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The September Issue

Creato il 12 settembre 2011 da Filmdifio

The September Issue

Grace Coddington e Anne Wintour

E' un documentario molto interessante "The September Issue", diretto da R.J. Cutler. Il film racconta la realizzazione di un numero di "Vogue U.S", quella che da tutti viene considerata la Bibbia universale della moda. Al di là della opinabile sacralità del magazine, è indubbio che è uno di quei giornali che incidono, e non poco, sul mondo moderno. Personalmente ho sempre trovato Vogue noiosetto e inoltre le innumerevoli pubblicità ne aumentano vertiginosamente il volume, rendendolo simile più alle Pagine Gialle, che ad una piacevole rivista da sfogliare. Intanto però detta legge in fatto di moda. In effetti a scandire i ritmi nel settore è la direttrice, il "diavolo" Anne Wintour. Il documentario si focalizza sull'organizzazione lavorativa all'interno del giornale: le idee, i servizi di moda, le collezioni, lo scouting di nuovi talenti, le fotografie. Ma alla fine, merito di autori e regista, emerge il lato umano dei protagonisti. La Wintour è ritratta nei suoi eloquenti silenzi, con la telecamera pronta a coglierne le espressioni del viso. La temuta direttrice non mostra mai segni di cedimento: fa valere la propria opinione con poche parole e semplici gesti. Le tiene in parte testa solo la sua storica direttrice creativa: l'ex modella Grace Coddington, un "genio" a detta della stessa Wintour. Intanto però il mondo è ai suoi piedi: i giovani talenti la venerano, i grandi fotografi esaudiscono le sue richieste, gli stilisti le chiedono preziose consulenze. Se la nostra è la società dell'apparenza e dell'effimero, Anne Wintour ne è l'assoluta imperatrice. Poi però si ascolta la voce della figlia teenager e si colgono le debolezze della regina: "Mamma vorrebbe che facessi la redattrice di moda. Io vorrei studiare legge. La moda è divertente, ma c'è altro nella vita". La Wintour, quasi a fine film, si racconta alla telecamera. Dice che sua sorella si batte per i diritti dei contadini in Sudamerica, un fratello è un avvocato impegnato in cause sociali, mentre l'altro è un autorevole editorialista de "The Guardian". "I miei fratelli trovano quello che faccio..... divertente" afferma, con un velo di tristezza mista ad un accenno di senso di inadeguatezza che, francamente, spiazza. Anne Wintour, una delle donne più potenti del pianeta, una le cui scelte e il cui gusto vanno ad influenzare il mercato mondiale,  con tutto quello che comporta in termini di vendite, marketing, scelte di produzione, investimenti, è mostrata qui, per un attimo, fragile.
ps. Vincitore del Sundance Festival per la sezione documentari

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