Survival Blog. Per ora non posso dirvi granché. Sonderò anche quel terreno e, solo quando avrò informazioni più certe in mano, ve ne parlerò.

Rimandiamo dunque il discorso programmatico di qualche settimana, e facciamo un censimento rapido. Utilizzate i commenti a questo post per comunicare in pubblico se vi interessa partecipare al progetto post-SB, e se avete le forze e le risorse per farlo.

Di tutto il resto riparleremo a breve.


The end is near

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :