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Ti presento lo scrittore massimiliano cara!!!

Creato il 15 aprile 2012 da Ale27 @alessandrobagn1
Oggi ti presento per la sezione "Archivio- una vetrina gratuita per farsi conoscere" lo scrittore Massimiliano Cara e il suo romanzo "9" edito da Sangel Edizioni.
TI PRESENTO LO SCRITTORE MASSIMILIANO CARA!!! Titolo: 9
Edizioni: Sangel 


Di M. C.

Ipotesi di Quarta:
Sardegna, oggi. Notte di pioggia da tregenda. Cinque strani passeggeri si ritrovano sul 9, un vecchissimo treno che porta a Terlì. O meglio, così tutti si aspettano, perché, come dice l’inquietante controllore, il 9 ferma “ovunque ci siano persone da portare via”. I nostri, infatti, ancora non lo sanno, ma sono tutti morti. Il vagone adiacente a quello da loro occupato, dove una falena incessantemente cerca la luce, e dove Katia, la diciannovenne protagonista, solo in un secondo momento riuscirà ad accedere, riserva sorprese inaspettate: lì, le vite dei passeggeri si disvelano. E così il viaggio – il treno che, nella notte e nell’oscurità assoluta accelera a una velocità sempre più folle e spaventosa – diventa cornice delle vicende terrene dei passeggeri, che s’intrecciano o corrono parallele; unite, tra rabbia e malinconia, dalla misteriosa ricorrenza del numero nove a scandirne i tempi, e dalle tematiche di un destino arbitrario e dell’amore negato.
Disperato, viscerale, lirico nella sua durezza simile a quella della terra di Sardegna, e glaciale quanto il Gennargentu in un Inverno perpetuo


Sinossi: 
Sardegna, oggi. Notte di pioggia da tregenda.
Cinque strani passeggeri – che all’inizio sembrano in trance – si ritrovano sul 9, un vecchissimo treno che porta a Terlì. O meglio, così tutti si aspettano, perché, come dice l’inquietante controllore, il 9 ferma “dovunque ci siano persone da portare via”. I nostri, infatti, ancora non lo sanno, ma sono tutti morti. Il vagone adiacente a quello da loro occupato, dove una falena incessantemente cerca la luce, e dove Katia, la nostra diciannovenne protagonista, solo in un secondo momento riuscirà ad accedere, riserva sorprese inaspettate: lì, le vite dei passeggeri si disvelano agli occhi dell’anima del visitatore. E così il viaggio – il treno che, nella notte e nell’oscurità assoluta accelera a una velocità sempre più folle e spaventosa – diventa cornice delle vicende terrene dei passeggeri, che s’intrecciano o corrono parallele; unite – tra rabbia, violenza fisica e psicologica, malinconia – dalla misteriosa ricorrenza del numero nove a scandirne i tempi, e dalle tematiche di un destino arbitrario e dell’amore negato. Scopriamo così della macabra perversione di Don Gaetano, il parroco di Terlì; dei suoi sogni malati, e del suo orrendo delitto perpetrato nei confronti di una coppia di fidanzati che l’avevano sorpreso in flagrante – grottescamente avvolto nel domopack per non lasciare tracce – a violentare nel camposanto, alla luce della luna, la sua nona “amante”. Ma anche il prete ne uscirà male, tanto da trovarsi sul 9, quella notte. E poi la stessa Katia, il giorno del suo compleanno, schiantatasi con il suo scooter proprio mentre si recava dal suo ragazzo, Richi, emozionata e felice perché aveva deciso di fare l’amore con lui. Avremo dei flash, intervallati alle altre storie e alla cornice, su Katia in ospedale, in coma. A un certo punto apre gli occhi, sembra riprendersi e sua madre sorride. Poi, la lunga storia di Cecilia, vero nocciolo e “anima” della novella: racconto viscerale, lirico nella sua durezza simile quella terra di Sardegna, e glaciale quanto il Gennargentu che impassibile fa da sfondo alla trama. E fin troppo vero. Orfana, strappata alle cure di una zia amorevole da zio Flavio, che ne abusa. Sconvolta dalla vendetta della moglie di Flavio, che dopo aver fatto violentemente abortire la piccola Cecilia, umiliata fa ammazzare a fucilate Flavio davanti agli occhi della bambina per mano di suo fratello. Cecilia inizia una vita sull’orlo del baratro della malattia psichica; un’esistenza di delusioni, di dolore, di disperazione in cui sperimenta ogni bassezza umana, giungendo a prostituirsi e addirittura a comandare – come sua zia tanto tempo prima – un omicidio, e vissuta nell’assoluta impossibilità di amare, fino al tragico e inevitabile finale. E poi Marco, il quarto passeggero, innamorato impossibile di Cecilia. Morirà nel cantiere di smantellamento del manicomio di Terlì, dove era marcito suo padre per anni. E il professor Donatu, l’ex professore di Filosofia di Katia, coinvolto in una storia di tradimento e di passione, che lo condurrà alla teatrale vendetta della moglie – e a un prematuro infarto. Infine, mentre il treno inizia già a lasciare il piano terreno, i corpi diventano evanescenti e l’interno ghiacciato, la Katia “fisica” – quella in ospedale – ha un grave peggioramento, mozzando le speranze della madre. È invece Don Gaetano, il prete necrofilo, a riprendere colore e risvegliarsi vivo e vegeto, in mezzo al cimitero. Quali siano i disegni del Fato per lui, non è dato sapere, ma non è la sua ora. Un’altra passeggera, dal valore fortemente simbolico, salirà sul treno uscendo dal manicomio di Terlì: si chiama Francischedda; è una bambina strana, di cui avevamo sentito parlare attraverso un racconto fatto a Cecilia, che mostra una scatolina con nove denti strappati a forza, uno per ogni volta che aveva disobbedito ai medici. La novella si chiude con l’abbraccio tra Katia e Francischedda.
Biografia: Massimiliano Cara è nato a Cagliari 6 dicembre del 1973, e vive a Settimo San Pietro. Ha interroto gli studi superiori per incompatibilità con le materie tecnico-matematiche; entrato in un cantiere edile, si è lanciato in voli metafisici per cercare una terra amica. Per un po’ ha conosciuto il mondo gioco-spietato del teatro dei burattini. Ha poi ripreso gli studi costruendosi delle ali fatte delle anime dei libri, ali che non si brucino, in compagnia di una chitarra e delle sue canzoni. La sua scrittura gotico-onirica nasce dalle viscere di un rock lirico, a tratti straccione e sovversivo, dove le note disperate non vogliono altro che essere una cura, una nuova illusione, un volo verso quella stessa terra amica. Giura che in quel treno, il 9 di cui parla il suo romanzo, ci è salito pure lui.

Dove Acquistarlo: Ecco il link diretto dove potrai acquistare il romanzo di Massimiliano Cara- Clicca qui!! Il libro è acquistabile anche nei vari siti di e-commerce presenti nel web.

Contatti: Puoi contattare Massimiliano Cara al seguente indirizzo email: [email protected]


Note di Alessandro Bagnato:
Vi invito a leggere l'intervista a lui dedicata che sarà pubblicata tra qualche giorno in questo blog. 

Buona Lettura
Grazie a te


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