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The last stand - L'ultima sfida

Creato il 30 aprile 2013 da Misterjamesford
The last stand - L'ultima sfidaRegia: Jee Woon KimOrigine: Corea del Sud, USAAnno: 2013
Durata:
107'
 

La trama (con parole mie): quando il leader del più potente cartello della droga messicano evade eludendo la sorveglianza dell'FBI aiutato da una talpa e si lancia in una rocambolesca fuga verso il confine a Summerton Junction neppure sanno dell'esistenza della criminalità organizzata. Il paesino di frontiera, infatti, è un posto tranquillo in cui perdersi tra il nulla e l'addio, così come ha fatto lo sceriffo Ray Owens, ex agente dei corpi speciali di Los Angeles che ha preferito una vita tranquilla alla lotta serrata per la sopravvivenza.Quando l'arrivo degli uomini del boss giunti per preparare la sua fuga turba la tranquillità del luogo e comincia a causare morti, Owens dovrà rispolverare la vecchia grinta e dare al cartello la ripassata che neppure l'FBI con tutte le sue moderne tecnologie e squadre di SWAT è riuscita a dare: ennesima lezione, per qualsiasi criminale con velleità di successo, di correre dritti per la propria strada incuranti del fatto che si possa incrociare il cammino di Schwarzenegger. In questi casi, il destino è già segnato.
The last stand - L'ultima sfida
Quasi non mi sembra vero. Dopo Jimmy Bobo - anche se, a dire il vero, a livello di distribuzione dovrei dire prima - e Sly, torna sullo schermo con un action movie che pare uscito dagli anni d'oro del genere anche l'altro grande volto che animò la mia infanzia di appassionato di film tamarri e sguaiati, l'ex governatore della California finalmente e ancora una volta davanti alla macchina da presa Arnold Schwarzenegger.Onestamente, considerati gli esperimenti riuscitissimi di Expendables ed Expendables 2, non posso che essere contento di questa new wave - neanche tanto new, dato che gli interpreti sono sempre gli stessi - che riporta nel pieno del calderone della settima arte le pellicole che tanto sono mancate nell'ultimo ventennio, spinte nel dimenticatoio dalla depressione degli anni novanta e dalla spocchia degli zero: Jee Woon Kim, regista funanbolo di Bittersweet life, Il buono il matto il cattivo e I saw the devil, sbarca negli States abbassando la testa di fronte alla grande produzione e al buon Terminator limando la sua abilità e mettendo la perizia all'esclusivo servizio dello spettacolo per quello che è un film d'intrattenimento come non se ne vedevano da tempo - Jimmy Bobo escluso, ovviamente -, che strizza l'occhio al Western dell'epoca degli spaghetti - Sergio Leone docet - e all'ormai classico plot buoni contro cattivi tipico degli eighties con tutti gli stereotipi del caso, dalla cavalleria inetta ed inutile che non arriva mai alla giovane spalla morta per scuotere gli animi e dare il via alle danze fino al faccia a faccia conclusivo all'interno del quale il protagonista si prodiga per fare pelo e contropelo ai malcapitati criminali guidati dall'idea di poter fare sempre e comunque di testa loro convinti del successo.A proposito di questo, poi, continuo a chiedermi come sia possibile che un qualsiasi brutto ceffo, sgherro, mezza tacca o trafficante di droga terrore delle forze dell'ordine di tutto il mondo possa pensare di attraversare come se niente fosse un confine presidiato da Arnold Schwarzenegger: si deve essere decisamente, inesorabilmente, clamorosamente, stupidamente masochisti per considerare anche solo alla lontana una cosa del genere.Ma che ve lo dico a fare!? Meglio per noi che a nuovo millennio ormai già avviato esistano ancora script in grado di valorizzare idee da b-movies come queste, perchè in caso contrario sarebbe impossibile divertirsi quanto accade godendo di ogni singolo colpo sparato - o menato - da Schwarzy nel corso di questa adorabile pellicola - adorabile nel senso che è impossibile non volerle bene -, che parte piano, tra una battuta ed il sospetto che andrà a finire proprio come si spera possa andare a finire ed esplode - in tutti i sensi - in un tripudio di pallottole, momenti ben oltre il limite del trash estremo, qualche colpo di classe del regista - dopo tutto, parliamo sempre di Jee Woon Kim - e sequenze che già sono un classico del Saloon per questo 2013 - su tutte, la vecchina che fa fuori uno degli uomini di Peter Stormare con un cannone d'altri tempi per "violazione di domicilio": viva gli States! -, fino ad uno scontro decisivo nel segno della migliore tradizione non soltanto dei duelli dei tempi delle due espressioni con o senza il cappello, ma addirittura dell'epoca sfavillante degli "ultimi grandi eroi".Come se non bastasse, ad impreziosire la confezione troviamo una buona fotografia, i tipici scenari da confine, un cast ricco di caratteristi giovani e non - dallo Zach Gilford di Friday night lights al mitico Luis Guzman, passando dall'eroe di Jackass Johnny Knoxville - senza contare il già citato Stormare e Forest Whitaker, in un ruolo marginale da inutile agente rimesso al proprio posto dalla scorza durissima del fu Conan: e se ancora tutto questo - ed il mio entusiasmo - non bastassero per indicare The last stand come una delle proposte cult tamarre di questo nuovo anno, allora provate ad arrivare alla parte finale ed osservate il pezzo di bravura che è l'inseguimento tra le due auto sportive lanciate attraverso i campi e le pannocchie prima dell'ottimamente coreografato pestaggio tra i due antagonisti principali, che dopo un antefatto da vecchio West diventa un cocktail vincente di wrestling, scazzottata da bar e MMA, oppure ripassate l'amarcord dell'action con quel "Io sono lo sceriffo". Clamoroso.E dopo tutto questo, immagino di non dovervi neppure rivelare la conclusione. Non ci sono spoiler, da queste parti. Solo quello che ci si aspetta.Un ponte, un trafficante spietato che nessuno pare in grado di fermare e lo sceriffo di provincia Arnoldone nostro.Che poi, dico io, bisogna essere pazzi per considerare di riuscire a cavarsela in una situazione del genere, no!?Comunque, pochi cazzi.Gli anni ottanta sono tornati.E non da soli, ma con i loro eroi.Per fortuna di noi tutti.
MrFord
"Feel the heat from the beatdon't it burn you too?
And all I want to do is just .... Rock you."Warren Zevon - "Stand in the fire" - 
 

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