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Tiro con l’Arco: Tatiana Andreoli ripensa agli ori mondiali di Nimes

Creato il 12 marzo 2014 da Sportduepuntozero

Tatiana Andreoli Alzi la mano chi ha passato gli anni del liceo o anche solo qualche giorno in classe seduto vicino a una campionessa del mondo. Pochi, quasi nessuno. Sicuramente lo potranno raccontare i ragazzi della seconda scientifico D del Norberto Rosa di Bussoleno che sono stati e saranno vicini di banco di Tatiana Andreoli. Dieci giorni fa Tatiana ha vinto un oro iridato, anzi, per la verità ne ha conquistati due, ai Campionati Mondiali indoor di tiro con l’arco disputati a Nimes nel primo fine settimana di marzo. Sabato 1 il titolo a squadre, domenica 2 quello individuale; un risultato eccezionale, ancor più incredibile considerato che per la giovane torinese si trattava dell’esordio con la maglia azzurra. “Mi devo ancora svegliare dal sogno” racconta emozionata, “ancora non ci credo, forse tra un po’ di tempo realizzerò tutto quanto e mi godrò ancora di più questa soddisfazione”. Al ritorno a casa Tatiana ha giustamente festeggiato; a casa con la famiglia, a scuola con i compagni increduli, un po’ per la disciplina lontana dai riflettori, un po’ per la grandezza dell’impresa. Sabato l’attende un’altra giornata di allegria e di complimenti nella sua società, l’Arcieri Iuvenilia di Torino.

È passata più di una settimana, ma il ricordo della finale vinta contro la russa Ariuna Zhargalova è ancora vivo: “sotto 5-1 pensavo di aver perso, prima della sfida l’avevo vista tirare nel campo di allenamento ed era praticamente perfetta, un recupero mi sembrava impossibile. Ma la prima freccia del quarto set non fu un buon colpo per lei, che rimase un po’ scossa e cominciò a concedere qualcosa. Io non avevo più nulla da perdere, mi sono rilassata e ho fatto la mia gara, fino allo spareggio”. Qui l’ultimo 10, per bissare l’oro del giorno prima.

“Il successo di squadra è stato altrettanto entusiasmante” continua Tatiana ripensando alla finale contro l’Ucraina, “eravamo in vantaggio, ci hanno recuperate e c’è stato un finale punto a punto. Hanno impiegato un po’ ad assegnare il punteggio delle ultime due frecce ma quando l’arbitro ha rivolto il braccio verso di noi è stata una gioia immensa; sono anche scoppiata a piangere”.

Forse l’arciera classe ’99 non credeva di arrivare così in alto quando intraprese la sua disciplina cinque anni fa, seguendo le orme della sorella per prendere parte ai Giochi della Gioventù, preludio delle prime gare nazionali. E probabilmente non ci sperava neppure all’inizio della stagione, quando come obiettivo si pose lo score di 550: “superai questo traguardo molto presto, alla Coppa dei Centri Giovanili” spiega, “da quel momento ho iniziato a tirare più tranquilla e il miglioramento è venuto da sé”. Dopo la qualificazione agli Italiani indoor di Rimini, già di per sé un grande risultato, sono arrivate in Romagna tre medaglie: l’argento di classe e negli assoluti e il bronzo assoluto a squadre. “Anche lì fu una prova perfetta, tirai molto bene anche contro avversarie più esperte e abituate a palcoscenici importanti, e mi guadagnai i Mondiali di Nimes”.

Con due mesi del genere alle spalle si è autorizzati a pensare in grande: “spero di ottenere il pass per le tappe della Coppa del Mondo juniores; anche se il top sarebbe partecipare alle Olimpiadi dei giovani di Nanchino, dal 16 al 18 agosto”. La strada intrapresa è quella giusta e Tatiana Andreoli ne ha già corsa un bel pezzo. Non rimane che continuare a percorrerla, freccia dopo freccia.


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