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The Walking Dead – stagione 3 (ep. 14)

Creato il 19 marzo 2013 da Elgraeco @HellGraeco

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[contiene anticipazioni]

Tre episodi alla fine e scalpito, ci sarà il bagno di sangue? Non si sa…
Si inizia con un timido flashback dell’inverno passato, trascorso da Andrea (Laurie Holden) insieme a Michonne (Danai Gurira) e ai suoi zombie da guardia che, ricordiamo, hanno la funzione di tenere lontani gli altri zombie “mimetizzando”, tramite la loro presenza tranquilla, i viventi che accompagnano.
Si scopre che il primo paio di zombie non era casuale, che Michonne li conosceva, e che erano dei poco di buono. Ecco, questo incipit è ben fatto, svela qualcosa in più dei personaggi, e fa rimpiangere la propria assenza lungo tutto l’arco del telefilm, se si eccettuano quei pochi dedicati a Sceim e alla sua fuga con Lori. Si avverte che di tutti gli altri personaggi, ma anche di Andrea e Michonne, in fondo, non sappiamo nulla.
Poi, The Walking Dead resta fedele a se stesso.
Pensando alla puntata 13 credevo, badate bene, che il siparietto messo su da Governatore (David Morrissey) e Andrea alla fine, quando, da una parte all’altra della strada, parlano dell’incontro con Rick appena avvenuto e lui le annuncia un accordo, credevo, data la credibilità pari a una banconota del Monopoli del Governatore, che Andrea avesse mangiato la foglia.
E invece no.
Ci ha creduto davvero, all’accordo con Rick.
E infatti, in questo episodio, non appena scorge gli uomini di Woodbury che si preparano alla battaglia, cade dal pero. È Milton, l’amichetto scienziato pazzo del Governatore (che togligli le lenti e diventa uno dei Backstreet Boys, vedere per credere) a toglierla dall’imbarazzo, svelandole che sì, il Governatore vuole Michonne e non solo, vuole anche uccidere Rick e il Gruppo.
E questo fa di Andrea uno spaventapasseri. Vabbé.

***

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Inoltre, ce la stanno menando da quattordici puntate su quanto sia cattivo e malvagio il Governatore. E finora, le sole cose che ha fatto quest’uomo sono:

- Uccidere un plotone di militari allo sbando (pericolo potenziale, in effetti, per qualsiasi nascente comunità) e prendersi le armi
- Tenersi qualche testa di zombie negli acquari (per, a suo dire, prepararsi psicologicamente all’orrore che c’è là fuori; e vi ricordo che questa motivazione m’è piaciuta assai)
- Tenere segregata sua figlia zombie, in attesa di una cura (cosa sciocca, ma in fondo non danneggia nessuno, no?)
- Organizzare giochi gladiatori (ovvove!)
- Maltrattare un po’ Maggie (prigioniera in un contesto apocalittico, in cui le normali gentilezze non hanno senso)
- Attaccare la Prigione dopo che hanno attaccato Woodbury.

Imputando i pregressi scontri all’agire sconsiderato di Merle Dixon (Michael Rooker).

Il Governatore è il cattivone della serie. Che ad analizzare le cose sembra più onesto di molti politici.
Però, il Governatore è comunque cattivo, è stato concepito per quel ruolo. E quindi ci viene presentato in una luce tenebrosa (Ah sì? Sì.), stavolta mette su una “sala delle torture”, che però sembra uno studio dentistico.
Milton sbircia la suddetta sala, capisce le intenzioni del Governatore (perché lui gliele rivela, altrimenti sarebbe rimasto nell’incertezza) e porta Andrea a vedere la poltrona con le catene. Al che lei sta per sparagli, perché è “un uomo malato e sadico” (non si sa perché), ma Milton (che ha messo il piede in due staffe) la ferma.
Ecco, il fallimento dello show don’t tell. Che in un prodotto audio-video è inaccettabile.
Non mi puoi raccontare quanto è malvagio e sadico il Governatore senza mostrare un cazzo di niente relativo alla sua tanto spiattellata malvagità.
Non hanno mostrato niente, ma il Governatore (che parla strano, lo ammetto), è un sadico pericoloso. Stop. Della serie: o ti mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra.

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***

Ma inizia la seconda parte.
Andrea fugge da Woodbury per raggiungere Rick & Soci e avvertirli del pericolo (ché Andrea lo conosce bene a Rick, sa quanto è sveglio, quindi presume il peggio).
Mentre tra le fila del Governatore c’è dissenso, infatti gli zombie che intende usare nell’assalto alla prigione vengono bruciati, con bellissima panoramica sugli zombie incendiati, ormai ridotti a tizzoni tutti denti e ossa (che poi uno si domanda quanto possa resistere il cervello in fiamme, ma poco importa, il risultato scenico è grandioso), si assiste al parallelo inseguimento di Andrea da parte del Governatore.
Ora, la scena, che avviene tra i campi incolti (finalmente coerenti con l’abbandono generale) e all’interno di un capannone abbandonato, mi ha ricordato la lotta di Stephen contro lo zombie nel locale caldaie del Monroeville Mall. Stessi locali bui, stesso pericolo di zombie che spuntano all’improvviso.
Niente male. Andrea persino si riscatta fregando il Governatore rivolgendogli contro una decina di zombie.
E questo, pur essendo un momento positivo, pesa come un macigno sul modo in cui è stato trattato il personaggio di Andrea fino adesso: immobile ai limiti dell’idiozia con il Governatore (che l’avrà vinta col suo magnetismo cattivo), scaltra all’improvviso, quando si tratta di salvare la pellaccia.
Ma, arriva il finale, Andrea giunge in prossimità della prigione (a piedi, da Woodbury), alza la mano per non farsi sparare addosso da Rick, quand’ecco che il Governatore l’abbranca buttandola a terra.
Rick non si accorge di nulla, visto che intorno ai due ci sono almeno un’altra decina di zombie.
Stacco vertiginoso e ci troviamo di nuovo a Woodbury, dove Andrea è stata legata alla sedia del dentista.
Che ci può pure stare, come finale. Solo che mi devono proprio spiegare come ha fatto, il Governatore, a costringere Andrea a seguirlo fino a Woodbury passando per la foresta che, come ci viene più volte mostrato in questo stesso episodio, è stracolma di zombie.
Ma è meglio non farsi domande. Siamo a due episodi dal gran finale.

The Governor (David Morrissey) - The Walking Dead - Season 3, Episode 14 - Photo Credit: Gene Page/AMC

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