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The Feelies - Crazy Rhythms

Creato il 10 ottobre 2013 da Tonypop
The Feelies - Crazy Rhythms
Stiff Records SEEZ20 -4/80
  1. The Boy with the perpetual nervousness
  2. Fa-Ce-La
  3. Loveless Love
  4. Forces at Work
  5. Original Love
  6. Everybody's got something to hide (except me and my monkey)
  7. Moscow Nights
  8. Raised Eyebrown
  9. Crazy Rhythms

“Crazy Rhythms” uscì nel  Aprile del 1980, pubblicato per l' etichetta  inglese Stiff, riscosse un buon successo di critica, ma scarsa attenzione da parte del pubblico.
Con questo  primo lavoro la band  dettò le regole, musicali ed estetiche, per l’indie rock basato sui suoni di chitarra, che ad inizio degli anni duemila, portò al successo decine di band tra cui  Strokes (più che semplici debitori dei Feelies), Futurheads, Vampire Weekend, Franz Ferdinand (anche se questi ultimi epigoni anche di Josef k e Gang of Four) .
I Feelies (nome ispirato al romanzo di Huxley “Il nuovo mondo”), insieme ai Televison di Tom Verlaine (anche se la band di "Marquee Moon"  ha  avuto negli ultimi anni un riconoscimento di critica e di pubblico maggiore), sono da considerarsi, sia dal punto di vista musicale che estetico, tra i padri del indie rock moderno.
Nel caso dei Feelies la band, come accennato, però non ha mai beneficiato di revival e di successi postumi, ed è rimasta essenzialmente una band di culto ( che alla fine, ammettiamolo, è quello che piace a noi ultrafanatici : ottime band che non conosce nessuno e che noi possiamo sfoggiare quando ci fa comodo...eh..eh..eh).
La band, musicalmente, ha aggiornato la lezione dei Velvet Underground, aggiungendo chitarre  più elettriche e percussioni più new wave a tratti quasi tribali, chitarre nervose e cantato  melodico ma elettrico,  ed esteticamente  ha sfruttato il look dei ragazzi della porta accanto (cosa che già altri gruppi del periodo avevano fatto basti pensare ai Talking Heads), ma aggiungendo  (tra i primi a farlo) un look da Nerd, look che con il passare del tempo  verrà adottato da decine di altre band.
Il gruppo si forma a metà anni settanta nel New jersey, intorno alle figure di Bill Million e Glenn Mercer, giovani studenti con la passione della musica sixties e che riescono a  miscelare l’ amore per il passato  con le nuove  tendenze musicali che arrivano da New York e Boston.
La band si assesta con Mercer e Million chitarre e voci,  Vinnie Denunzio alla batteria e John Papesca al basso.
Il progetto  rimane molto a livello amatoriale addirittura il gruppo suona per qualche tempo solo durante le vacanze e nei party, ma con l’innesto del fratello di Vinnie, Keith De Nunzio al basso e Anthony Frier alla batteria la band inizia a farsi conoscere  e riesce a pubblicare il primo singolo su Stiff (“Fa- CE –La “), nel 1979.
La critica si accorge dei Feelies e anche se  l’attività live non è intensa, esce nel Aprile del 1980 “Crazy Rhythms”.
Il disco è un capolavoro di quello che può essere considerato il nuovo rock americano e come già detto , diventerà a posteriori uno dei dischi più influenti degli ultimi anni: Velvet, suoni elettrici, percussioni, melodia e “stile”.

