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Tic e tac(chi)

Creato il 20 ottobre 2010 da Eno

Tic e tac(chi)

Scusate il ritardo.

Quante cose sono successe da giugno a oggi? Troppe, pur tralasciando le scaramucce.

Va be’, Fini è stato cacciato dal Pdl per volere di Berlusconi, ma qualcuno potrebbe sostenere con ragione che Fini avrebbe potuto scegliere di non entrarci nemmeno nel Pdl. Infatti, se non ricordo male, qualche giorno prima di fondare quel partito con l’”amico” Silvio, se ne era uscito con quella meravigliosa battuta: “Siamo alle comiche finali”. Peccato che né lui né Berlusconi abbiano lo spessore di Charlot o di Buster Keaton, e poi, parliamoci chiaro: le comiche almeno fanno ridere, questi ci hanno messi in ginocchio.

In tutti i casi da quando Fini ha ripreso a dissentire, ai tipetti del Giornale questa cosa non è proprio andata giù, tant’è che sono andati avanti per tutta l’estate sbattendo in prima pagina la storia di un appartamentino in quel di Montecarlo: una goccia nel mare del malcostume che imperversa dalle nostre parti, ma che sicuramente ha catturato l’attenzione bipartisan di certi lettori più avvezzi al pettegolezzo che a una riflessione politica. A quella storia è stato dato un imbarazzante risalto, ancor più imbarazzante se pensiamo che in un periodo come quello attuale, decine di migliaia di persone hanno perso o stanno perdendo il lavoro, e non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.

Di questo problema sociale sono altri ad occuparsene, altri che naturalmente danno fastidio e vengono costantemente ostacolati. Si pensi solo alla situazione della Rai che sta rovinosamente precipitando verso uno dei punti più bassi mai raggiunti, tanto da farci quasi rimpiangere i tempi in cui in quell’azienda si imponevano regole di decenza che oggi, visto ciò che sta succedendo, fanno sorridere.

Si fa un gran parlare di privatizzare la Rai, ma è evidente a tutti che senza precise regole di base, con questa privatizzazione si correrebbe il serio rischio di consegnare ulteriore potere mediatico nelle mani di chi già ne detiene oltre misura, senza entrare nel merito delle conseguenze che penso siano ben chiare a chiunque abbia almeno un po’ di sale in zucca.

Mi fanno sorridere amaramente coloro i quali dicono e scrivono che la Rai pullula di comunisti rivoluzionari, riferendosi a Santoro, Floris, Gabanelli, Benigni, Saviano, Fazio, Dandini, Iacona…, e nel contempo plaudono la stitichezza di notizie di certe stucchevoli trasmissioni che, personalmente, non incontrando il mio interesse, ho semplicemente smesso di guardare. Che ci vorrà mai? In fondo basta usare il telecomando, cari i miei imbecilloni strabici!

Ma sì, ma sì. La zia Marta lo ripete spesso che il mondo è bello perché è avariato. Meglio farsi due risate e a proposito di “comiche” senza spessore, trovo spassosissima la risposta adottata dalla signora sottosegretaria (cha-cha-cha della sottosegreta-a-a-a-ria) Daniela Santanché nei confronti di chi (le sue vittime più recenti sono state De Magistris e Bocchino), nel corso di un qualsiasi talk-show in cui è ospite, esprime un giudizio a lei non gradito. Dice: “Nemmeno se mi tolgo i tacchi riesco a scendere al tuo livello!”. Peccato che a nessuno sia ancora venuto in mente di risponderle che non sono i tacchi a innalzare la “statura” di chicchessia.

Tic e tac(chi)E che dire delle sue passate dichiarazioni?

«Berlusconi mi ha fatto diversi regali: braccialetti, collane e pensieri vari in occasione delle festività e dei miei compleanni. È un uomo generoso e attento alle persone, ce ne sono pochi come lui. Tra noi c’è ancora amicizia. Per una donna di destra questo è un valore molto importante, ma purtroppo Silvio ormai è caduto nel teatrino della politica.»

«Per fare carriera non sono mai scesa a compromessi, non ho mai ceduto, in altre parole non l’ho mai data.»

«Maometto? Pedofilo e poligamo.»

«Berlusconi? Nanetto; Veltroni? Finto; Bertinotti? Coerente; Casini? Democristiano e Io? Giusta.»

«Berlusconi la pianti di fare il Putin di Arcore e la smetta una volta per tutte di parlare di voto inutile ora che ha capito di essere rimasto strangolato da Fini e di aver sbagliato le alleanze e i programmi.»

«Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto d’appoggio per sembrare più alto dei veri nanetti di cui si circonda.»

«Le donne per andare in parlamento lo possono fare solo con me (gasp! – ndr). Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali.»

«Caro Silvio, se continui così la vera sberla te la daranno le italiani e gli italiani. (poi è volato un Duomo – ndr).»

«Berlusconi? E’ ossessionato da me. Tanto non gliela do…»

«Totti, come me, non è in vendita ed è per questo che Berlusconi ci attacca: è la sorte che il Cavaliere riserva a tutti quelli troppo indipendenti.»

E ora mi vorrete scusare, ma sono afflitto da un dubbio e devo correre a cercare sul dizionario il significato di “coerenza”.

 


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