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Theatre Art Verona 2013: programma completo della rassegna

Creato il 14 agosto 2013 da Dismappa

Posted on ago 14, 2013

Dal 3 settembre al 25 novembre l’interessante, ricca e variegata rassegna (collegata con Art Verona), curata da Simone Azzoni e Teatro Stabile di Verona.

Tutti gli appuntamenti sono in spazi accessibili a chi si muove in carrozzina, e molte sono le proposte a entrata libera, da non perdere!

Ancora un fremito, ancora un sussulto: Theatre Art Verona sussurra un’ostinata resistenza sghemba. Tensioni, tangenze tra spazi, progetti, eventi, curiosità: segmenti di discorsi iniziati, lasciati ai ready made del pensiero, della partecipazione. Musica, editoria, teatro, performance e arte innescano dubbi metodici sulla natura dei confini, sull’oggetto dello spettacolo, sulla memoria della visione.
Theatre Art Verona non è un cartellone, non è una vetrina. Parte da Art Verona e continua chissà dove. È forse un percorso per punti di vista, per digressioni, per occasioni, per suggerimenti, intuizioni da seguire o abbandonare del tutto alla ricerca della propria ispirazione. Un’utopia tra altri sogni abbandonati, qui si rischia la forma, i parametri delle discipline, i
confini delle arti. Al Teatro Nuovo, nel Foyer, all’Alcione si ascoltano e si vedono ciò che resta di scambi di scena avvenuti sotto la pelle  dell’arte e del teatro. Rimandi e citazioni, che s’inseguono tra nuove proposte, progetti nati in situ, studi iniziati lungo i percorsi della storia dell’arte, non ancora terminati, ancora impermanenti.
Chi ha pensato e condiviso la rassegna, ha accettato la scommessa del meno che non è poco e del nuovo che non è completo. Chi verrà con noi vivrà la deviazione, l’apertura, l’intreccio e la beffarda consapevolezza di tutto ciò.

Paolo Valerio e Simone Azzoni

INFO BIGLIETTI

CINE OPERA Platea 40 / Ridotto 35 euro | Balconata 35 / Ridotto 30 euro I Galleria 30 / Ridotto 25 euro | II Galleria 20 / Ridotto 18 euro (ridotto per Abbonati Il Grande Teatro e Divertiamoci a Teatro) – Biglietto disabile + 1 accompagnatore (1 ridotto+ 1 gratuito) 35 euro

GLI ALTRI SPETTACOLI Biglietto unico 10 / ridotto* 8 / Under26 3 euro (*Ridotto per Abbonati Il Grande Teatro e Divertiamoci a Teatro, abbonati Cineforum Alcione, Soci Idem e Tesserati Feltrinelli) Biglietto disabile + 1 accompagnatore (1 ridotto+ 1 gratuito) 8 euro

Gli incontri e lo spettacolo Ni Una Màs sono a ingresso libero

Programma completo della rassegna:

Martedì 3 settembre ore 21.00 [Teatro Nuovo]

CINE OPERA MICHAEL NYMAN

concerto piano solo con M.Nyman Michael Nyman è tra i più versatili e popolari compositori della sua generazione. Nel suo concerto di pianoforte solo propone molti dei brani che l’hanno reso famoso tra i quali le colonne sonore di Lezioni di Piano, Le Bianche Tracce della Vita (the Claim), Il Diario di Anna Frank, Gattaca e Wonderland. Ad accompagnare le meravigliose musiche di Nyman la proiezione di alcuni dei suoi video tratti dalla raccolta Cine Opera, da cui deriva il titolo del nuovo progetto che il Maestro sta portando in tournée. Cine Opera comprende infatti una serie di filmati girati dall’artista Michael Nyman in diverse parti del mondo durante gli ultimi quindici anni. Nata dai suoi numerosi viaggi, da un percorso introspettivo e dalle esperienze di vita, questa collana raccoglie più di 45 registrazioni cinematografiche che documentano aspetti dalla vita di tutti i giorni da lui selezionati.

Venerdì 13 settembre ore 21.00 [Piccolo Teatro di Giulietta]

OPUS: ASCOLTO VISUALE

evento di musica e arte con TommasoPedriali | NicolaNannini | composizioni per basso elettrico, chitarre e olio su carta {ingresso libero}

Nicola Nannini, insieme al chitarrista Tommaso Pedriali, dà vita ad una performance pittorica dal vivo «sonorizzata» dal musicista che interpreta i vari momenti del dipinto – il ritratto di una persona qualsiasi – portato a compimento attraverso varie fasi: l’osservazione, l’introspezione, lo sbozzo, la realizzazione del quadro vero e proprio, fino a quella calma che segue il «furore» artistico. Quasi come planare dopo un volo con la sola forza del vento.

