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Tipo di apprendimentto scarsa autostima

Da Giancarlopastore @PastoreGC

giancarlo pastore

I pensieri ed i comportamento appresi sono stati forgiati con l’incudine dentro di me in profondità. Mi rendo conto ora che determinate mie abitudini non mi rappresentano ma mi infastidiscono perchè incoerenti con la persona che sono oggi.Ci sono sfaccettature del mio carattere che ritenevo fossero innate, date dal carattere, invece sono solo abitudini comportamentali.Ad esempio, mi sono reso conto che quando parlo in inglese è come se venisse da un io profondo , che mi rende facile ed immediato esprimermi in un modo naturale e corretto… Neanche quando mi esprimo in italiano sono così a mio agio e veloce, peccato aver perso la fluency.La mia maniera di pensare è sempre stata orientata al lateral thinking, trovare metodi ed azioni che mi portavano allo stesso risultato del metodo convenzionale ma in una maniera del tutto creativa. Non mi piaceva la scontatezza del gesto ripetitivo.Ho sempre avuto l’impulso di realizzarmi pienamente e l’ambiente in cui vivevo fino alle elementari era stimolante ed i messaggi che provenivano dalla mia interiorità  erano concordi.I messaggi che poi ho dovuto interiorizzare dall’esterno, con il tempo a costo di lunghe punizioni e delusioni nell’integrarmi in un paesino di provincia dopo aver vissuto in una grande metropoli come Seoul mi hanno portato ad “accontentarmi” di quello che avevo. In me convivevano due sfere emotive, quella curiosa ed ancora avida di nozioni ed un altra che, più pigra, era la maschera che portavo per esser accettato.In me era stato impresso fortemente il messaggio di quello che non potevo fare o dire poiché non avevo un comportamento disciplinato data la mancanza di nutrizione alla mia sete di curiosità e stimoli. I miei giochi erano prima i libri e poi l’avvento dei computer ed internet. Passavo i giorni a smontare computer che acquistavo ogni anno per stare dietro alle novità. Ho avuto accesso ad  internet al suo esordio  e mi sono fatto un largo numero di amici online. Persone che poi sono andato a trovare e che ci sentiamo tutt’ora.Sono sovente maldestro nei movimenti, quindi questo ha alimentato il mio sentirmi incapace negli sport, ma soprattutto  a casa dato che mi scivolava di mano ogni cosa e nei lavori casalinghi non avevo dimestichezza. Non avevo neanche quella marcia in più che era richiesta dall’istruttore dello sport di turno ma son riuscito a lavorare sulla disciplina e ho dato sfogo a molte energie nella corsa e palestra integrativa da solo.Desidero finalmente far confluire la mia energia nella direzione che desidero senza troppo badare agli aspetti negativi per chi mi circonda. Se guardo sempre a non nuocere alle abitudini degli altri non posso dar sfogo al mio essere.È sempre stata una mia priorità quella di pensare al bene di chi mi circonda, soprattutto della famiglia dato che da quando eravamo tornati in toscana mio padre era via per lavoro e lo vedevamo forse tre volte l’anno. Quando mio padre tornava nostra madre ordiva minacce nei nostri confronti e drammatizzava ogni mia marachella, ogni mio fallimento scolastico con punizioni. Poi ci spettavano le inquisizioni ogni volta che tornava nostro padre. Nostra madre montava i capi di accusa ed io per non farla litigare con mio padre la lasciavo libera di dare la sua versione dei fatti e balbettavo una difesa insostenibile. Quindi c’era sempre un giudizio ed una punizione, ogni volta che tornava mio padre fino a ieri. Venivao analizzato, venivo messo a paragone con coetanei che a loro detta sembra ce l’abbiano fatta. Insomma una vita d’inferno(ovviamente sempre con i dovuti rapporti del caso, vivevo bene. Era la mia mente che non viveva bene), mi ha portato ad alimentare la mia scarsa autostima facendola arrivare prossima allo zero. Ero oramai incapace di prender una decisione da solo senza consultarmi almeno con uno o due familiari…

Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi.Nella mia educazione ho imparato che bisogna evitare di cadere, e quando si cade si viene irrisi con frasi del tipo: “te lo avevo detto…” o “ne combini sempre una”. Quindi il rialzarmi era sempre difficile poiché faceva nascere in me il senso di colpa per aver fatto qualcosa. Quindi era meglio fare niente, stare fermo.Quindi la mia mente aveva bisogno di un mondo dove fuggire e lo trovò nella lettura di mondi fantastici e fantascientifici. Questo mi ha poi portato all’amore per la strategia e di monti fantastici dove le regole erano diverse ma ben definite e tutti le osservavano. Ho sempre trovato che ci siano delle forti ingiustizie in questo paese e che fin da bambino si tendeva ad irridere il mio esser diverso e brillante con gruppi di stereotipi sulla mia persona che venivano affibbiati a me probabilmente per comprendermi ed etichettarmi.

 Il successo, la salute, l’armonia e l’abbondanza, dipendono dalle piccole vittorie sui meccanismi perdentii meccanismi perdenti derivano dall’educazione che abbiamo ricevuto.

 Abitudini: la trasformazione dei messaggi di genitori, società, richieste di uniformartiSono tutte verità e mi sento spesso che una cosa la faccio per abitudine e quindi provo a cambiare. . La mia vita è sempre stata fatta di trasformazioni, ricerca di novità per sfamare la sete del mio cervello forse troppo malnutrito.Mi sono creato io stesso le abitudini quindi io stesso le posso rimuovere una ad una. Intanto negli ultimi periodi sono arrivato a conoscere bene delle mie abitudini e meccanismi mentali dietro i quali il pensiero negativo si maschera.

 L’abitudine può esser il miglior servitore o il peggior padroneEDUCAZIONE + ABITUDINE + PERSONALITà scelta inconsapevole, ma ora decido io per la mia vita…

 ALLINEARE: pensieri, emozioni, comportamenti, Protezione, Permessi, Potenza rimandate.

TU SEI UNA CREATURA STRAORDINARIA!IL TUO POTENZIALE è SENZA LIMITI!PERCHè SEI UNA CREATURA DIVINA.AFFERMAZIONI ENERGIZZANTI

SONO OK, COSì COME SONO, ADESSO!SONO UNA PERSONA STRAORDINARIA, ADESSO!SONO PERFETTO, ADESSO!LA MIA VITA è UN MIRACOLO! TUTTO Và BENE!GRAZIE!

Creiamo no i problemi, inconsciamente o consapevolmente.Problemi dipendono da come li consideriamo, da come li affrontiamo!

Pratica auto terapia, efficace!Ho un valore immenso ed immenso è l’amore che provo per me stesso, per questo alimento il mio corpo con cibi sani e rendo il mio corpo, forte , sano, bello e longevo.Questo cibo mi nutre e mi da tanta buona energia per realizzare i miei obbiettivi.

Sicuramente la ripetizione delle frasi energizzanti aiutano a venir fuori dal condizionamento di non sentirsi adatti o capaci. Le frasi mi servono nei momenti in cui posso sentire di venir svalutato o quando io stesso magari mi sento incapace, ma l’aver preso coscienza di questo atteggiamento nuovo mi fa sentire sicuramente sempre più capace e mi aiuta a credere in me stesse e nelle mie potenzialità.

L’amore per me stesso stà diventando una cosa su cui cerco di lavorare seriamente e con il tempo riuscirò a portarlo ad un livello tale che la mia mente sarà disintossicata dal pensiero negativo che si è protratto da anni oramai.

Già mi sento di amarmi un po’ di piu, di accettarmi un po’ di piu e di perdonarmi un po’ di piu…

Nella mia vita ho sempre alternato fasi buie a fasi di grande rispetto per me stesso ma era condizionato sempre dal contesto in cui lavoravo o vivevo…ora ho capito che non deve esser vincolato al giudizio degli altri la mia autostima ma deve esser sempre potente la mia convinzione di essere capace e sicuro.Ho sempre pensato anche io che il miglioramento personale consistesse nel modificare le mie risposte alle varie situazioni della vita e che queste mi avrebbero fatto sentire meglio e soddisfatto ma sembra non esser così…

La “guarigione” è quindi nell’amarci adesso così come siamo, ed il resto verrà di conseguenza. Il ripercorrere le fasi mentali e fisiche che mi han portato a svalutarmi, l’autoanalisi che stò facendo sui miei comportamenti e reazioni alla vita ha un effetto catartico. Rendermi conto che posso perdonarmi per il passato ed il presente mi rende forte e mi impedisce di entrare nel loop mentale delle colpe.

Amarci, con tutti i difetti del mondoPerdonarci, per tutti gli errori del passato e del presente.Accettarci, anche se una parte di noi ci vorrebbe migliori.

Dal senso di colpa scaturisce sicuramente in me come meccanismo di autodifesa inconscio il vittimismo in maniera che la punizione sia più lieve…ma non ci sono colpe, non ci sono punizioni o sentirsi vittima…esiste solo l’aver fatto, magari non bene, ma è sempre meglio fare che non fare per paura delle conseguenze.Pormi le giuste domande e darmi risposte sincere stà piano piano diventando una delle mie priorità. I problemi li affronto con semplicità perchè sono semplici da risolvere se  li affronto per tempo e che si complichino. L’atteggiamento riscontrato fino ad ora tendeva a rimandare la risoluzione dei problemi sperando che con il tempo si mettessero a posto da sé… ma nella verità profonda so che se non li si affrontano i problemi il tempo non li risolve…semmai li complica.

Non ho mai pensato di dare dei significati ai sintomi o segnali fisici, emotivi o comportamentali.

Sapevo che il mio sudar freddo nelle situazioni di stress o la mia agitazione o logorroicità derivavano da una insicurezza cronica ma sono anche consapevole che queste si attenuano se mi sento a mio agio nell’ambiente e sono sicuro di quello che faccio.

Cercherò da ora in avanti di considerare i sintomi fisici come opportunità di miglioramento. Capire il mio corpo, cercare di diventare più equilibrato e felice e realizzato.Nella mia famiglia si è sempre fatto un abuso di medicinali, fin da bambina mia sorella è stata allergica alla polvere ed animali con forte asma. Quando si presentava una malattia bisognava subito assumere farmaci… Da quando ho c

ESERCIZIO:

Un sintomo fisico curioso

solamente quando mi reco in Romania(e solo in Romania), mi compaiono sulla pelle delle bolle che cominciano tipo punture di insetti ma che si riempiono di liquido chiaro, tipo sfogo allergico, e nel giro di una settimana presento bolle fino a quasi un centimentro di diametro. i medici non hanno saputo comprendere da anni il perchè mi si presenta e solo in Romania e facendo analisi non risulta niente che non vada nel mio corpo quindi credo che sia un sintomo psicologico…

Cercando di analizzare:La Romania per me ha sempre significato un viaggio faticoso a raggiungerla, fin da bambini ci andavao in macchina per 2000 km con la macchina piena di vestiti usati e altro che servivano ai parenti in Romania. Eravamo stipati per tutto il tempo senza neanche poter metter le gambe sedute poiché anche lì c’erano borse!!Quando ero lì, non sopportavo le condizioni igieniche dai miei nonni che neanche hanno l’acqua a corrente ed il bagno è in fondo al campo, al freddo, in una capanna di legno con una buca in terra e dei fogli di giornale come carta igienica…Mia sorella non riusciva a dormire la notte per i forti attacchi d’asma che la portavano alla fine ad addormentarsi fuori nella veranda…Tutto è sporco ai miei occhi e ho sempre avuto il terrore di prendermi qualche malattia…Mi rendevo conto emotivamente di quanto ero fortunato a non doverci vivere sempre e di quanto ero fortunato rispetto ad ogni coetaneo della famiglia e non…La Romania ha anche rappresentato un forte valore emotivo, negli anni della dittatura comunista e nei primi anni successivi, poiché ci era impedito di fare ogni cosa anche di parlare in pubblico per non far capire che eravamo bambini stranieri…Dai 24 anni ho cominciato però a cercare di avvicinarmi alla Romania con un approccio diverso, ci sono andato per conto mio e pur se si presentavano i sintomi delle bolle cercavo di non pensarci e non ci davo peso e queste ritardavano nello sfogarsi..Da quando ho conosciuto Cristina, la mia futura moglie, mi reco sovente in Romania e solo il primo anno ho avuto un picco acuto di sfogo con bolle…ma piano piano negli anni diminuiva. Diciamo che la strada per evitare la ricomparsa del sintomo ho cominciato a percorrerla,devo solo affinare la tecnica e cercare di esser più convinto e credere nel risultato della “guarigione”.A questo punto credo sia giusto non cercare più di evitare di pensarci ma di pensarci con un atteggiamento positivo…ci sarà qualcosa che non capisco a livello inconscio che fa reagire in questo modo il mio corpo.

