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Thirty seconds to veronica mars

Creato il 21 marzo 2014 da Cannibal Kid
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THIRTY SECONDS TO VERONICA MARSVeronica Mars – Il film (USA 2014) Titolo originale: Veronica Mars Regia: Rob Thomas Sceneggiatura: Rob Thomas, Diane Ruggiero Cast: Kristen Bell, Jason Dohring, Chris Lowell, Enrico Colantoni, Percy Daggs III, Tina Majorino, Francis Capra, Ryan Hansen, Ken Marino, Krysten Ritter, Martin Starr, Gaby Hoffman, Jerry O’Connell, Sam Huntington, Max Greenfield, Jamie Lee Curtis, Dax Shepard, James Franco Genere: marziale Se ti piace guarda anche: Veronica Mars (la serie)
A long time ago, we used to be friends. Tanto tempo fa, io e Veronica Mars eravamo amici, ma poi ci si è persi di vista, come spesso capita. Sono arrivate altre persone, altre frequentazioni, altre serie tv. Io e Veronica Mars eravamo molto legati nel 2006, ai tempi in cui Italia 1 trasmetteva le sue prime due stagioni. Era un'amicizia complicata. 8 anni fa, le serie bisognava seguirle ancora in tv, e con tutte le pubblicità in mezzo. Si doveva arrivare all’orario giusto davanti al televisore, altrimenti si rischiava di perdere qualche scena fondamentale e, se proprio non si poteva essere lì “in diretta”, bisognava usare il videoregistratore. Pazzesco. Era una vera fatica seguire le serie tv, una volta. Una volta? Fino a pochi anni fa. Eppure, in qualche misterioso modo si riusciva a frequentarsi comunque, io e Veronica Mars.

THIRTY SECONDS TO VERONICA MARS

"Che tristezza Internet nel 2006. Pensieri Cannibali non esisteva ancora..."

La prima stagione è stata folgorante. Era il telefilm giusto al momento giusto: adolescenziale, ma non troppo. In grado di tirarmi fuori dalle paludi delle serie teen alla Dawson’s Creek, un passo alla volta. Per quanto ambientata in un liceo e pur avendo per protagonista una ragazzina, era una serie con i controcoglioni, con dentro una componente thriller e una robusta dose di umorismo. In più, Veronica non era certo la classica bionda svampita che desidera diventare cheerleader, bensì una giovane true detective che investigava sulla morte della sua migliore amica, la ragazza più popolare della high school. Da qui si sviluppava un intreccio a metà strada tra il crime e il teen drama, una vicenda che guardava come ovvio modello di riferimento a Twin Peaks e allo stesso tempo apriva le porte a un nuovo modo di intendere le serie adolescenziali. Qualcuno ha detto Pretty Little Liars? La seconda stagione riusciva a crescere ancora di più, concentrandosi su nuovi casi crime, ma soprattutto sviluppando maggiormente il personaggio di Veronica e la sua tormentata storia d’amore con Logan, il bullo bello della serie. La mia amicizia con Veronica procedeva quindi alla grande, quand’ecco che l’idillio si ruppe. La terza stagione fu infatti una schifezza. Difficile spiegare cosa andò storto, fatto sta che le cose non funzionavano più. Il nuovo caso e i nuovi personaggi facevano pena e la serie al terzo anno sembrava già mostrare il fiato corto. Quando arrivò la notizia della cancellazione, non me la presi allora nemmeno più di tanto. Era una di quelle cose che, per quanto spiacevoli, sapevi prima o poi sarebbero arrivate. Io e Veronica Mars prendemmo così due strade differenti e per anni non ci vedemmo e non ci parlammo più. Certi rapporti non sono destinati a durare per sempre.
THIRTY SECONDS TO VERONICA MARS
Quando credevo di aver chiuso il capitolo Veronica Mars una volta per tutte, ecco che lo scorso anno è giunto un annuncio a sorpresa. L’autore della serie Rob Thomas ha pronta la sceneggiatura per un film inteso come proseguimento naturale delle tre stagioni televisive, solo che nessuna compagnia cinematografica sembra intenzionata a produrla e così Thomas si affida alla rete. Chiede ai fan di contribuire al finanziamento della pellicola attraverso Kickstarter, un sito di “crowd funding” per progetti creativi di varia natura. A Rob Thomas e compagni servono 2 milioni di dollari per dare il via alle riprese. I fan di Veronica Mars non sono numerosissimi, dopo tutto la serie è stata cancellata dopo appena 3 stagioni proprio per gli ascolti non esaltanti, ma le sono affezionatissimi. Se qualcuno, come me, l’aveva dimenticata in favore di nuove compagnie, i suoi amici storici si sono invece fatti sentire e hanno raccolto in poche ore ben 5,7 milioni di dollari, molti di più della cifra minima per la realizzazione. E così, il film di Veronica Mars viene girato. Grazie alla rete, grazie ai fan, grazie agli amici. Questa è una rivoluzione che spalanca i portoni a un nuovo modo di produrre le pellicole. Adesso non è che le major cinematografiche spariranno nel nulla, però il caso di Veronica lascia aperta la possibilità per la realizzazione di progetti simili, con altre serie tv, e non solo. Si possono immaginare ad esempio i fan di un libro che uniscono le loro forze economiche per dare vita a un adattamento per il grande schermo. Per contrastare lo strapotere delle major di Hollywood, così come le decisioni dei grandi network televisivi che stabiliscono quali serie devono continuare e quali devono morire, la gente, il popolo ha una nuova risorsa. Non ci sono limiti a questo nuovo comunismo. Rimanendo soltanto nell’ambito delle serie tv, quali vorreste far rivivere, anche solo per la durata di un film? Non parlo di quei telefilm che hanno avuto una loro fine perfetta, come Breaking Bad, o imperfetta ma comunque una conclusione ben precisa e già stabilita da tempo come Lost. Mi riferisco a quelle serie “sfigate”, nel senso di maltrattate dagli ascolti e dai canali televisivi americani, che sono finite prematuramente. Io vorrei rivedere Dark Angel con Jessica Alba, serie terminata in maniera troppo frettolosa che meriterebbe di essere ripresa per bene.
Tornando alla mia amica, alla mia ex amica Veronica Mars, pur guardando con grande favore a questa operazione di finanziamento così alternativa al sistema tradizionale, avevo qualche dubbio sul risultato finale. Le cose del passato, spesso e volentieri è meglio che rimangano nel passato. Veronica Mars, per quanto una serie di manco una decina d’anni fa, era figlia dello scorso decennio e pensavo ormai avesse fatto il suo tempo. Oppure mi sbagliavo?

