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The Omega Politics

Creato il 04 dicembre 2010 da Sogniebisogni

Baccelloni della nuova politica

Un’epoca volge al termine. Diciamocelo chiaramente, sono mesi che sembra di vivere alla fine di un catastrofico hollywoodiano, con la civiltà che soccombe e orde di ultracorpi che si aggirano per le strade vuote. Gli ultracorpi ovviamente sarebbero gli accoliti del Re Nano, che continuano ad agitarsi famelici e non paghi di questi ultimi dieci anni di stravizi, fra le immancabili pagine svolazzanti di giornale alle quali, in questa versione, si aggiunge una pioggia battente di merda proveniente da Wikileaks o prodotta in proprio dalle meretrici locali. Il Nanarca, sempre più neroniano, si muove in questo mare di merda che monta come Godzilla nei modellini di cartone delle città giapponesi. Ogni tanto con un colpo di coda sbatte a terra qualcosa, ruggisce, spetezza, ma tutti in sala ne pregustano già la fine col botto.
Eppure è un finale malinconico, con la parola «futuro» appaltata a quattro livorosi ex-fascisti, compagni di truogolo di quelli che ora si apprestano a scacciare con disonore dalle poltrone imbottite dove si sono inchiavardati. A quanto pare c’è un gran desiderio di omaggiarli e di rendere loro l’onore delle armi. Hanno fatto quello che una sinistra debole e disunita non è mai stata in grado di fare.
Non c’è neppure quel brivido di curiosità che veniva ai tempi di Tangentopoli, quando il paese si apprestava all’ultimo salto nel buio, che l’avrebbe portato ad atterrare sul grembo priapeo del Fesso D’Arcore. Già intuiamo che si profilano grandi manovre centriste e leghiste, un dilagare di populismo scarmigliato e qualche mezza cartuccia tipo Tremonti che ci guaderà come pecore di macchia sulla sponda della terza repubblica. La sinistra mi sembra più che altro un’opzione estetica in questo momento. La guerra ovviamente non è finita, resterà sempre da schierarsi di qua e di là, ma dovrà saltare fuori qualcosa di veramente nuovo per evitare che il paese scivoli nelle contrapposte demagogie (che si etichetteranno in maniere tradizionali o fantasiose, ma saranno sempre le solite demagogie). Questa cosa nuova mi sa che ancora non si vede.


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