SINTOMI EMOTIVIESERCIZIO

Esaminando un mio sintomo emotivo ricorrente fin da quando ero piccolo direi che sia l’ansia nel parlare con qualcuno di sconosciuto o conosciuto poco.Mi costringeva a balbettare inizialmente, ricordo quando i miei genitori mi costringevano a parlare al telefono con parenti vari durante le feste e non solo…Questa fase l’ho superata lavorando al pubblico, il bancone od il ristorante mi rendevano più forte nel parlare con le persone…mi dava sicurezzae piano piano ho capito che comunicare con gli sconosciuti non è un problema..anzi, un opportunità.Ma quando ho superato l’ansia del parlare penso di esser stato più logorroico che mai, la voglia di esprimermi è subito venuta fuori e non ha smesso fino ad oggi dove mi fermo e mi rendo conto che le comunicazioni verbali che ho avuto nel passato erano soprattutto tese a parlare di me… mentre invece ora cerco più di ascoltare gli altri, anche se non sempre!

SEGNALI COMPORTAMENTALICome detto sopra, il mio esser logorroico è tenuto a freno ora. Soprattutto con persone che già conosco e che sono a mio agio, poiché con queste parlavo più di me stesso e dei miei progetti come ad avere sempre un feedback positivo da parte loro che quello che facevo andava bene e che andava bene…Non era il silenzio a spaventarmi, anzi, ma il silenzio dell’altro lo vivevo come un loro disagio quindi cercavo di colmare il silenzio altrui con mie parole per farli stare più a loro agio con me…è sicuramente un segnale che mi indica la scoperta di me stesso… sono sempre stato una persona che vuole esprimersi in pubblico e che adora recitare quando lo facevo un tempo con i giochi di ruolo…

ESERCIZIO

ipotesi che sia molto concentrato sul fare.I vantaggi ed i limiti di tale attitudine?Quando il mio fare diventa un problema e quando una risorsa?Cosa si nasconde dietro al sintomo?Cosa si nasconde dietro al comportamento?

DARE SIGNIFICATO ALLE SITUAZIONILe situazioni critiche in cui mi trovo sono spesso un campanello d’allarme che ti segnala la necessità di portare un cambiamento nella mia vita.

ESERCIZIOImmagina e fai contatto emotivo con un esperienza molto bella che hai vissuto, resta a contatto con questa situazione e, dopo alcuni minuti di rilassamento ad occhi chiusi, chiedi alla tua mente creativa di suggerirti una soluzione che ti aiuti a superare la prova che hai di fronte!

Tuttle le cose sono difficili prima di diventare facili

DARE SIGNIFICATO ALLE RELAZIONI

Ho avuto modo di costatare io stesso che gli altri sono il nostro specchio…Sapendo guardare nei rapporti si può scoprire chi siamo, dal come ci poniamo nei confronti di ogni singola persona possiamo capire chi siamo e di cosa abbiamo bisogno.

DARSI LE REGOLE

Questo è un argomento che mi intriga dato che sovente ho sentito la necessità di non averne. A livello inconscio probabilmente ho sempre voluto rimodellarmi le regole che il contesto in cui ho vissuto mi ha portato a portar avanti come abitudine.

In me c’è sempre stata un impellente bisogno di cambiar drasticamente le regole di base di come sono, ogni volta che mi trasferivo quando ero piccolo mi dicevo “ora sarò piu forte, darò un immagine sicura di me…”Quello che non facevo probabilmente è tutelarmi dagli autosabotaggi. Non avevo la maturità caratteriale necessaria a agire con forza su me stesso ed il mio miglioramento vero e non apparente.

