Magazine Diario personale

The Pollyanna Effect

Creato il 07 ottobre 2015 da Povna @povna

La ‘povna inaugura con oggi la messa su schermo di un’attitudine mentale che le appartiene (per fortuna) da sempre, vale a dire la sindrome di Pollyanna. In altre parole, la sua tendenza a possedere un ottimismo della volontà potente, innato all’origine ma che lei ha voluto poi sempre coltivare. Convinta sostenitrice del “mal comune, mal comune”, la ‘povna ha una tendenza alla lamentazione di sfogo (che le appartiene, molto) inversamente proporzionale a quella di sentirsi vittima. Se urlare contro una giornata storta, qualcuno che la ha fatto un torto, la sfastidia o la irrita è sua prassi costante, dunque, dall’altro lato è molto raro che questa sua performance abbia qualche altra retro-ragione se non quella di spurgare un po’ di rabbia. Poi – poiché le piace essere padrona del suo destino e responsabile (ed è pure convinta che se ci si impegna si riesce ad esserlo un bel po’ di volte in più di quanto comunemente non si pensi) – di solito si rimbocca le maniche, e tendenzialmente si organizza. Per rendere quella giornata, o le altre successive, conformi al modello di vita lieta che le piace immaginare.
La prima settimana di ottobre, oltre al già citato fine settimana Spersico, le ha portato, dunque, in questo ordine:

– la consegna, nei tempi stabiliti, dell’articolo per giornale nazionale che le era stato richiesto da settembre;
– la notizia del prossimo arrivo, nella piccola città, dell’amico Marco Balzano vincitore del Campiello (nonché la sua disponibilità a un doppio incontro, nella città della scuola con i suoi studenti e a Milano all’interno di progetto della biblioteca di BibCan);
– l’organizzazione della presentazione di un altro libro, di poesie, questa volta, pubblicato da Streghetta, previsto per sabato 24 ottobre e al quale la ‘povna invita tutti quelli che ne avranno voglia: ci saranno letture, interpretazioni, pittori e la poetessa – ed è una bella occasione di festa cui non si può mancare;
– l’arrivo del suo compleanno, con prevista festa annessa (anzi, tre a ora, che non è per niente male, si direbbe), e poi a ruota il sabato successivo un’altra puntata, coi necessari aggiustamenti in corsa, dell’amato cinecasa;
– una visita all’Expo insieme alle Giovani Marmotte, alla quale la ‘povna aveva rinunciato per dare modo ai colleghi che non ci sono mai stati di partecipare, alla bisogna; ma alla fine c’è bisogno di un accompagnatore in più, Mr. House l’ha chiamata e la ‘povna si è fatta recuperare volentieri;
– l’annuncio dell’imminente uscita della terza puntata della serie su Cormoran Strike di Galbraith-Rowling, che renderà il viaggio in bus verso Expo assai piacevole;
– la simmetrica notizia dell’arrivo di un atteso nuovo romanzo di Jonathan Coe (ed era tempo), che promette addirittura richiami alla Famiglia Winshaw.

Ce ne è già abbastanza da riempire un buon barattolo, ma la vera svolta è arrivata in realtà alla ‘povna lunedì pomeriggio, nel mezzo di una giornata nella quale, come ha già detto altrove, sui treni per fanculo c’erano solo posti in piedi, disponibili, e giunge dalla sua piscina di riferimento. Che non solo, come annunciato, ha riaperto finalmente i suoi battenti (offrendo così agli incastri quotidiani della ‘povna un deciso miglioramento), ma, per la prima volta, abolisce i turni di ingresso al nuoto libero (che duravano tre quarti d’ora, e costringevano la ‘povna a correre come una pazza, prima e durante, e a pietire il quarto d’ora in più che le serve per arrivare a 100 in cambio della sua inossidabile frequenza).
E una notizia di questo genere è di quelle che da sole ti svoltano un intero anno, senza dubbio alcuno.


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