Magazine Musica

The Free Design - Kites are fun

Creato il 29 novembre 2013 da Tonypop
The Free Design - Kites are fun


Project 3 Records- PR 5019SD - 12/67

  1. Kites Are Fun
  2. Make The Madness Stop
  3. When Love Is Young
  4. The Proper Ornaments
  5. My Brother Woody
  6. 59th Street Bridge Song (Feelin Groovy)
  7. Don't Turn Away
  8. Umbrellas
  9. Michelle
  10. Never Tell The World
  11. A Man And A Woman
  12. Stay Another Season
Se si dovesse indicare un solo gruppo musicale che rappresenti  in maniera esemplare il Pop, inteso come musica sì popolare, ma curata, melodica, con armonie e pulizie dei suoni quasi maniacali ed arrangiamenti ricercatissimi, la scelta dovrebbe ricadere sugli americani Free Design.
Altri gruppi (in primis i Beach Boys), sono stati capaci di creare armonie spettacolari, ma quello che differenzia i Free Design è, oltre alla cura dei cori e delle melodia,  la meticolosità degli arrangiamenti e il legame con un certo sound tipico del easy listening, del lounge  e delle colonne sonore dei film di fine anni sessanta, quasi un estensione pop rock di Nora Orlandi o dei Cantori di Alessandroni.
La loro musica rimanda subito a quello che potremmo definire il “lato buono dei sixties”: colori, cocktail, pop, evoluzione tecnologica, film come “A piedi nudi nel parco” o “Un uomo e una donna “ (da loro anche coverizzata), con  un retrogusto buonista e moderno.
Il gruppo, infatti, è stato rivalutato ad inizio del nuovo millennio grazie ai musicisti e ai dj (High Llamas, Sterolab, Pizzicato Five ...) di quella  ondata di revival chiamata "Cocktail generation" che aveva nel lounge, nel exotica e nel pop più cristallino (con contaminazioni jazz e bossa nova)  i suoi riferimenti.
Formati inizialmente da due fratelli e una sorella (Chris Dedrick, principale arrangiatore e compositore chitarra, voce e tromba, Bruce Dedrick chitarra e trombone e Sandy Dedrick voce e tastiere) nel 1966, e cresciuti in una famiglia con solide radici musicali, dopo un breve periodo di concerti nella zona del Greenwich Village a New York con il nome di Village Fare, registrano un demo e riescono a trovare un contratto con la Project 3 di Enoch Light, etichetta famosa per la qualità delle registrazioni e del suono.
La Project 3 era il posto giusto per i Free Design, la casa discografica curava maniacalmente le registrazioni e metteva a disposizione i migliori sessionman per le incisioni, cosa che ha fatto crescere e migliorare moltissimo il livello compositivo ed di arrangiamento di Chris Dedrick.
“Kites are fun”, preceduto dall’ omonimo singolo è l’album  d’esordio del trio, pubblicato nel 1967 ed è un esplosione di Pop ed armonie con arrangiamenti molto curati, l'ingegnere del suono era Phil Ramone uno dei migliori tecnici del suono di sempre.
Il singolo "Kites are fun" toccò anche le classifiche di Billboard , ed il trio ebbe una serie di partecipazioni televisive, tra le più importanti sono da segnalare quelle  al Johnny Carson Show.
L’album è perfetto, con melodie pop, armonizzazioni, suoni ottimali, jazzy pop, pop barocco, folk pop, easy listening, harmony pop e chi ne ha più ne metta .
Il brano che dà il titolo all’ album è semplicemente perfetto, armonicamente stupendo e  con accattivante   intro di basso e flauto.
Ancora ottime armonie vocali ed arrangiamenti nella ottima"Make the madness stop", canzone buonista e rassicurante e molto molto moderata per i turbolenti sixties:
Don't blow your mind completely. If you takes drugs to free your mind, your reaching out for nothing. Your own immagination is where it's at...
il brano è melodico, pop e "pulito", ma  citando Nick Lowe si potrebbe definire "Pure pop "
“When love is young”, scritta da Sandy e la sorella Stephany  è una ballad acustica, con degli arrangiamenti vocali molto ricercati.
