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The Freak’s Note Collection: in caso di emergenza… accanna!!!

Da Thefreak @TheFreak_ITA
The Freak’s Note Collection: in caso di emergenza… accanna!!!

Avviso ai lettori.

Al fine di rendere credibile l’argomento della Freak’s Note di questa settimana, la sottoscritta si è sottoposta a ore e ore di ascolto delle istruzioni di volo di RyanAir per i casi di emergenza.

Chiudere le cappelliere, allacciare le cinture di sicurezza, raddrizzare la poltrona, utilizzare il paracadute posto sotto la vostra poltrona, tirare il boccaletto dell’ossigeno posto al di sopra della vostra testa, etc.

L’ascolto ripetuto del video suddetto provoca ansia, asfissia e bisogno repentino di caricare “More than a feeling” dei Boston, meglio nota come la colonna sonora del celebre telefilm Scrubs.

Questa domenica parliamo dei casi di Emergenza.

Se fate bene attenzione a quello che accade intorno, vi renderete conto che siamo circondati da avvertimenti, cartelli, indicazioni luminose, segnaletiche gigantesche, foglietti illustrativi che rimandano alle situazioni di emergenza, crisi, imprevisti di ogni genere e forma. Per i nazionalpopolari ciò è anche tradotto in: casi di sfiga cosmica.

Warning, Emergency, Safety, la grande madre Inghilterra e la grande sorella America hanno invaso la nostra percezione del rischio con sinonimi degni di citazione nel Devoto Oli o nelle sceneggiature di film sui supereroi.

Lo stato di necessità così ben spiegato nel Fiandaca Musco (scusate la digressione da giurista in cerca di lavoro) si riduce al più comune: Mors tua vita mea.

Andando al sodo, ognuno di noi si è imbattuto in una situazione al confine della normalità, in una linea che va dalla caldaia rotta di sabato sera fino alla rottura di un vagone del treno… e voi eravate li, naturalmente, in entrambi i casi.

Piccole emergenze quotidiane si profilano all’orizzonte.

Maria De Filippi farebbe partire un’indimenticabile e strappalacrime RVM (che in pratica è un comune filmato, ma a Maria piace fa la figa modello Oprah), in cui sarebbero riassunte tutte le situazioni di natura emergenziale che rientrano nell’alveo del comune vivere.

Hai perso l’ultimo autobus della mezz’ora e hai un colloquio importante di lavoro e sei già in ritardo?

Hai accidentalmente spruzzato il deodorante per ambienti in cucina, con il fuoco del gas acceso?

Hai fatto un testacoda su una strada su cui vi era un deposito di ghiaccio e fango e la tua macchina si è girata su di sé in puro stile Italian Job?

Ancora, hai dimenticato il pc acceso, aperto sulla chat di facebook, e il tuo lui o la tua lei ha sgamato una conversazione apparentemente pacifica con una lei o un lui che ti stava “battendo i pezzi”?

Hai insultato il tuo capo utilizzando ogni sinonimo dispregiativo possibile e non ti sei accorto che il tuo capo era dietro di te da circa un quarto d’ora?

Hai chiamato tua suocera con il nome della tua ex suocera davanti alla tua attuale compagna/o?

E per i veterani del genere:

Si sono aperte le buste della spesa per strada a un chilometro da casa?

Una zanzara delle galapagos ha avuto l’ardire di pungerti sul mento il giorno prima di un appuntamento importante (e non ci sono cerotti o fondotinta che tengano)?

Si è incastrato il tacco delle tue scarpe preferite durante un’uscita serale “d’acchiappo”, e tu non hai potuto imprecare San Pietrino perché in compagnia di Mr Acchiappo e hai dovuto simulare il migliore dei tuoi finti sorrisi?

La lista di queste incresciose situazioni potrebbe scorrere all’infinito ma noi ci limitiamo a riassumerle nel vasto gruppo dell’Emergency Case, con buon placet di Gino Strada e di Grey’s Anatomy.

Ritornando a Scrubs, l’ausilio di un brano musicale, selezionato per ogni occasione o scena saliente, ci conquista per la sua veridicità e per il desiderio che ciò avvenga anche nella nostra quotidianità in real life. Pensate quanto sarebbe d’aiuto, una volta incappati in una situazione come quelle di cui sopra, se una canzone appropriata al momento partisse in sottofondo. Se fosse in grado di farci sorridere o di amplificare il nostro stato emotivo. Se fosse in grado di portarci a pensare: <<Ok, niente panico>> oppure << Maledizione, ma che cosa ho fatto di male!??? ( e vai con le imprecazioni di tutto il calendario)>>.

Fenomenale vè?

Quindi, con la benedizione di Kevin Spacey, Carrie Bradshow, Il Dalai Lama, Gandhi, Barack Obama, Mika, Chris Martin e Bono Vox ( il perché di tali citazioni lo potete comodamente ricercare su Wikipedia), il consiglio è:

In caso di emergenza: fermatevi, respirate, portate i vostri auricolari alle orecchie, scegliete il brano più consono al caso di specie (maledetta giurisprudenza) e…. Accannate! (ossia: tagliate corto – tipica espressione del gergo romanesco).

Si, avete capito bene. Accannate.

Liberatevi, non rimuginate oltremodo, assumete un’aria risoluta e rilassata, sbottonatevi il primo bottone della camicia ( non so perché si faccia, ma a quanto pare fa figo), iniziate a far circolare ossigeno nelle vene, ingerite amarezza restante e incamerate dosi di positività.

Continuate a respirare e magari iniziate a fare qualche passo, magari simulando una camminata suadente e sicura.

Ricordatevi di non spegnere l’mp3 per niente al mondo e immaginatevi come in una scena del telefilm Scrubs.

Elargite sorrisi e cercate di non pensare a niente.

Accannate. e vedrete che dopo poco lo stato di panico, l’ansia, la rabbia, la frustrazione, lo sconforto, verranno resettati il tempo necessario per cambiare brano.

A tal fine, la Freak’s note di questa domenica è stata concepita per aiutarvi ad “accannare” durante le emergenze!

I ragazzi di The Freak hanno scelto brani musicali ad hoc da utilizzare per sopperire all’emergenza, quindi rilassarsi e procedere all’abbattimento del casus belli!

In confidenza, la sottoscritta approfitta dell’argomento per sfidare il sindaco Alemanno, che di emergenze se ne intende, provando a destituire il suo ruolo di uomo del fare ( sul concetto di “fare” si potrebbe scrivere un altro articolo, quindi rimando la trattazione).

 Ora che Bertolaso non è più in movimento e la Protezione Civile piange il suo leader, siamo rimasti noi di The Freak e il primo cittadino di Roma a intervenire per sanare le emergenze ordinarie e il freddo ciclico!

Neve nu te temo (ma questa è un’altra storia).

Ora, non vi resta che fare buon uso della nostra chart e sperimentare la nostra tabella di marcia contro ogni manifestazione di pochezza! (Ops, era emergenza, ma tanto è uguale)

Buon ascolto!


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