Evito il vittimismo e cerco di non fr paragonicon chi è meglio o peggio, con chi ha di più o meno etc.. etc… per conservare l’energia e attrarre esperienze buoneMi assumo la responsabilità di ciò che penso, sento e faccio.Mi faccio le domande giuste riflettoapprendo dai sintomiapprendo dalle situazioniapprendo dalle relazioni mi dò regole congruenti ai miei bisogni.

PROTEZIONE=AMORE PER ME STESSO

Riuscire nella vita significa avere il permesso dà noi stessi per trasformare pensieri, emozioni, comportamenti perdernti in VINCENTI!

Espressioni svalutanti

Non valgo abbastanza per realizzare i miei progettinon ho capacità particolari da mettere in gioconon ho i soldinon ho più l’etàho troppi impegni e responsabilitànon è il mio destinoNon ce la farò maima chi credo di essere per realizzare i miei sogni?Mi sento in colpa

Avere la mente in una condizione ottimale è un espressione che trovo calzante, perchè è proprio nella mente che risiedono tutti i nostri blocchi che ci impediscono di pensare o agire efficacemente.Oramai abbiamo impigrito la mente con le abitudini poiché è anche più comodo “non pensare”, “non sforzarsi”.

PENSIERI ACCELLERATORI DI BENESSERE

Io valgo, merito e realizzo i miei progetti…

EMOZIONIPosso assumere controllo sulle mie emozioni e decidere come sentirti

Concentrarmi sulle piccole cose, un abbraccio sincero, sulle tue qualità.Per tanto che mi sento sbagliato avrò fatto qualcosa di buono.Focalizzarmi su questo “qualcosa di buono” e non mollare.Se è vero che pensieri determinano le emozioni, è vero il contrario: modificando i tuoi stati d’animo piano piano mutano anche i pensieri.Con la pratica, ci abituiamo e diventerà un automatismo.Scrutare ed interrogare sui sintomi e sui segnali per partire..Se li ascolti, ti parleranno

Dobbiamo cercare di avere armonia, quindi ogni piccolo sintomo è un segnale di non armonia.

Rafforzare la mia autostima  per permettermi di creare le condizioni ideali per attivarmi e cercare di migliorarmi. Pronto a sacrifici, ance a rinunciare al mio tempo libero. Dovrò gestire la questione in famiglia, per far digerire le mie decisioni.Devo rassicurare i miei familiari della bontà della mia scelta e dei benefici ce andranno a loro favore e proseguire il cammino scelto.

ESPRIMERE LE PROPRIE EMOZIONIesprimere le proprie emozioni in modo possibilmente appropriato e direttamente alle persone interessate. Non aspettare che si accumulino: parlane.TRATTENERE LE EMOZIONIparadossale ma non lo è… è la via orientale

Vittimismo e passività

Parlare in generale delle cose della vita e , se parliamo degli altri , parlare sempre dei pregi. Ciò che non piace, se è il caso, esprimerlo direttamente all’interessato.

Aggressività e conflittualitàriconoscere e sodisfare i propri bisogni(come il morso della fame se si è affamati) e fino a quando non si è in grado di farlo, scaricare energia in eccesso in modo innocuo: più attività fisica o lavoro!

Deresponsabilizzazione e delegaAssumermi responsabilità di ciò che accade, sempre. Farlo anche se costa fatica. Accettare che creo io il mio destino, con la mia mente, con le mie emozioni, con le mie maniLe persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non le trovano:le creano!

Far male ciò che non piacefare una cosa male o farla bene ci si impiega lo stesso tempomettere il massimo impegno in ogni cosa che faccio, anche se non mi piace…il fine è superiore. Tutti dobbiamo avere bene in mente che il fine giustifica i mezzi quindi anche se il mezzo non ci piace il fine scelto da noi sicuramente ci alletta e ci dona forzanel raggiungimento degli obbiettivi.

Persistere nel fare ciò che non piace

Metter a fuoco, potenziare, realizzare le mie capacità e le mie passioni. Nel mio esclusivo modo naturale, personale, intimo.

Le persone non sono pigre, hanno semplicemente obbiettivi poco stimolanti.

Rimandare

Compensare

decidere di andare a fondo scoprire la causa del comportamento compensatorio, scoprire il bisogno autentico a soddisfarlo

re-agire

agire consapevolmente, a seguito di una riflessione.


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