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Creato il 09 dicembre 2010 da Eileen
Mentre tutta la città è in totale fermento per il Natale imminente, io sistemo pian piano le mie cose. Avevo un bel cassetto, ora ho un armadio, un comò, una scarpiera, un bagnetto tutto mio. E meno male perchè io ho tipo due creme viso, un bagnoschiuma e una crema corpo, lui ne ha tipo millemila di ognuno. Le mie nike fruste accanto alle sue FratelliRossetti. Le mie collant smagliate fra i suoi calzini di puro chachemire. Che c'è di male mi ripeto. Lui è così io sono così. CI vogliamo bene lo stesso, siamo opposti e complementari ed è un pensiero bello. Mi ci crogiolo finchè riesco, finchè posso. Finchè non mi parte l'ansia mille e mi manca il fiato, l'aria, finchè vorrei ficcare tutto di corsa nelle valigie e tornare da dove sono venuta.
Qui non c'è il mio spazio, qui non c'è il mio divano, le mie luci soffuse, il mio buio imperante che confonde le forme. Qui è il regno del trasparente e del traslucido e mi sento osservata da tutte le parti: la cucina mi guarda, il salotto mi spia, la sala da pranzo poi mi ossessiona. E lui è dovunque.
E' davvero così orrendo, criminale, è perpetrare un delitto desiderare un mattone, una sedia, un posticino piccollissimo e infimo solo ed esclusivamente per me?
Di mio, di mio soltanto, cosa rimane?

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