Magazine Italiani nel Mondo

TopPost dal mondo Expat #18.5.15

Creato il 25 maggio 2015 da Mamma In Oriente

TopPost dal mondo Expat  #18.5.15

Eccoci ad un nuovo appuntamento con il meglio dai . Vi ricordo che questa rubrica ha anche due pagine dedicate, una su ed una su dove gli expat blog possono fare share dei loro post.
Questa settimana non c'erano tantissimi post fra cui scegliere, ecco comunque la mia selezione, come sempre in ordine d'uscita:

♣ del blog "Mamma FarandWay" dall'Inghilterra

L'autrice ci racconta quando, 11 anni prima, decise di lasciare l'Italia per Dublino. Con una laurea in mano, poca esperienza ed un inglese rivelatosi poco utile. Ci racconta dei primi tempi inevitabilmente difficili, dei pianti, dei momenti tristi e di come oggi rilegga con emozione il suo diario di allora dove ha annotato tutto di quei giorni. Di come, piano piano le cose sono cambiate grazie alla sua determinazione. Scrive:

"Quello è stato solo l'inizio del cambiamento. Ho sfidato il destino, ho rischiato, ho pianto per quello che lasciavo senza sapere di quanto avrei gioito per quello che avrei trovato."

"Lontani da casa l'Italia diventa più bella" del blog "Lunatica Moi" dalla Francia

L'autrice ci racconta di come si sia resa conto che l'idea che hai dell'Italia in quanto espatriato, cambia nel corso dei mesi in cui sei lontano. Prima non rimpiangi nulla e ti viene facile la critica, poi, mano a mano che il tempo passa, i ricordi della tua patria assumono tutto un altro "sapore". Scrive:

"Bisognerebbe infatti guardare L'italia come si osserva un quadro impressionista. Se lo guardi da troppo vicino è un caos, un'accozzaglia di colori e pennellate apparentemente senza senso. Ma se ti allontani giusto un po', guardando il quadro nella sua interezza, allora ne potrai cogliere la grande bellezza."

"Il caffè è un atto d'amore" del blog "Dietro le cose"

Un post semplice, come semplice è il gesto che il marito dell'autrice compie ogni giorno per lei preparandole il caffè. Scrive:

"Il mio caffè giornaliero.
Un atto d'amore nei miei confronti.
Un gesto semplice, ma, a me, diceva tutto.
Iniziavo la giornata sentendomi amata."

"C'è una cosa che mi succede" del blog "Valeria Scrive" dagli Stati Uniti

Un post brevissimo che ci racconta di come la sensibilità cambi e diventi anche eccessiva dopo che si diventa madre. Scrive l'autrice:

"Di tutto quello che la maternita' ha portato con se', nel bene e nel male, questa fragilita' e' la peggiore, mi ritrovo senza difese ne' filtri."

♣ del blog "Riru Mont in Glasgow"

Un post rivolto ad un'amica che si trova davanti ad una scelta difficile per dirle che, qualsiasi cosa sceglierà, andrà tutto bene. Ed il pensiero va inevitabilmente ad un anno fa quando anche l'autrice era alle prese con una decisione importante. A cui non voleva pensare, che non credeva di dover prendere nonostante il suo cuore implorasse di essere ascoltato. Di come avrebbe avuto necessità che qualcuno l'aiutasse a capire e la tranquillizzasse. Scrive:

"In quei tempi e ancora oggi sentivo forte il bisogno di una rassicurazione, di sapere che sarebbe andato tutto bene, che la vita, la felicità, le risate non sarebbero finite in alcun caso, che sarei stata ancora amata e accettata, sia da me stessa che dal resto del mondo."

"La stanza dei ranuncoli" del blog "Migola" dagli Stati Uniti

L'autrice ci racconta che, anche se sono passati 4 anni da quando lei non c'è più, prova ancora il desiderio di raccontare le sue giornate a sua madre. Ci racconta soprattutto dell'ultimo periodo passato con lei in clinica, delle serate sempre uguali con lo stesso rituale. A parlare, a raccontare e leggere libri con lei che, in fondo, non voleva prendere sonno per non interrompere quei momenti. Scrive:

"Perché, se la notte faceva paura, ancora di più faceva paura smettere di raccontarci, perché il tempo era troppo poco e lei lo sapeva.
E nei racconti delle trame dei libri, che io leggevo e che lei ormai faceva fatica a leggere, c'erano nascoste le nostre parole pesanti, quelle difficili da dire, quelle che escono sempre dopo e invece andrebbero dette prima, senza pudore. Alla fine del racconto sorrideva."

Per oggi ho finito, buona lettura!

Ti potrebbero anche interessare:


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :