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Tinariwen / Rivoluzionari con chitarra

Creato il 31 maggio 2012 da Marianna06

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Chi sono costoro, esotismo di maniera a parte?

Un gruppo musicale maliano (ricordate l’Azawad?) costituito da giovani ed esperti musicisti che, dopo una lunga tourné in Europa (tappa anche a Milano), ancora una volta grida al mondo, perché lo ascolti, il suo bisogno-diritto di libertà.

 Stato unitario ? Autoderminazione? Giusto?  Sbagliato?  Non è facile esprimersi da occidentali.

E questo grido , tradotto nelle musiche coinvolgenti e nei canti del deserto dell’ultimo album dal titolo “Tassili”, è piaciuto molto e ha meritato persino un riconoscimento ufficiale come il Grammy Award.

Scusate se è poco.

Sono proprio bravi e convincenti i Tinariwen, non c’è dubbio.

Peccato che “Tassili” sia stato registrato, per forza di cose, nell’altipiano del Tassili N’Ajjer,  nel sud- est dell’Algeria, perché il loro deserto, quello dell’Azawad  è oggi occupato da presenze “scomode.”

Al-Quaida maghrebina, infiltratasi anche tra la gente pacifica del Mali, ha soffiato sul fuoco del malcontento del popolo Tuareg allo scopo di alimentare l’incendio e, a cose fatte,  penserebbe di potersi poi accomodare sulle ceneri.

Ma i Tinariwen spiegano, a chi domanda loro, di volere solo indipendenza dallo Stato centralista. Niente affatto di cambiare  “padrone”.

E  ne raccontano tutte le ragioni con malinconico garbo  nelle loro canzoni che, a loro dire, il mondo deve conoscere.

Conoscere cioé come stanno realmente le cose per il popolo dei Tuareg che ,  ridotto a fantasma ridicolo  di se stesso, buono solo per la pubblicità dei "media", rischia  altrimenti di scomparire.

 

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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