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The Shannara Chronicles: 1×01-02 la recensione

Creato il 16 gennaio 2016 da Alessio688

scannare chronicles

The Shannara Chronicles è una serie televisiva sviluppata sulla base della famosa saga fantasy scritta da Terry Brooks che conta ben 25 libri scritti tra il 1977 e il 2014. Vi avevo già fornito alcune informazioni in questo post, scrivendo la trama della serie e quando questa sarebbe andata in onda. Ho visto entrambi gli episodi e in tutta sincerità non ne sono rimasto convinto fino in fondo, nel resto dell’articolo vi spiegherò il perché riassumendo anche tutte le informazioni che potrebbero esservi utili.

Gli Episodi

Episodio 1

shannara episodio 1
Migliaia di anni dopo la caduta del mondo e del genere umano così come lo conosciamo, le Quattro Terre sono in grave pericolo. Il destino dell’umanità è nella mani di un trio improbabile: una principessa elfica che sogna una vita fuori dalle mura del suo palazzo, una bellissima, selvatica e astuta Nomade, e un mezzo elfo che non sa nulla del grande destino che gli scorre nelle vene. A guidarli sarà il druido Allanon, custode di segreti pericolosi e di incredibili profezie.

Episodio 2

shannara episodio 2
Dopo un’inquietante visione apocalittica sulla distruzione del mondo, una turbata Amberle lascia il suo palazzo in cerca di risposte. Quando Wil e Allanon realizzano che lei è l’unica chiave per salvare le Quattro Terre, si metteranno alla sua ricerca per trovarla prima dello spietato demone Dagda Mor. Ci riusciranno?

Opinione

Dopo la trama dei primi due episodi, vi dirò cosa ne penso, dividendo le mie argomentazioni tra cosa funziona e cosa non funziona.

Cosa funziona

  • La storia è basata su quanto accaduto nel secondo libro (Le pietre magiche di Shannara), così gli eventi narrati nel primo libro vengono inseriti nella “mitologia” interna alla serie e i riferimenti su quanto avvenuto vengono distribuiti nell’arco dei due episodi. Degli istanti sparsi qua e là, inseriti nei dialoghi dei personaggi, ho davvero apprezzato questa scelta di narrare gli eventi.
  • La fotografia dei paesaggi è davvero molto bella, in alcuni momenti mi ha ricordato quella vista su “Il Signore degli Anelli“, ma d’altronde il paesaggio è sempre quello della Nuova Zelanda, davvero mozzafiato.
  • Buona interpretazione dei due volti più noti: John Rhys-Davles (Gimli nel Signore degli Anelli) e Manu Bennett (Spartacus).
  • Il ritmo dell’azione è sempre ben sostenuto rendendo la narrazione delle vicende molto scorrevole e avvincente.
  • Dettagli, costumi e trucco sono davvero ben realizzati.

Cosa non funziona

  • La serie tv  in america va in onda su MTV, un network che ha un pubblico giovanile questo si traduce in: casting di attori giovani, battute amorose inserite qua e là, tono leggero e conflitti dei personaggi che non vengono approfonditi ma vengono affrontati superficialmente.
  • Prodotto mainstream, definendolo meglio direi un vero e proprio young adult, questo è evidente e marcato soprattutto in alcune scene. Per farvi un esempio l’apertura del primo episodio vede la principessa Amberle partecipare alla competizione per diventare una degli Eletti. Molto di quello che stavo vedendo in quel momento mi ha ricordato Hunger Games, sia per quanto riguarda la scena: una violenta competizione tra giovani dove una donna dal carattere forte cerca di raggiungere il risultato che si era prefissato; sia per quanto riguarda i costumi e la scenografia.
  • Non mi hanno convinto i tre giovani protagonisti a livello di recitazione.
  • Dialoghi privi di profondità e molto “piatti”.
  • La poca profondità dei dialoghi si riflette sull’approfondimento dei personaggi, che risultano anch’essi poco caratterizzati.
  • Il montaggio è stato quasi sempre all’altezza, ma in alcuni momenti mi ha ricordato dei “classici” anni novanta come Xena o Hercules.

In conclusione

The Shannara Chronicles è una serie tv che continuerò a guardare, soprattutto perché il secondo episodio ha limitato i contro che ho espresso poco sopra. Continuerò quindi a dargli fiducia, proprio perché è andata in crescendo, risultando un prodotto godibile che intrattiene e diverte senza però troppe pretese.



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