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The green hornet …che fu Bruce Lee

Creato il 03 febbraio 2011 da Soloparolesparse

Evidentemente siamo in periodo di supereroi senza super poteri.
Dopo Kick Ass e Super è ora il momento di Green Hornet!

E il film di Michel Gondry va a piazzarsi terzo nella mia speciale classifica tra le tre pellicole… pur essendo un gran bel film.

The green hornet …che fu Bruce Lee

Britt Reed eredita alla morte del padre il suo impero mediatico (in pratica un giornale… siamo abituati a ben altri imperi!).
Lui però è sempre stato un cazzone che si è goduto i soldi di famiglia ed ora è un po’ in difficoltà a crearsi una nuova vita.
Incontra però Kato, il meccanico del padre, capace di costruire praticamente qualcunque incredibile aggeggio, dotato di una conoscenza approfondita delle arti marziali e soprattutto capace di fare un cappuccino splendido.

Insieme i due danno vita a Green Hornet, un supereroe incapace ma con un fidato e abilissimo assistente, e si mettono a combattere il crimine e la corruzione nella città.

The Green Hornet ha storia antica. Nasce come serie radiofonica, diventa serie televisiva (dando il via all’avventura cinematografica di Bruce Lee) e conta anche un paio di trasposizioni cinematografiche prima dell’attuale.

 E quella di Gondry non è malaccio.
Ironica, divertente, istrionica, esagerata, piena di sorprese e situazioni divertenti.
Riesce a mantenere vivo il divertimento originale dell’idea.

The green hornet …che fu Bruce Lee

Seth Rogen da vita ad un Reed che è come un bambino, sempre entusiasta, esagitato, facile da sorprendere.
Jay Chou ovviamente non è Bruce Lee, ma è comunque efficace, e Cameron Diaz è ormai una professionista seria capace di dare sempre quello che le viene richiesto.
E poi ottimo è Christoph Waltz nella parte del cattivo sopra le righe ed un po’ folle.

Il film è ricco di particolari e curiosità.
Splendido omaggio le immagini di Bruce Lee tra i disegni di Kato, simpatiche le sequenze velocizzate, efficace la sequenza finale tra le rotative del giornale.
Straordinaria la colonna sonora.
Divertenti anche i titoli di coda che riportano al mondo dei fumetti.

In definitiva un film da godere rilassati senza però aspettarsi nulla di rivoluzionario, diciamo due gradini sotto Kick Ass (lui si straordinario) perchè su quello in mezzo c’è ovviamente Super (non superlativo ma decisamente eccessivo).

 


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