Magazine Cultura

Thor. The Dark World

Creato il 15 dicembre 2013 da Audrey2
Thor. The Dark World Thor. The Dark World

Titolo originale: Thor. The dark World
Regista: Alan Taylor
Sceneggiatura: Christopher Yost, Christopher Markus, Stephen McFeely, Joss Whedon
Genere: Supereroi, Fantascienza
Anno: 2013

Trama:
Thor: The Dark World continua l’avventura sul grande schermo dedicata a Thor, il Mitico Vendicatore, ora impegnato a lottare per salvare la Terra e i Nove Regni da un tenebroso nemico che minaccia l’intero universo. Subito dopo gli eventi di Thor e The Avengers, il semi-dio combatte per ristabilire ordine nel cosmo… ma un’antica razza guidata dal malvagio Malekith ritorna ad avvolgere l’universo nell’oscurità. Davanti a un nemico che nè Odino nè Asgard sono capaci di affrontare, Thor deve imbarcarsi nel più pericoloso viaggio che abbia mai dovuto affrontare di persona, un viaggio che lo porterà a riunirsi con Jane Foster e lo constringerà a sacrificare ogni cosa per salvare tutti.

Rispetto al primo, dimenticabilissimo film, Thor. The Dark World segna un passo avanti.
Questo nuovo capitolo ha sicuramente più ritmo e più azione. La lezione impartita da Joss Whedon con The Avengers è stata bene appresa, visto che — tra l’altro — lo stesso Whedon è stato chiamato a mettere una pezza alla sceneggiatura. E i risultati sono evidenti.
Esplosioni, astronavi, duelli aerei, elfi armati di laser contro asgardiani armati di spade, uno scontro attraverso nove universi! Visivamente, The Dark World è tutta un’altra cosa, in confronto a Thor: è molto più coinvolgente, e non solo per la concitazione delle scene di battaglia, fluide e veloci. La Asgard presa d’assalto dalle truppe di Malekith è spettacolare, niente a che vedere con le zuccherose inquadrature che fanno da sfondo alla riunione tra Thor e Jane — in cui mancano solo gli uccellini cinguettanti. E altrettanto spettacolari sono le rapide transizioni da un mondo a un altro, da una città a un’altra, con Mjolnir che segue il suo possessore tra le varie dimensioni, nei momenti frenetici della resa dei conti tra Thor e Malekith. Durante la quale la gag della metropolitana stona, ma… va bene, lo ammetto: ho ridacchiato. Contento, Disney? Sì, sì, lo so che ci sei tu, dietro a tutto questo. Hai vinto! Hai la mia anima! Checcacchio! Ci sarei voluta essere io, al posto dell’insipida bionda. Avrei fatto altrettanto, alla faccia della fine del mondo.
Mi è parso anche che ci fosse un buon equilibrio tra scene d’azione e scene che mostrano qualcosa di più dei personaggi: il tormento di Thor, che soffre per la lontananza di Jane; il dolore di Loki per una perdita che lo sconvolgerà. I siparietti comici, invece, li ho talvolta trovati fuori tempo. Selvig in mutande non si può vedere.
Ma quello che proprio non va, in questo come nel precedente film, e che fa sì che i capitoli dedicati al Dio del Tuono siano sempre tirati via, è la scrittura: piena di ingenuità imbarazzanti e soluzioni arraffazzonate, buttate lì perché tanto da film come questi ci si aspettano solo cazzotti e botte da orbi e non coerenza della narrazione.
Natalie Portman, bravissima in altri ruoli, non riesce nemmeno questa volta a entrare in sintonia con Jane Foster: è talmente fuori parte da azzerare il coinvolgimento emotivo anche nelle scene con Thor. Fredda e incosistente. Al contrario, Chris Hemsworth — che sembra soffrire in prima persona delle poco lusinghiere etichette che sono state appiccicate al personaggio del Dio del Tuono — conferisce al suo Thor quel po’ di spessore che, anche in un giocattolone come The Dark World, non guasta mai.
Un gradino più sopra, Tom Hiddleston. Sto per squittire iiiihhhhh anche io! :)
No, okay, dai! Mi limiterò a fangirleggiare compostamente.
Quanto mi fa morire Loki-iiiihhhhhh! “Sento l’integrità morale montarmi dentro!”… A proposito: che piacere rivedere il Capitano! E grazie, Marvel, per averci ricordato che sta per arrivare sugli schermi anche il secondo film dell’eroe dal costumino aderentissimo.
Che sia in scena o meno, i momenti in cui ho riso davvero sono stati merito del dio degli inganni. Come quando Thor riabbraccia Erik Selvig: lì Loki non c’è, fisicamente. Eppure, lo scambio di battute tra Thor e Selvig, incentrato su di lui, è uno spasso. Come lo è Thor che, appena entrato nell’appartamento in cui Selvig sta studiando le alterazioni dei campi gravitazionali causate dall’allineamento dei nove mondi… attacca Mjolnir a un appendiabiti! Fenomenale!
I battibecchi tra Loki e Thor funzionano e inquadrano a meraviglia il rapporto che c’è tra i due, nonostante da entrambi vengano dichiarazioni di sfiducia reciproche. Uno degli aspetti che mi hanno sempre attratta dei film su Thor è proprio la conflittualità con risvolti affettivi che lega i due fratelli. Avrei voluto qualcosa di più approfondito, nel primo, considerato che quel po’ che i personaggi avevano lasciato trapelare prometteva bene. Ma tutto quel potenziale, in Thor, è stato sprecato. In The Dark World viene ripreso e approfondito, anche se giusto un filino. E mi è piaciuto.
Una parola sul villain: l’elfo scuro Malekith, interpretato da Christopher Eccleston — il nono Doctor Who. Ecco: attore sprecato. Malekith è il classico Kattivo privo di sfumature. Lo so, lo so: per un film come questo si tratta di un antagonista più che adeguato, ma la cosa mi lascia scontenta lo stesso, che posso farci?
In definitiva: The dark World è divertente, l’ho guardato volentieri. Probabilmente, lo ricorderò più a lungo e meglio di quanto non ricordi Thor.

Un’ultima, divertente nota — un EPIC FAIL che ancora, a distanza di tempo, continua a farmi rotolare dalle risate: il film che avrei voluto vedere è “stato proiettato” in un cinema di Shangai! XD

Locandina slash realizzata da un fan :)

Locandina slash realizzata da un fan :) Stima, inchino e chapeau!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine