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The Hole – Non aprite quella botola

Creato il 15 febbraio 2011 da Soloparolesparse

Non siamo di fronte ad un capolavoro, ma la firma di Joe Dante è netta nel divertimento che permea tutta la pellicola ed il risultato è che The Hole 3D è un bel thriller a tinte horror capace perfettamente di svolgere il suo ruolo.

The Hole – Non aprite quella botola

Dane e Lucas si trasferiscono con la madre in un paesino lontano dai grandi centri abitati.
Qui conoscono Julie e scoprono nella cantina della nuova casa una botola chiusa con sei lucchetti.
Naturalmente la forzano (del resto siamo in un horror) e scoprono che nasconde un vuoto immenso, infinito.

Da quel momento le cose precipitano. Strane apparizioni e pericoli si materializzano nella vita dei tre ragazzi.
Scopriranno che l’oscurità nascosta oltre la botola è in grado di materializzare le paure più nascoste di chi la guarda ed è quindi contro le loro stesse paure che dovranno combattere.

The Hole scorre via secondo gli standard dell’horror classico e Dante è straordinario nel rimanere nei binari conosciuti.
L’avventura vissuta da due adolescenti ed un bambino fa si che i protagonisti vivano ogni orrore con l’incoscienze della giovinezza, senza stupirsi più di tanto ed anzi rischiando il fascino del misterioso.

Anche la materializazione delle paure raccoglie a piene mani dagli esempi più classici del passato, così i primi orrori sono legati ad una bambina e ad un pupazzo che si anima (fantastico nella sua realizzazione… vicinissimo allo storico Chucky de La bambola assassina).

The Hole – Non aprite quella botola

E vorrei anche segnalarvi una chicca notevole.
Il primo ad avventurarsi nella buca è un pupazzo di Cartman (SouthPark) che viene calato mentre si lascia andare al suo classico turpiloquio.

Il terzetto di protagonisti fa la sua parte. Se Chris Massoglia e Haley Bennett non sfigurano, il piccolo Nathan Gamble è quello che più si trova a suo agio nel ruolo del bambino terrorizzato da quanto lo circonda.

Il 3D con cui il film è girato non è indimenticabile e non è certo indispensabile alla vicenda.
Però è innegabile che diventi spettacolare nelle sequenze che vivono all’interno del buco e soprattutto nella scena che si svolge nel mondo creato dalle paure di Dane, mondo che peraltro deve molto all’espressionismo tedesco in quanto a realizzazione.

The Hole quindi merita una visione soprattutto per chi è amante dell’horror americano anni ’80… e pazienza sel il bambino è in grado di portare uno scatolone con su scritto “piatti della nonna” come se fosse carico di gommapiuma!


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