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The Walking Dead, è tornata in tv la serie dei record

Creato il 12 febbraio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

12 febbraio 2014 • Serie TV, Serie Tv in Italia, Vetrina Cinema

Un episodio introspettivo ma al di sotto delle aspettative

Siamo ormai consapevoli che The Walking Dead è un fenomeno di massa, una serie tv che con il tempo ha acquistato spessore ed intensità, quindi c’è sempre molto rumore quando i protagonisti fanno ritorno sul “luogo del delitto”.  Domenica scorsa sulle frequenze della AMC e lunedì sera su quelle di Sky, la serie tv dei record ha fatto il suo ritorno con la seconda parte della quarta stagione. 8 nuovi episodi che promettono di arricchire lo show con nuove emozioni e tanti colpi di scena, se però la quarta stagione, lo scorso ottobre era iniziata con il botto, ora ci troviamo di fronte ad un episodio statico e fin troppo riflessivo.

The Walking Dead non ha però perso il suo appeal nei riguardi del pubblico, tanto è vero che domenica sera ben 15 milioni di telespettatori si sono sintonizzati per scoprire cosa è accaduto a Rick (Andrew Lincoln) ed al gruppo dei sopravvissuti dopo la fuga dalla Prigione. Il mondo seriale si incrocia con quello della carta stampata in un episodio di The Walking Dead che riproduce, piuttosto fedelmente, quanto accade nei fumetti a cui è ispirato. ATTENZIONE DUNQUE: pericolo SPOILER!

La solitaria Michonne

La solitaria Michonne

After risulta essere un vero e proprio restart per la serie sviluppata da Robert Kirkman e Frank Darabont. Cosa è accaduto di tanto eclatante in questo episodio? Per ora l’attenzione è focalizzata su Rick, suo figlio Carl (Chandler Riggs) e Michonne (Danai Gurira) dispersi in un mondo insidioso e pieno di percoli. Padre e figlio cercano di trovare rifugio in un luogo sicuro, in modo tale che Rick possa riposarsi e curare le sue ferite. Carl però in piena crisi adolescenziale, perde le staffe e comincia a vagare tra i boschi in cerca di cibo e lottando contro alcuni Erranti affamanti.

Carl che esorcizza la sua rabbia nei riguardi del padre, arriva troppo tardi alla consapevolezza che in questo mondo dimenticato da Dio e dagli uomini, non c’è tempo per provare emozioni e rimpianti, ma bisogna solo procedere per la propria strada senza mai voltarsi indietro. Di grande impatto emozionale invece, è il personaggio di Michonne. La donna da sola, vaga per i boschi seguita costantemente da un gruppi di Erranti famelici. La sua spada affilata è l’unica arma di difesa contro un nemico immortale. Michonne però deve fare i conti con il suo passato che, inesorabilmente e nel momento meno opportuno, torna ad affollare i suoi ricordi.

Carl e suo padre Rick in una scena tratta dall'episodio

Carl e suo padre Rick in una scena tratta dall’episodio

The Walking Dead quindi, anche se mantiene immutata la sua grande forza narrativa – mascherata da una sagace tecnica di entertainment –  porta sul piccolo schermo una vicenda lenta, a tratti soporifera che dimentica la tensione a cui di solito siamo abituati. Non dobbiamo però soffermarci alla apparenze, perché se After non risulta essere l’episodio più bello fino ad ora trasmesso, è comunque un racconto crudo, violento e disinibito di una famiglia allargata che cerca di rimanere in vita in un mondo dove vige la legge del più forte. Mentre gli Erranti si fanno ancora più pericolosi, nel mondo di The Walking Dead non c’è spazio e soprattutto tempo, per piangere i propri cari. Il giovane Carl infatti, anche se mostra un atteggiamento menefreghista e da vero teppistello, solo dopo che ha giocato con la morte, capisce di non dover più  voltarsi indietro e rialzarsi ancora più determinato che mai per salvare la sua misera esistenza.

Rick che ora è distrutto dal dolore ma non dai rimorsi, ha perso tutto quel suo magnetico appeal da vero leader della Resistenza, diventando un uomo ferito e malato nello spirito. Michonne è la vera rivelazione di questo episodio, perché finalmente cade quella sua maschera da vera bad ass, svelando il viso di una donna sofferente e capace (forse) ancora di provare emozioni.

Don’t look Back, così recitava il poster promozionale di The Walking Dead che, qualche settimana fa, era stato diffuso in rete; e ci troviamo così di fronte al vero leitmotiv della seconda parte della stagione. Nessun rimpianto, nessun rimorso, voltati e prosegui per la tua strada. Questo ci ha insegnato After, l’episodio che ha segnato il ritorno di una serie tv che ormai è già cult. Seppur da tutti è stato definito un ritorno senza  “fuochi d’artificio”, dobbiamo renderci conto che The Walking Dead non è una serie horror, ma le creature mostruose che ci circondano sono  spettatori di un disagio interiore e psicologico. Grazie al grande hype costruito, dobbiamo ammettere che ci aspettavamo qualcosa di più, eppure siamo convinti che le vere emozioni non sono ancora cominciate.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net  

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