Giovedì 26 settembre, ore 18.00 [Piccolo Teatro di Giulietta]

MISCELLANEA

presentazione libro d’Arte {ingresso libero} di StefanoPizzi | testo VittoriaCoen | grafica FedericoMaggioni Prearo Editore presenta Miscellanea, il prestigioso libro d’artista di Stefano Pizzi. Venticinque opere originali realizzate a tecnica mista su carta pregiata ispirate ad aforismi, citazioni, pensieri e poesie di vari autori accomunati dal secolo di nascita: l’Ottocento. In Miscellanea le immagini s’incastrano alle parole, con ritmo incalzante e profondo, facendo rivivere profumi e sensazioni lontane. Le tessiture impreziosite da glitter e motivi arabeggianti narrano di viaggi sorprendenti e di mondi lontani, fino a toccare il presente e a regalarci visioni di un prossimo futuro. La pubblicazione è impreziosita dal packaging e da uno scritto poetico di accompagnamento di Vittoria Coen.

Giovedì 26 settembre, ore 21.00 [Teatro Alcione]

SAVE THE WORLD

Locchi 32 testo LisaCapaccioli | WalterCerrotta | regia collettiva | con L.Capaccioli | W.Cerrotta | N.Ciaffoni | L.Fantoni | L.Serena costumi G.Danielli | progetto grafico C.Rodeghiero Nell’era moderna la malvagia Crisis minaccia l’esistenza dell’umanità intera. Superman, il solo in grado di tenerle testa, è in coma e il genere umano dovrà eleggere un nuovo combattente. Tutti i supereroi sono chiamati a raccolta. Il testo nasce dall’esigenza di affrontare una riflessione sulla nostra condizione di giovani e di attori giovani. Il reciproco confronto delle esperienze personali, ha dato vita all’idea di una messinscena delle paure e delle domande riguardanti il mondo del lavoro. La metafora scelta per raccontare queste problematiche è quella del supereroe, nata dalla necessità, da un lato di personificare in un supernemico (Crisis) l’insieme di condizioni destabilizzanti proprie della nostra epoca, dall’altro di rappresentare in atto ciò che ogni persona è in potenza.

Venerdì 27 settembre, ore 21.00 [Cortile di Giulietta]

ROMEO’S BALCONY di DANIEL GONZALEZ

Teatro Stabile di Verona | performance {ingresso libero}

Romeo’s Balcony è una fiaba che vive ai confini del nostro mondo, un monumento fantastico. Un’opera che ricrea l’archetipo di una favola d’amore architettonica tra passato e presente. Creata appositamente per il cortile di Giulietta, l’istallazione fonde l’architettura con i bisogni sociali dell’uomo, facendo sconfinare il mito di Shakespeare in un territorio tra realtà e immaginazione, in un universo onirico dove si mischiano pensieri, ricordi d’infanzia, memorie, ossessioni, fatti reali e sognati. Così come nelle architetture effimere o nelle macchine di feste barocche, Romeo’s Balcony celebra l’Evento d’Amore dell’umanità e nel suo manifestarsi trasforma il valore semantico del luogo. Sul vento del dramma shakespeariano si svolge la performance che fa rinascere la passione di Romeo e Giulietta attraverso una visione che ci riporta alla commedia all’italiana con la collaborazione del Teatro Stabile di Verona e il suo direttore Paolo Valerio. Daniel González

Giovedì 3 ottobre, ore 21.00 [Piccolo Teatro di Giulietta]

QVINTA

Compagnia TeatrificioEsse | Riccardo Goretti drammaturgia AldoGentileschi | RiccardoGoretti | ArmandoSanna PasqualeScalzi | con A.Gentileschi | R.Goretti | A.Sanna | P.Scalzi supervisione coreografica S.Nesti

Una QVINTA è l’occasione d’incontro di quattro follie. C’è una vera quinta. Da lontano non si vede che i quattro personaggi soffrono, da lontano fanno ridere. Si agitano, s’incontrano, si scontrano, si lasciano e si rincontrano. Entrano ed escono dalla quinta. Entrano in quinta (e dunque escono dalla scena), escono dalla quinta (e quindi entrano in scena). Ogni entrata è anche un’uscita. Solo da questa vita non c’è uscita. O meglio, un’uscita c’è, ma non piace a nessuno ricordarsi quale sia. Per questo i personaggi soffrono. Da lontano si ride. La comicità che abbiamo cercato è quella del limite, lo stesso limite che c’è tra l’essere dentro e fuori la scena, quando non sai se sei personaggio o no.

