Magazine Italiani nel Mondo

TOP post dal mondo expat #21.7.14

Creato il 28 luglio 2014 da Mamma In Oriente

Per tutta la scorsa settimana è continuata questa estate non estate e così, di sera, quando il piccolo di casa si degnava di andare a letto ad un orario decente, ho letto tanto. Una tazza di tisana allo zenzero fumante e tanti blog abbastanza attivi a farmi compagnia nonostante il periodo vacanziero. Ecco gli articoli che più ho amato dai “Blog Italiani nel Mondo”, non come sempre in ordine di uscita perché sono stati tutti stranamente pubblicati nello stesso giorno:

 “Irrazionalmente razionale” del blog “Squa” dalla Francia

E’ questo il proseguo di un post che vi avevo segnalato alcune settimane fa quando, l’autrice, aveva incontrato per caso sull’autobus una donna che assomigliava molto alla madre morta. Talmente somigliante da turbarla notevolmente e farle pensare che in “qualche modo” quella donna fosse proprio lei. Lo stupore è rimasto ma, durante la terapia che sta facendo per uscire da un periodo difficile che ha forse origini proprio nel passato, è arrivata inaspettata anche la rabbia verso la figura materna che, anche se molto amata e lontana, è stata una presenza ingombrante che ha sempre cercato di tenere la figlia legata a sé. Per poi non cercare un contatto proprio negli ultimi giorni di vita. Molto forte e dolorosa la conclusione del post:

“Nonostante tutte le giustificazioni e attenuanti alle quali hai diritto. Nonostante tutto, io avevo diritto a qualcosa di più. Sono stufa di vivere ancora per te, di difenderti, di essere ancora incatenata. Non ne posso più. Non posso neppure prendermela più con te, non sei più tu che mi devi lasciare andare, ora dipende solo da me.”

 “Poche righe” del blog “Shams-Assabah” dal Marocco

Questo è un altro post molto triste che mi ha fatto male leggere perché, per l’autrice, è stata la fine di un sogno in cui, con la sua famiglia, credeva molto e per il quale aveva lavorato già tanto. Una fattoria in Marocco con una vecchia casa da sistemare, animali da accudire e campi di cui occuparsi. Una casa alla quale avevano già lavorato tanto e con amore dove anche avere l’acqua dal rubinetto era stato un percorso lungo e difficile. Ve ne avevo già parlato qui perché ero ammirata da questa scelta di vita semplice, ma dal grande valore. Ora quella casa non è più il loro sogno perché brutti sentimenti umani hanno fatto in modo che non potessero continuare a stare lì. Non ho mai avuto un sogno così grande e concreto che si è completamente frantumato, ma credo che sia davvero difficile voltare pagina. Scrive:

“Ho salutato la “mia” montagna, i “nostri” campi e ogni luogo che ci ha dato conforto, protezione e vita…
Ho lasciato una parte del mio cuore che non riavrò mai più.

Non è stato un momento facile per nessuno di noi.
Si è chiuso un periodo che ricorderemo come felice, nonostante la fatica, le preoccupazioni e le privazioni.

Ho pianto…tanto…

Ma siamo insieme…ed è quello che conta ora come ora.”

 “Ricomincio da nulla” del blog “..con le tasche piene di nulla…” dal Marocco

Il blog precedente finisce con il sogno infranto perché portava anche il nome della fattoria e l’autrice non si sente più di scriverci. Sono contenta però che ha deciso di aprire subito un altro spazio in cui spero molti di voi continueranno a seguirla. Apre il suo primo post con una piccola storia molto significativa su di un “collezionista di buchi” che tutti avevano creduto pazzo tranne i bambini del paese che con il loro entusiasmo e la loro spontaneità avevano visto tutto un mondo attraverso quei buchi. Scrive:

“Ci sono stati molti cambiamenti…che non ci sono piaciuti e che ci hanno destabilizzato…

…ma, come dice una mia premurosa amica, è camminando che si apre il cammino……e io spero che un passo dopo l’altro, con pazienza e speranza, ci siano altri cambiamenti…questa volta voluti e cercati…”

 “Italiani a Detroit” del blog “Migola” dagli Stati Uniti

L’autrice si reca ad una serata organizzata da giovani italiani che lavorano a Detroit. Questa uscita è occasione per un salto nel passato, a quei primi tempi in cui, lei ed il marito con il loro bimbo piccolo, avevano deciso di iniziare una nuova vita all’estero. Un espatrio non legato a reali necessità, ma alla voglia di vivere una nuova vita e di mettersi in gioco. Una scelta di cui non si sono mai pentiti e che li tiene ancora lontani dall’Italia, pur con diversi spostamenti, da ben 19 anni. Scrive:

“Siamo partiti non per necessità ma per il gusto dell’avventura e questo, credo, alleggerisca il viaggio.
In Italia non si respirava certo un clima difficile in quegli anni e le opportunità di lavoro non mancavano ma l’idea di vivere vite diverse ci affascinava.
Diciannove anni di estero.
Eravamo una coppia di trentenni piena di aspettative e di emozioni, con una gran voglia di divertirci e di scoprire un mondo diverso anche se non lontanissimo dal nostro.”

 “Monday in Oxford” del blog “Kinnamomon” da Londra

Un brevissimo post in cui l’autrice ci porta a bordo del bus che prende ogni volta per coprire la distanza fra Londra ed Oxford. Un parallelo fra quello che vede ed i pensieri nella sua mente. Pensieri sui mesi già passati e su quelli che verranno. Piccoli scorci di quotidiano ed una scrittura sintetica e rapida che quasi ti sembra di essere lì seduta su quello stesso bus e dentro alla sua mente. Vi riporto un piccolo stralcio che però rende solo in parte l’idea perché il post è da leggere tutto intero:

“I bus rossi.

Un paper per una conferenza da finire di scrivere.

I caffe’ che ho promesso di prendere con amici in settimana, e di cui mi pregusto le chiacchiere di accompagnamento.

L’aria fresca di un luglio inglese.

La mia fermata.”

TOP post dal mondo expat  #21.7.14

 “A casa” del blog “Ma che davvero?” da Londra

Un altro post nostalgico dovuto al passare qualche ora nella casa dove ha vissuto in Italia con la famiglia di origine. E’ la sua cameretta di adolescente a suscitargli tanti ricordi felici, tristi e disperati insieme perché sono quel letto e quella stanza che hanno ascoltato la sua musica, i suoi pianti da ragazzina per quelli che sembravano drammi enormi. Che ha ospitato i suoi sogni e le sue paure. Che ha racchiuso un pezzo molto importante di vita e che l’ha cambiata per sempre. Scrive:

“Potrei essere ancora io quella che si è sdraiata su questo letto con le mani sulla pancia, incinta, terrorizzata e consapevole che la vita come la conosceva sarebbe cambiata per sempre. Potrei essere ancora io quella che si chiudeva in questa stanza come dentro ad un fortino, e poi il fortino se l’è costruito da sola e non ha più avuto bisogno di una stanza con la porta chiusa.”

Con questo ho finito, vi auguro buona lettura sperando che il sole che è finalmente spuntato si mantenga!!

 


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