THIRTY SECONDS TO VERONICA MARS

"Un unico riferimento alle mie tette in tutto il post?
Non è più il Cannibale che conoscevo una volta..."

Veronica Mars – Il film è una piacevole sorpresa. Non che sia qualcosa di rivoluzionario, come è invece stata la raccolta fondi per girarlo. Il suo bello è proprio quello di riuscire a essere fedele al "vecchio" spirito della serie. Trattandosi del prosieguo di un serial parecchio recente, non c’è quel forte alone di malinconia che aleggia spesso in operazioni analoghe. Questa pellicola è come se continuasse in maniera spontanea il discorso che aveva interrotto qualche anno or sono, quando il network The CW aveva deciso di chiusere i battenti delle sue trasmissioni. Dimenticando la pessima terza stagione, l’autore Rob Thomas ha ripescato intatta la Veronica dei primi tempi. Nonostante sia io che lei detestiamo le reunion, in questo caso ritrovarci non è stato affatto spiacevole. È stato come rivedere una vecchia amica che appare un pochino cambiata, ora ha le tette più grosse, eppure è sempre la stessa adorabile canaglia di un tempo. Se proprio vogliamo trovarle un difetto, a questo giro appare meno incazzata. Ha mantenuto intatta la sua ironia e il suo atteggiamento strafottente, soprattutto nei confronti delle autorità e delle tipe popolari del liceo, ma allo stesso tempo sembra aver trovato un maggiore equilibrio personale. È più matura, come ovvio che sia, solo che è anche meno arrabbiata e questa è una cosa di lei che mi manca. Per il resto, Veronica Mars non ha perso un briciolo del suo fascino e della sua forza e questo film è come se fosse un doppio episodio della serie in cui tutti gli elementi funzionano alla perfezione. C’è la parte thriller che, per quanto non troppo imprevedibile, è ben orchestrata, regge per tutta la durata della super puntata e riesce a richiamare lo stile delle vecchie indagini della giovane detective Mars; c’è poi anche una buona dose di umorismo che fa mantenere il sorriso sulle labbra dall’inizio alla fine, e non mancano naturalmente pure un pizzico di sentimenti.

THIRTY SECONDS TO VERONICA MARS

"Tina, sei finita a Grey's Anatomy? Beh, poteva andarti peggio.
Potevi girare True Blood..."
"Ehm, veramente ho fatto pure quello."

Da ex appassionato della serie non ne sono certo, ma credo che la pellicola possa funzionare bene anche per una visione da “babbani”. Nella intro viene riassunto in maniera breve ed efficace un po’ tutto quello che c’è da sapere su Veronica e quindi anche chi non la frequentava ai tempi del liceo può conoscerla per la prima volta ora che è una quasi laureata in legge, e godersi questa nuova storia in maniera indipendente dal telefilm. Come è ovvio, va detto che a godere in pieno della visione saranno soprattutto gli amici di vecchia data della Mars. Nel corso del film, viene concessa un’apparizione a praticamente tutti gli storici personaggi di una volta: Wallace (Percy Daggs III), Weevil (Francis Capra), Mac (Tina Majorino, poi passata per qualche tempo dalle parti di True Blood e dell’ospedale di Grey’s Anatomy), il padre di Veronica Keith Mars (Enrico Colantoni), Piz (Chris Lowell), Gia (quella topolona di Krysten Ritter), Leo (Max Greenfield ormai noto come Schmidt di New Girl) e Dick (Ryan Hansen), che entra in scena con un rutto e resta il più spassoso di tutti. Si può dire che a molti personaggi non venga offerto un enorme spazio, ma questo è pur sempre un film e non una stagione completa, era difficile concedere di più a tutti. Quello che ha maggior spazio è naturalmente Logan (Jason Dohring), il grande amore di Veronica (Kristen Bell). Tra loro si riaccenderà la fiamma? Tra le varie chicche, menziono inoltre un musicista ambulante che strimpella la sigla della serie “We Used to Be Friends” dei Dandy Warhols, una divertente micro apparizione di Dax Shepard, nella vita reale marito dell’attrice Kristen Bell, e un cameo autoironico dell’onnipresente James Franco.
Contro ogni previsione, è stato allora un vero piacere rivederla. In situazioni di questo tipo, è facile provare alla fine un certo senso di delusione. Con Veronica Mars – Il film non è successo. Io odio le rimpatriate, ma questa è stata organizzata davvero bene. Per gli amici di Veronica di una volta, è un party riuscito alla perfezione che difficilmente lascerà qualcuno con l’amaro in bocca e, allo stesso tempo, per tutti gli altri è un buon modo per fare amicizia con lei per la prima volta. Adesso che la reunion è finita, la promessa è la solita che si fa in queste occasioni: “Non perdiamoci più di vista, mi raccomando!” Ci vediamo ancora Veronica. Certo, come no? (voto 7/10)

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