Giovedì 10 ottobre, ore 21.00 [Teatro Nuovo]

LA FABBRICA DEI SOGNI

Teatro Stabile Verona spettacolo per macchina da proiezione e attore solo di e con PaoloValerio | macchina da proiezione muta Hellman 1929 | materiale, creazione filmica A.Polato | musiche A.L.Webber | J.S.Bach | B.Holiday | G. Puccini T.Waits M.Nyman | R.Schumann luci EnricoBerardi «Vi siete mai chiesti che fine fanno i film che avete visto al cinema? O domandati dove rinchiudono questi frammenti di emozioni?» Pellicole disposte confusamente sul pavimento accompagnano il pubblico in un luogo fantastico al di là dello schermo cinematografico. Scorrono immagini rovesciate di vecchi film, una preziosa cucitura di vecchie pellicole salvate nel corso di sessant’anni di attività da Aristide Polato, operatore di cinema dal 1926. Su questo campionario della memoria cinematografica, vive il protagonista, un giovane distruttore di pellicole, che come un macellaio affetta, accetta, frantuma quegli stessi fotogrammi che confonde con la sua stessa vita. Lacerato dal dramma di dover annientare ciò che più ama, vive sospeso tra la realtà e la fascinazione delle immagini effimere che deve distruggere.

Venerdì 11 ottobre, ore 21.00 [Teatro Nuovo]

IL VOLTO DELL’OCCIDENTE

di Flavio Caroli Teatro Stabile di Verona | Arnoldo Mondadori Editore presentazione libro {ingresso libero}

Il volto dell’Occidente. I venti capolavori che hanno fatto l’immagine della nostra civiltà. Un tuffo nel XX secolo, attraverso le opere e gli artisti più rappresentativi del Novecento. L’ipotesi che il professore azzarda è che le opere fondamentali dell’Occidente moderno si possano racchiudere nel numero di 20: il volto dell’Occidente avrebbe dunque la forma di un icosaedro, un solido a venti facce. Dalla Notte stellata di Van Gogh alle immagini seriali di Warhol: è in questo arco che Flavio Caroli pone i venti autori che «hanno fatto l’immagine della nostra civiltà». Questa tesi (e le obiezioni che lo stesso autore si fa) è sostenuta ne Il volto dell’Occidente, saggio pubblicato da Mondadori.

Sabato 12 ottobre, dalle ore 10.00 [Teatro Nuovo]

DES PETITES VEXATIONS di ERIK SATIE

maratona concerto {ingresso libero}

«Per suonare il tema 840 volte di seguito, sarebbe opportuno prepararsi in anticipo, e nel più profondo silenzio, con seriosa compostezza». Così scriveva nel 1893 Erik Satie in cima alla partitura di Vexation: un brano composto da trentacinque battute, ripetute per 840 volte per una durata di 19 ore e 30 minuti circa. Noi, dopo 120 anni ci riproviamo. Ai limiti della resistenza umana, di chi esegue e di chi ascolta. A disposizione ci sono i tasti di un pianoforte, un teatro che si apre al pubblico, ai pianisti, agli spazi. A partire dalle ore 10.00 i musicisti che si volessero cimentare nella maratona esecutiva di questo brano si possono iscrivere. Basta prenotarsi e indicare in oggetto Vexation, nome e cognome alla seguente mail: [email protected]

Sabato 12 ottobre, ore 21.00 [Teatro Nuovo]

VEXATIONS

Iaia Forte | Leonardo Zunica di Erik Satie | concerto spettacolo voci I.Forte | P.Valerio | arte M.Campedelli | Mantova Piano District con L.Zunica pianoforte | M.Barba violino | V.Fornari pianoforte | C.Schirripa pianoforte | G.Tabarelli pianoforte E.Padovani pianoforte | A.Stradella pianoforte | C.Baraldi pianoforte | E.Impellizzeri viola | L.Angelini violoncello | C.Carella pianoforte | B.Bulai pianoforte | A.Veronesi pianoforte | S.Rudari pianoforte | A.Benini pianoforte
Un concerto s-concertato, ossia un concerto con i musicisti dislocati in punti diversi del teatro (palchetti, palco, corridoi e quant’altro sia architettura abitabile). Non sono visibili tra loro. Suonano a memoria inseguendo i righi di uno spartito mandato in un loop di suggestioni, variazioni, intersezioni e scambi. I brani e il concerto si ricompongono in una sala vuota di strumenti- sti ma “piena” di musica. Presenze musicali, assenze corporali. Provenienze altre piovono in musica. In quella che fu platea gli spettatori, dopo aver girovagato e cercato, ascoltano, senza vedere l’unitarietà dell’ensemble. La voce si aggiunge, dal palco Satie parla, dialoga con il pianoforte. Volano le parole, volano i fogli, vola la musica dall’alto al basso, dal dentro al fuori.