The Feelies - Crazy Rhythms

The Feelies-1980

Si parte con “The boy with perpetual nervousness” dove si passa dal silenzio assoluto a suoni in crescendo che sfociano in un brano con chitarre elettriche serrate e ritmiche, percussioni tribali e una voce che miscela Velvet, Talking Heads e Moderrn Lovers con uno stile che verrà in futuro utilizzato da migliaia di cloni : un gioiellino.
“Fa ce la” è il brano più punk del disco, dove la ritmica viene seguita da una strofa quasi parlata una chitarra lancinante è presente in tutto il brano.
Uno dei pezzi migliori è la splendida “Loveless Love”, che parte dismessa per poi essere super ritmica, qui si capisce che band come Strokes o Franz Ferdinand dovrebbero pagare un po’ di royalties a Mercer e Million autori dei brani originali dei Feelies. Il pezzo è grandioso, ritmico melodico e nel finale un riff di chitarra accompagnato da basso e batteria che viaggiano alla perfezione, ed effetti che chiudono il pezzo sfumando.
Un altro meraviglia , introdotta da riverbero e batteria super trascinante è “Forced Love”, dove i suoni di chitarra sono grandiosi, quasi perfetti in un Velvet sound modernizzato, nervoso ,elettrico e  ritmico.
Il lato B parte con l’arpeggio di “Original love”, gli accordi minori lanciano il pezzo molto ritmato, accompagnato dalla melodia che ha fatto scuola.
Domanda: quante altre canzone vi ricorda?
La cover del brano dei Beatles “Everybody's got something to hide (except me and my monkey)” è originalissima: il pezzo dei Fab Four viene preso, vengono separati gli strumenti e ridotto all’ essenziale, con una voce da nevrosi di inizio anni 80: ritmica e hard,  Bo Diddley che suona con i Velvet!!!
Il silenzio assordante fa partire “Moscow Nights” (che titolo molto anni 80 , quando la guerra fredda stava per finire ma al di là della cortina di ferro sembrava tutto misterioso e  per certi versi anche affascinante..), forse il brano più new wave inglese del disco.
“Raised eyebrown” è l’unico traccia sottotono di un disco perfetto, mentre la title track “Crazy Rhythms” con i suoi 6 minuti di ritmica ossessiva  e quasi punk rock chiude il disco, qui le percussioni e il basso sono eccezionali, molto Stooges come stile ,molto Velvet e New Wave come sound, l’intermezzo strumentale è trascinante!!
La band però non riesce a stabilizzarsi e Denunzio e Frier  (che andrà a fondare i Golden Palominos) abbandonano i Feelies mentre  Million e Mercer lasciano la band nel limbo portando avanti progetti “alternativi”: Yung Wu –che arrivarono anche al debutto discografico su Coyote Records nel 1986-Trypes e Willies.
I Willies ,gruppo prevalentemente di cover compaiono anche nel film di Jonathan Demme “Qualcosa di travolgente”.
Million e Mercer riformano i Feelies nel 1986 con membri delle precedenti esperienze e il gruppo si assesta come quintetto: Mercer, Million e Brenda Sauter, Dave Weckerman  e Stanley  Demeski con la prima al basso e gli altri due alle percussioni e batteria.
La band pubblica nel 1986 the “Good earth” con la produzione di Peter Buck dei  Rem, firma per una major la A&M e nel 1988 pubblica “Only life” ed infine nel 1991 “Time for a witness”, tutti buoni lavori ,ma senza la scintilla del primo fenomenale Lp.
Dei Feelies si persero le tracce fino a fine anni duemila quando ricominciano a suonare insieme e pubblicano nel 2011 l’lp “Here Before”, ultima , ad oggi, lavoro di una band che con il grandioso “Crazy Rhythms” ha creato un piccolo capolavoro che fatto entrare nel gruppo  nel numero ristretto delle band fondamentali.
Quotazioni: il disco è abbastanza raro, il valore medio è di circa 50-60 dollari americani, una ristampa in cd negli anni novanta , ed un in vinile del 2009 non hanno abbassato le quotazione

The Feelies - Crazy Rhythms

Foto della mia copia in vinile di "Crazy Rhythms" -Stiff SEEZ20, probabilmente stampa originale inglese o stampa europea originale


The Feelies - "Loveless Love" (sample)

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