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Three Days To Kill: un thriller opaco e melenso – La recensione

Creato il 03 giugno 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

3 giugno 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema

Three Days to Kill è l’ultimo film di McG, pseudonimo artistico scelto dal regista statunitense Joseph McGinty Nichol, che finora non aveva mostrato nulla più di un’ossessione per Charlie’s Angels e Terminator. A 59 anni Kostner si cimenta in uno spy-thriller sospeso tra action movie e melodramma familiare che delude, annoia e, nella peggiore delle ipotesi, irrita lo spettatore. Ethan Renner (Kevin Costner) è un agente della CIA alla soglia dei 60 anni che decide di dare un taglio con il suo lavoro ed i rischi che esso comporta quando apprende di avere il cancro. Tra i suoi piani vi è anche quello di riconquistare la propria famiglia, sua moglie Christine (Connie Nielsen) e la sua figlia adolescente Zoey (Hailee Steinfeld) da troppo tempo trascurate. Eppure l’agente dei servizi segreti Vivi (Amber Heard) ha in mente un’ultima missione e, dinanzi alla prospettiva di una cura miracolosa e segreta per il suo male, Ethan sarà costretto ad accettare.

Three Days To Kill

I principali motivi di interesse del film ovvero la presenza in veste di action hero dell’attempato Kevin Costner e la sceneggiatura co-scritta da Luc Besson deludono miseramente le aspettative. Lo script risulta una brutta copia del recente Taken con protagonista Liam Neeson. Dopo l’ottima sequenza iniziale della sparatoria, Three Days to Kill fa libero sfoggio della propria prevedibilità, dei clichés più insopportabili e della confusione di genere sospeso tra film d’azione, parodia e dramma familiare. Completamente assente è la caratterizzazione dei personaggi, in primis quella del rapporto padre-figlia banale e stereotipato. Quanto a Kostner, che sembra perfino più stanco di girare questo film quanto il suo Ethan di lavorare per la CIA, farebbe meglio a limitarsi alla produzione se il livello delle sue prove attoriali continua ad essere questo.

Besson è lontano anni luce dai tempi di Lèon o Nikita e sembra non riuscire più a rispolverare le proprie qualità e metterle al servizio di film di spessore. Se c’è qualcosa da salvare in tutta questa grande bruttezza, allora quello sono le splendide location francesi dove il film è stato girato, ovvero tra Parigi, Vattetot-sur-Mer, Saint-Denis ed in Serbia a Belgrado. Tutti gli altri ingredienti, mescolati, fanno di Three Days to Kill uno dei peggiori action movies degli ultimi anni. Three Days to Kill uscirà nelle nostre sale a partire dal 5 giugno 2014, distribuito da Eagle Pictures.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net

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