Domenica 13 ottobre, ore 21.00 [Teatro Nuovo]

TEMPESTA

Anagoor segnalazione speciale Premio Scenario 2009 regia S.Derai | con A.Bragagnolo | P.Bragagnolo | video S.Derai M.Callegari | M.Menegoni | Coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival Tempèstas in origine significò momento del giorno, solo in seguito divenne condizione, stato atmosferico e infine, in modo speciale, un tempo burrascoso e rovinoso. Ne La Tempesta, nel Fregio e in altri dipinti di Giorgione l’attimo fulmineo viene congelato nella rappresentazione naturale del lampo, dell’atmosfera e della luce di un Veneto che non ritornerà, catturato dallo sguardo che fissa la stagione e le fasi del ciclo di vita vegetale, sconvolto dal vento, saturato dalle buie nubi incombenti. La natura offre un codice – la cui chiave è da ricercare nella tradizione sapienziale vetero-testamentale e nei testi apocalittici – per annunciare la fine dei giorni. L’Apocalissi (nel senso di battaglia finale e di rivelazione) che interessa è tanto quella universale quanto quella di ciascun individuo che sente e soffre il tempo breve della giovinezza, l’irreparabile finitezza. La crescita, la sfida contro il chaos, la caducità.

Venerdì 18 ottobre, ore 21.00 [Teatro Alcione]

PROIEZIONE VERTICALE

Laminarie primo avvicinamento a Constantin Brancusi di e con FebodelZozzo | drammaturgia BrunaGambarelli | cura F.Rocchi | assistenti di produzione N.Piccorossi, L.Martorana lezione introduttiva SimoneAzzoni Lo spettacolo è uno svelare a poco a poco l’atelier di Brancusi. Proiezione verticale indaga, attraverso i linguaggi del teatro contemporaneo, una delle più famose opere dello scultore rumeno Constantin Brancusi, la Colonna senza fine, di cui l’artista realizzò diverse versioni. La performance Proiezione verticale rimanda all’atelier di Brancusi, dove l’artista solitario lavora la materia con calma e sicurezza. La pratica artistica è evocata attraverso una partitura silenziosa di azioni, gesti e immagini. All’inizio, l’atelier dell’artista è coperto da un velo e le azioni dell’attore sono quasi impercettibili. Lo spazio scenico è un parallelepipedo chiuso, dove l’attore lavora senza discussioni apparenti con sé stesso. Poi, l’attore scopre la scena tirando manualmente il telo e rivela uno spazio ben perimetrato, con i suoi confini bianchi e le superfici vuote.

Lunedì 4 novembre ore 21.00 [Libreria Feltrinelli]

NI UNA MÀS

Inouput {ingresso libero} Incontro dibattito con gli attori della compagnia Grazie alla collaborazione con il Comune di Verona

Lunedì 25 novembre, ore 21.00 [Teatro Camploy] {ingresso libero}

NI UNA MÀS

Inouput testo MiaParissi | regia NerinaCocchi | con G.Scardoni | scene, costumi G.Pecorari | composizioni D.Fensi | virtual orchestration and sounds M.Busdraghi | fotografia A.Messana | video D.Pinheiro | grafica G.Bernetti “Ni una màs” è una voce che si alza dalla confusione collettiva. È la voce di una donna dalle ossa ben solide che chiede che si aprano gli occhi sul femminicidio, su questa violenza contro le donne che isola, che limita, che ammazza. Ni una màs è mai più. Che mai più una donna sia toccata dalla violenza, a parole e a fatti. Non perchè è donna, e quindi debole. Non perché l’uomo in quanto uomo è violento. Non si tratta di una lotta tra i sessi, ma di andare oltre le parole “vittima”, “abuso” e “superiorità”. Si tratta di capire che siamo tutti responsabili. Perché scegliamo di non vedere, di non guardare, di non parlare e di non ascoltare. Slogan coniato da Susana Chàvez nella provincia di Juàrez in Messico come richiamo alle onde di rapimenti e violenze contro le donne con il tacito accordo di polizia e istituzioni, Ni una màs è un urlo potente. Parla delle ossa che si spezzano nella società. Parla di occhi verdi che trapassano il cuore, della bellezza dello spirito umano che ci anima, e ci eleva, tutti.

Dall’edizione 2012 di Art Theatre su dismappa:

UN INTENSO POEMA A FUMETTI AL PICCOLO TEATRO DI GIULIETTA

THE THEATRE IS PRESENT

PAESE CHE VAI, BALCONE DI GIULIETTA CHE TROVI

IL QUOTIDIANO IN EMILIA DOPO IL TERREMOTO, LE FOTO DI LAURA TRENTINI

MY ARM DI TIM CROUCH


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