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Top & Flop della Terza Giornata

Creato il 19 settembre 2011 da Postscriptum

Inizia oggi, alla terza giornata di campionato, la seconda effettivamente giocata, questa nuova piccola rubrica che vuole, più che assegnare semplicemente voti, mettere in luce quanti di meglio e di peggio ha offerto l’ultimo turno; nessuno pretende di dare giudizi assoluti ma ci auguriamo possa piacervi e diventare una piacevole abitudine da leggere e perchè no,anche criticare con i vostri commenti.

I TOP DELLA TERZA GIORNATA

CAGLIARI : apprezzamento vero va alla squadra ed al club di Cellino, passano gli allenatori,cambiano i giocatori ma il Cagliari ha ormai acquisito una filosofia di gioco ben precisa e la Società continua a lavorare bene sul mercato pescando ogni anno buoni giocatori da lanciare, ultmi tra tutti Thiago Ribeiro (in gol in questo turno) ed El Kabir (a segno settimana scorsa).

 ATALANTA : i nerazzurri meno blasonati della Serie A partono penalizzati di 5 punti per le note vicende legate al calcio-scommesse, Colantuono riesce a mantenere l’ambiente sereno ed i giocatori concentrati,dopo due turni la dea è già a -1 e il gap con le dirette concorrenti è praticamente inesistente.

CUADRADO: è lui il vero trascinatore del Lecce,incontenibile sulla fascia in fase offensiva e lucido e grintoso in copertura, questo ragazzo è da tener d’occhio.

GOMEZ – DELVECCHIO -BIAGIANTI :  sono loro l’anima del Catania, in un pomeriggio torrido quando tutti viaggiano su ritmi piuttosto bassi, loro corrono per il campo, aggrediscono i portatori di palla avversari e dalle loro giocate partono i maggiori pericoli per la difesa del Cesena.

PALACIO – JORQUERA : è la coppia che rompe gli equilibri tattici e l’inerzia dell’incontro a favore del Genoa, la punta argentina è sempre più “la lanterna” che guida la squadra di Malesani che ha occhio lungo e getta nella mischia anche il giovanissimo ed imprevedibile trequartista, una coppia che promette spettacolo.

SEBASTIAN GIOVINCO : il  Parma è lui, non si ferma mai, la “formica atomica” svaria per tutto il fronte offensivo gialloblu, vuole sempre la palla sui piedi e regala giocate da cineteca, vedi lo stratosferico “colpo sotto”  che regala la vittoria ai suoi,unica pecca un’espulsione evitabile.

UDINESE – DI NATALE : Guidolin può essere orgoglioso del proprio lavoro, i friulani sono un giocattolino stupendo, linee strette in copertura, geometrie semplici rapide e precise, l’Udinese è la squadra che gioca il miglior calcio in Serie A dopo il Napoli e con un DI Natale il più a guidarla a suon di gol (57 nelle ultime due stagioni) sognare non è un tabù nemmeno quest’anno.

NAPOLI  : i Top di giornata sono loro, la squadra di mazzarri è uno schiacciasassi, dopo la grande prestazione di Manchester gli azzurri dominano sotto ogni punto di vista contro i Campioni d’Italia del Milan, cattivi in fase difensiva, lucidi e cinici in fase offensiva il Napoli bussa più volte alla porta di Abbiati e lo fa sempre presentandosi in superiorità numerica imbarazzante.

Top & Flop della Terza Giornata.

Edinson Cavani, autore di una tripletta nella sfida contro il Milan. Sullo sfondo,di spalle, Alexandre Pato in ombra ieri sera.

 

EDINSON CAVANI :  “el matador” è un capitolo a parte, gli esperti dubitavano delle sue possibilità di ripetere la strepitosa stagione passata ed avevano ragione, l’uruguagio sembra infatti deciso a superarsi.

Quattro gol in due partite di campionato, uno all’esordio assoluto in Champions e tutti segnati in maniera diversa (una vera perla il gol del 2-1 di ieri sera) questo giovanissimo campione scoperto e lanciato dal Palermo è il prototipo dell’attaccante ideale non solo per il numero e la qualità dei gol, ma sopratutto per l’umiltà con cui corre e difende assieme ai compagni per tutti e novanta i minuti.Ieri sera al San Paolo, il duello tra numeri 7 con Pato lo ha stravinto lui.

I FLOP DI GIORNATA

INTER E ROMA: ci si attendeva da loro e dai loro allenatori il salto di qualità ma allo sterile dominio romanista ha risposto un’Inter disunita e spinta da soluzioni individuali,priva di un’identità. Sono due cantieri aperti i club che hanno dominato in campionato negli anni del post calciopoli e si vede.

LAZIO: preoccupante la condizione dei biancocelesti tanto devastanti nel primo tempo per intensità e qualità di gioco, quanto
prevedibili, lenti e spaesati nella ripresa. Può darsi che il 4-2-3-1 sia troppo dispendioso ad inizio stagione per i laziali, ma se Reja non apporta i giusti correttivi ad un malessere diventato cronico ( in tutti gli incontri precedenti si è potuto notare lo stesso trend) la Lazio rischia di diventare la prima grande delusione del campionato.

MILAN: la banda Allegri è solo l’ombra della squadra che ha vinto lo scorso campionato e che a tratti si è intravista a Barcellona.

Disattenzioni ed errori in impostazione, prevedibilità e staticità in attacco (per altro da due giocatori come Pato e Cassano che della mobilità fanno la miglio caratteristica) ma sopratutto totale assenza di copertura del centrocampo alla difesa in fase di non possesso.

Il Milan ordinato e sempre pronto al raddoppio in copertura è un lontano ricordo, certo Seedorf ed Aquilani -l’unico sufficiente assieme ad Abate per i rossoneri – non sono Boateng o Gattuso e le assenze di questi ultimi assieme a quelle di  Ambrosini e Flamini hanno avuto il loro peso, ma non è giustificabile una tale apatia del reparto che del Milan è il cuore.

La squadra di Allegri ha mancato di umiltà e spirito di sacrificio, tutte cose che il Napoli ha dimostrato d’avere in quantità, prendendo una dura batosta; sarà bene che i rossoneri imparino la lezione, per vincere bisogna correre ed essere squadra un’intera stagione e loro sembrano averlo dimenticato.

Mercoledì arriva l’Udinese a San Siro, Allegri dovrà inventarsi qualcosa per rimettere in riga Seedorf e compagni altrimenti rischia di subire un’altra umiliazione.

 


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