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The hallow

Creato il 08 gennaio 2016 da Misterjamesford
The hallowRegia: Corin Hardy
Origine: Irlanda, UK, USA
Anno: 2015
Durata:
97'

La trama (con parole mie): Adam e Claire Hitchens, con il loro piccolo Finn, sono freschi di trasferimento in una zona rurale dell'Irlanda da Londra, inviati dalla compagnia per la quale lavora Adam, che ha l'incarico di monitorare lo stato della foresta presente nei pressi della loro nuova casa in vista di un investimento che è stato fatto rispetto alla vendita ed al riutilizzo e disboscamento dell'area da parte di compratori stranieri.La presenza dell'uomo non è vista di buon occhio dagli abitanti della zona, legati alla loro terra ed alle tradizioni e superstizioni che li vedono decisamente timorosi rispetto al cuore del bosco, che considerano abitato da creature che, se risvegliate ed affrontate faccia a faccia, non risultano certo benevole.Quando, involontariamente, Adam stuzzica con la sua indagine - ed il bambino al seguito - le stesse creature, ha inizio una vera e propria battaglia per la salvezza della famiglia che l'uomo dovrà combattere con tutte le forze, senza risparmiarsi nulla e mettendo sul piatto tutto quello che ha.
The hallow
Mi piace pensare che, forse, in qualche strano modo, le bottigliate che l'horror si è preso sul grugno nel passato recente qui al Saloon come in tutti i luoghi più consoni al genere che si possano trovare nella blogosfera in qualche modo siano servite: nell'ultimo periodo, infatti, sono diversi i titoli "di paura" passati da queste parti che hanno colpito in positivo il sottoscritto, cominciando di nuovo a solleticare una certa idea di come questo tipo di Cinema andrebbe fatto, prodotto, coltivato, coccolato, così come il suo pubblico.Ultimo "figlio" di questa sorta di new wave è The hallow, prodotto più che discreto giunto da uno dei miei luoghi favoriti sulla Terra, l'Irlanda, costruito con lo stesso piglio artigianale e vivido dei primi prodotti firmati da Neil Marshall - soprattutto Dog soldiers -, forse non originalissimo nello svolgimento ma per nulla banale nelle riflessioni solleticate nell'audience - il rapporto tra la coppia dei protagonisti ed il figlioletto, le differenti reazioni rispetto alla natura della minaccia contro la quale si ritrovano a fare i conti, la sensibilità di Adam di riconoscere il suo bambino anche infettato dalle spore della foresta rispetto a Claire, incapace di cogliere le stesse sensazioni con Finn in braccio -, raccontato sfruttando alla grande una cornice bucolica di grande impatto, le tradizioni celtiche - che, di norma, gli amanti del genere ben conoscono -, temi universali - la Famiglia -, il conflitto Uomo/Natura ed una serie di effetti particolarmente efficaci per quanto lontani anni luce dalle mode del digitale attuali - la sequenza con la mano della creatura che esce dalla botola pronta ad afferrare Claire è da brividi, pur senza spaventi annessi -.The hallow, però, a prescindere dalle creature sue protatoniste e dal crescendo che vede la famiglia Hitchens braccata dalle stesse - e che regala grandi passaggi cinematografici, si veda la falce infuocata manovrata da un Adam già mutato per illuminare il bosco e combattere i figli dello stesso - resta principalmente un buon prodotto d'atmosfera, che recupera il gusto di produzioni d'annata - penso a cose come Gli invasati, anche se, a livello pratico e di messa in scena, c'entra molto relativamente - ed indovina contesto e setting, dimostrando che, a volte, non occorre liberare chissà quali arzigogoli pseudo intellettuali per essere convincenti, o sfruttare mezzi pirotecnici quando bastano un paio di effetti sonori ed una squadra di pupazzi inquietanti il giusto per arrivare al cuore.Se, a tutto questo, si aggiunge poi una psicologia legata agli abitanti del bosco abbozzata ma toccante - e pronta a farmeli associare agli spiriti della casa infestata di We're still here di qualche mese fa -, il gioco è fatto: il changeling, gli esseri che paiono spiritelli e fate distorti da un'oscurità che non possono contrastare e che alberga nel liquame che, di fatto, li infetta, il cambiamento che tocca lo stesso Adam, sono tutti ingredienti molto di pancia - anche in termini di impatto visivo - eppure quasi romantici, proprio come lo erano, pur nel loro essere sopra le righe e a volte addirittura guasconi, gli horror che hanno fatto la Storia del genere a partire dalla fine degli anni settanta.La speranza, dunque, è che, fosse anche solo grazie a produzioni sotterranee e mal distribuite come questa, l'horror torni a pulsare come sapeva fare trent'anni or sono, e faccia di nuovo battere il cuore dei suoi fan così come ha fatto, senza dubbio a sorpresa, in questi ultimi mesi: personalmente, io sarò presente, e pronto ad addentrarmi nel più profondo e buio dei boschi infestati da creature della notte, se questo mi permetterà di tornare a vivere il genere con gli stessi brividi che provavo da bambino.
MrFord
"Somebody please tell me that I'm dreaming
it's not easy to stop from screaming
but words escape me when I try to speak
tears they flow but why am I crying?
After all I am not afraid of dying
don't I believe that there never is an end?"Iron Maiden - "Hallowed be thy name" - 

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