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Top Ten 2010 — Ettore Gabrielli

Creato il 31 marzo 2011 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

ETTORE GABRIELLI
LoSpa­zio­Bianco


Top Ten 2010 — Ettore Gabrielli> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="273" width="185" alt="Top Ten 2010 Ettore Gabrielli >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-medium wp-image-27953" />1) Qua­derni ucraini di Igort (Mon­da­dori)
Un docu­mento di disar­mante verità, in cui l’autore si mette in gioco in prima per­sona. Non un romanzo uni­ta­rio, ma un qua­dro che si com­pone di tante sto­rie rac­con­tate dalla diretta voce dei pro­ta­go­ni­sti. Il lato oscuro della sto­ria dell’URSS.

2) Le ragazze nello stu­dio di Munari di Ales­san­dro Baron­ciani (Black Vel­vet)
Baron­ciani nella sua opera più spe­ri­men­tale esplora in maniera mira­bile l’oggetto fumetto. Un volume che non avrebbe senso in digi­tale, che gioca con pagine in tra­spa­renza, figure che appa­iono dai fori sulla carta, sull’esperienza sen­so­riale della let­tura. Con l’unico difetto, forse, di sover­chiare con le idee la sto­ria stessa da rac­con­tare.

3) Wil­son di Daniel Clo­wes (Coco­nino Press–Fan­dango)
Dif­fi­cile con­si­de­rare un’opera di Clo­wes senza avere un qua­dro gene­rale della sua ricerca sti­li­stica e nar­ra­tiva. Wil­son rie­sce a man­te­nere un equi­li­brio impos­si­bile tra forma, stile e rac­conto pur gio­cando con­ti­nua­mente con tutte e tre que­ste componenti.

4) Yeti di Ales­san­dro Tota (Coco­nino Press-Fandango)
Tota fa parte di una schiera di autori rela­ti­va­mente gio­vani e rela­ti­va­mente poco noti da atten­dere al varco in attesa che sco­prano le carte e le loro vere poten­zia­lità. Yeti si avvi­cina molto a que­sto, pro­ba­bil­mente un lavoro di svolta per que­sto autore, nel segno quanto nella poetica.

5) Gaza 1956 di Joe Sacco (Mon­da­dori)
Un nuovo lavoro di Sacco rap­pre­senta sem­pre un appun­ta­mento con l’eccellenza del fumetto e dell’indagine gior­na­li­stica. Con il suo segno potente e la capa­cità di rac­con­tare la vita oltre la sto­ria, non stu­pi­sce che Sacco sia uno dei fumet­ti­sti sdo­ga­nati per primi dal pub­blico e dalla cri­tica generalista.

6) Cin­que­mila chi­lo­me­tri al secondo di Manuele Fior (Coco­nino Press-Fandango)
Che segno, che mano invi­dia­bile, che capa­cità innata e magica di gestione del colore. Manuele Fior è un talento rico­no­sciuto in Ita­lia quanto all’estero, anche se per una strana este­ro­fi­lia pato­lo­gica sem­bra con­tare più quando sono gli altri a farlo.

Top Ten 2010 — Ettore Gabrielli> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="223" alt="Top Ten 2010 Ettore Gabrielli >> LoSpazioBianco" class="alignright size-medium wp-image-27956" />7) Vin­ce­re­mos — Hasta la vic­to­ria 4 di Ste­fano Casini (Grifo)
Un romanzo denso, potente, ricco di tutti gli ingre­dienti delle grande sto­rie. Pas­sato un poco in sor­dina, meri­tava pal­co­sce­nici migliori. Casini è uno di que­gli autori a cui sta stretto il solo fumetto popo­lare, e que­ste sue uscite dal mondo bonel­liano rap­pre­sen­tano let­ture preziose.

8) Non morirò da preda di Alfred (Tunué)
Adat­tare un romanzo a fumetti non è facile. Alfred dona a quest’opera una sua auto­no­mia e carica di dram­ma­ti­cità ogni tavola col suo tratto schiz­zato e con un ince­dere prima lento poi fulminante.

9) Il gatto del rab­bino 5 – Geru­sa­lemme d’Africa di Sfar (Kappa edi­zioni)
Ogni appun­ta­mento con Sfar è una sicu­rezza. Un autore di spic­cata intel­li­genza e di acuta ironia.

10) Billy the kid di Rokuda Noboru (Fla­sh­book)
Noboru è un man­gaka ingiu­sta­mente sot­to­va­lu­tato, che oltre a una vena umo­ri­stica è capace di nar­rare sto­rie dram­ma­ti­che e intense come que­sta rico­stru­zione della vita del fami­ge­rato fuo­ri­legge del West.

 

MENZIONE STORICA


Top Ten 2010 — Ettore Gabrielli> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="214" alt="Top Ten 2010 Ettore Gabrielli >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-full wp-image-27954" />1) Cere­bus: Alta società di Dave Sim (Black Vel­vet)
A chi si chie­deva se tanta attesa e tanto cla­more intorno a que­sta pie­tra miliare del fumetto indi­pen­dente, que­sto primo volume è la migliore delle rispo­ste. E quanto è attuale la sca­lata del potere di Cerebus.

2) Mumin e i bri­ganti di Tove Jans­son (Black Vel­vet)
Che lie­vità e che gra­zia in quest’opera per bam­bini e non più tali, dall’umorismo deli­cato e fantastico.

3) Sto­rie dallo spa­zio pro­fondo di Bonvi e Guc­cini (Riz­zoli Lizard)
Quanto ci manca Bonvi! Anche in que­sta chiave fanta-umoristica, a fianco di Guc­cini fuori ai panni can­tau­to­riali, capace di anti­ci­pare ten­denze, idee cine­ma­to­gra­fi­che e narrative.


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