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The green hornet

Creato il 11 febbraio 2011 da Veripaccheri

THE GREEN HORNETthe green hornet
di Michel Gondry

The Green Hornet (dal serial radiofonico americano degli anni 30) è tanto lontano dal cliché del cavaliere oscuro afflitto da gravi travagli interiori o dai traumi infantili quanto dalle rivoluzioni genetiche che stravolgono la vita e rendono gli amori difficili: Britt Reid è uno spensierato ramPollo che conduce una leggera e gaudente vita-party dove i soli turbamenti riguardano il perseguimento della felicità attraverso collezioni (di ragazze e popolarità) e colazioni (preparate come dio comanda).

Possiamo tirare un sospiro di sollievo… finalmente non c’è nulla di serio in questo eroe che ha molti difetti ma non quello più stupido comune a tutti i super eroi, ovvero essere buoni e ricattabili: non è seria la sua missione, i principi sono quelli di uno sfaticato superficiale e goliardico che fa della giustizia un hobby da edonista e, a partire dal nome “calabrone verde”, non è seria la sua genesi, frutto dell’incontro casuale con Kato, il meccanico/maggiordomo cinese fan di Bruce Lee (nel serial televisivo the green hornet degli anni 60 Kato era interpretato proprio da Lee), un incontro generato a sua volta dal puro capriccio di un apologeta del cappuccino perfetto.

THE GREEN HORNET

Lo scoppiettante faccia a faccia iniziale tra James Franco – che non compare nei credits – ed il bravissimo e cattivissimo Christoph Waltz è l’antipasto di autoironia e di parodia che anticipa una storia scritta e interpretata in modo intelligente e strepitoso dallo stesso attore protagonista Seth Rogen (Strafumati, Funny People) e messa abilmente in scena dal francese Michel Gondry (Eternal Sunshine, Be kind rewind) che qui ha il talento di sparire, perché senza essere invasivo mette la propria poetica “artigianale” al servizio dei mezzi immensi della produzione americana e a sostegno delle idee geniali di un autore/attore originale e incontenibile,

THE GREEN HORNET

insomma Gondry dà cuore e anima al caos lasciandolo magicamente scorrere fluido e compatto e trasformando il guazzabuglio prolisso del super-anti-eroe ricco e cretino in un film di 2 ore molto divertente.

Voto: 8



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