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The life of tree

Creato il 08 giugno 2011 da Pim

The life of tree Pare che, in un cinema di Bologna, abbiano scambiato le etichette apposte sui rulli di The tree of life di Terrence Malick, quindi sia stato proiettato dapprima il secondo tempo e poi il primo. Pare soprattutto che, per una settimana, nessuno se ne sia accorto, né gli esercenti né il pubblico. Pare, sottolineo, perché a me sembra improbabile. Va bene che il protagonista muore all’inizio e successivamente rivive, ma in sala dormivano tutti?

Provo a fare una supposizione più ardita: e se l’inversione dei rulli non fosse un errore, bensì una scelta? L’ultimo cinema del mondo, di Alejandro Agresti, racconta giustappunto di un paese della Patagonia dove le pellicole vengono proiettate dopo essere state rimontate casualmente: per cui vedi subito la fine, quindi l’inizio, infine ciò che succede in mezzo. In fondo, proviamo spesso la sensazione che la nostra vita non abbia una trama lineare, ma scorra secondo criteri antinarrativi, sino al limite del non-senso. Quante volte avvertiamo smarrimento o confusione davanti alla frammentarietà dispersiva di certi intrecci. Quante volte perdiamo il filo del racconto – e non per colpa della stanchezza o della demenza precoce. E se la nostra vita si potesse raffigurare come un albero capovolto, con le radici sospese nel cielo e la chioma all’ingiù, in equilibrio instabile?


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