“Proper ornaments” è avvincente con le voci e i cori iniziali  e una melodia degna dei migliori Mama's and Papas, ancora arrangiamenti da orchestra con l'uso di due trombe e del violoncello.
Il loro fratellino minore, soprannominato Woody, è l’ispirazione di “My brother Woody” uno dei brani migliori del disco e dell’ intero repertorio dei Free Design, stupenda, quasi una bossa lounge. 
Un intro di basso e un brano a metà tra lounge e pop da easy listening con accompagnamento di  una grande chitarra acustica per “Dont’ Turn Away”, mentre siamo nel versante Folk pop per “Umbrellas”.
“Never tell the world” è  meravigliosa,  un vocalizzo armonico grandioso, con rimandi alle colonne sonore italiane dell' epoca ( i  già citati Cantori di Alessandroni), e il flauto che contrasta la voce di Sandy, il brano ha un retrogusto di sunshine pop.
"Stay Another season" super pop, con organo e melodia quasi beatlesiana chiude l' Lp.
Nel disco sono presenti anche tre cover (“Michelle”, dei Beatles, “59th Street Bridge Song (Feelin Groovy)” di Simon e Garfunkel e “ A man and a woman” tratta dall’ omonimo film) le quali oltre a essere eseguite perfettamente e con degli arrangiamenti superlativi – la versione di “Michelle” è una delle più belle in assoluto mai sentite - rappresentano in maniera esemplare i gusti del pop adult oriented di fine anni sessanta.
"Kites are fun" ebbe un medio riscontro, anche se il singolo toccò nel 1968 la posizione 33 della classifica di Billboard, forse perché il sound della band in bilico tra pop, rock ed easy listening  non era ottimale per il periodo, nel 1967  il pop e easy listening erano ancora  mondi separati totalmente; probabilmente oggi i dischi dei Free design venderebbero milioni di copie (o di Download).
Ai tre fratelli nel 1968 si aggiunse anche una seconda sorella  (Stephanie) ed il gruppo sempre per la Prjoect 3 (da cui aveva carta bianca), registrò e pubblico fino al 1972 altri 5 album : “You Could be born Again” (1968). “Heaven/Earth” (1969), “Stars/Time/Bubble/Love” (1970) “Sing for very important people” (1970), “One by one” (1972) e “There is a song “ (1972, per Ambrotype Records).
Negli ultimi due album tornarono ad essere un trio, visto l’abbandono di Bruce Dedrick.
Tutti gli lp sono di ottima levatura e veri e propri esempi di perfetto sound pop, però ad inizio anni settanta , la società stava cambiando; come ha scritto Peter Shapiro nel suo libro”Turn the Beat Around” (nella versione italiana “You should be dancing”) dopo solo cinque anni i protagonisti di “A piedi nudi nel parco”(film del 1967, come il primo lp dei Free Design) non avrebbero potuto attraversare Central Park a piedi, perché sicuramente derubati o picchiati prima di arrivare al fondo visto l’elevato tasso di criminalità e di disagio sociale che si era formato in brevissimo tempo.
Dopo solo cinque anni  l’innocenza dei sixties (anche solo immaginaria, perchè a ben vedere i sixties tanto innocenti non lo erano), a cui l’immagine dei Free Design era molto legata, era finita e si entrava nei settanta, dove era tutta una altra storia.
Chris Dedrick, continuò a lavorare come arrangiatore e musicista, Bruce insegnò musica; sul finire del secondo millennio i Free Design  vennero riscoperti e rivalutati,  tornarono in sala di incisione per incidere nel 2001 “Cosmic Pickaboo” ultima traccia dei maestri di quello che viene definito “Harmony Pop”.
Chris Dedrick è scomparso nel 2010.
Quotazioni : "Kites are  fun" ha una quotazione media di circa 50 dollari.

The Free Design - Kites are fun

Foto della label della mia copia in vinile di "Kites are fun" Project3 records PR5019SD


Free Design - Never tell the world (sample)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :