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Torino vs Internazionale: 3-3, ovvero delle emozioni e dei rimpianti.

Creato il 21 ottobre 2013 da Maurocanavese @Maurone

Ennesimo pareggio rocambolesco della stagione per il Toro!
E questa volta non c’entrano decisioni arbitrali avverse, mancanza di fair-play degli avversari o i soliti minuti finali sfortunati. Ieri il Toro ha fatto e disfatto un po’ tutto da solo, sciupando un “Jackpot” clamoroso, ovvero il poter giocare in superiorità numerica quasi tutto il match. In fondo abbiamo assistito a quello che in molti oggi definiscono “una partita da Toro”, ironicamente declinato a ciò che è ora il Torino e non a quello che storicamente è stato in tempi più luminosi.

(La palla battuta da Bellomo al 90° s'infila in rete per il definitivo pareggio)

(La palla battuta da Bellomo al 90° s’infila in rete per il definitivo pareggio)


La partita contrapponeva due squadre che seppur incerottate, specialmente il Toro, davano vita ad una partenza di gran carriera per poter sbloccare prima possibile l’inerzia del match; così già al 3° minuto Farnerud dava il via ad una buona penetrazione in velocità facendo proseguire per Pasquale che serviva Cerci in area sulla sinistra, il numero 11 granata faceva partire un diagonale che s’infrangeva sul palo con Handanovic che nulla avrebbe potuto; due minuti dopo sempre Cerci veniva servito a centro area dal compagno di squadra svedese, il portiere nerazzurro usciva sui piedi dell’attaccante avversario e lo metteva giù, rigore ineccepibile ed espulsione per l’estremo difensore di Mazzarri. Carrizo entrava per Kovacic e a freddo riusciva a neutralizzare il penalty battuto da Cerci. Già fin troppi cardiopalmi in 5 minuti. L’Inter faceva fatica a ridisegnarsi in campo e il Toro manteneva un costante controllo di palla che al 21° portava al vantaggio dei padroni di casa, Moretti portava palla in avanti sulla trequarti e serviva Cerci che in posizione centrale fuori area alzava la sfera per la spizzicata al limite di Ranocchia che anticipava Barreto, ma che così serviva Farnerud che controllava la palla e batteva in diagonale Carrizo che nulla poteva. Primo gol in maglia granata per il centrocampista svedese in vera serata di grazia. Il Toro, ritrovatosi in vantaggio dovrebbe provare a spingere per cercare il raddoppio, ma pian piano vengono fuori gli uomini di Mazzarri sopratutto per opera di Jonathan e Cambiasso che provano a mettere in moto Palacio e gl’inserimenti di Guarin, comunque fino al 45° l’unico tentativo degno di nota è una conclusione rimpallata in angolo al sempre vivace Farnerud. Nei minuti di recupero del primo tempo, sulla parabola di un calcio d’angolo battuto da Cambiasso, Padelli usciva malissimo causando l’impennarsi del pallone, nessun granata ribattevaq e sulla sfera si avventava in rovesciata Guarin che segna il pareggio lasciando di sasso la MARATONA. Pochi secondi dopo si andava negli spogliatoi, e al rientro in campo le cose sembravano di nuovo andare per il verso giusto per i granata decisi a riprendersi il vantaggio. Intanto Immobile era entrato per un Farnerud un po’ claudicante, e proprio il biondo attaccante si ritrovava al 52° un pallone d’oro che Pasquale, dopo uno scambio con Barreto, gli serviva a tu per tu con Carrizo, ma l’impatto col pallone non era dei più perfetti e la sfera s’impennava troppo per centrare la porta. Ma un minuto dopo una serpentina di Cerci, che si beveva sulla destra Nagatomo e Juan Jesus, permetteva al pupillo di Ventura di provare la conclusione a rete murata però da Ranocchia, il rimpallo però favoriva Immobile che di destro fulminava Carrizo riportando in vantaggio i granata. Appena il tempo d’esultare che l’Inter riusciva a riequilibrare il match grazie ad un lancio lungo che Taider fa piombare in area, Padelli usciva poco sicuro sulla testa di Guarin lasciato solo da Vives e la palla giungeva a Palacio che infilava la porta sguarnita anticipando Moretti. Belfodil poi entrava per Taider e la mossa dava maggiore vivacità agli ospiti, proprio l’algerino al 71° volava sulla propria fascia destra inseguito inutilmente da Pasquale, e metteva in mezzo una palla che Palacio, marcato non adeguatamente da Darmian, doveva solo sospingere in rete per il clamoroso vantaggio della compagine milanese. Ventura provava a rimediare facendo entrare Meggiorini per Barreto e Bellomo per Brighi, mentre Mazzarri rafforzava la difesa con Wallace per Palacio. Il Toro spingeva ma non sembrava trovare più lo spiraglio giusto, fino al 90° quando Wallace stendeva sulla fascia sinistra Immobile a lato dell’area; Bellomo s’incaricava di calciare la punizione con una parabola a rientrare che beffava Carrizo per il definitivo 3 a 3! Cerci aveva nel finale la possibilità di una bella discesa e serviva una palla d’oro a Immobile che però calciava male e non centrava la porta.. poi triplice fischio.
(Farnerud, finalmente tra i migliori in campo)

(Farnerud, finalmente tra i migliori in campo)


Mazzarri è uscito furibondo dal campo perchè secondo lui l’arbitro concedendo l’espulsione di Handanovic ad inizio partita avrebbe falsato la gara, senza contare alcuni interventi nella parte finale del match a sfavore dei nerazzurri. Intendiamoci, l’espulsione del portiere sloveno è limpida in quanto fallo su chiara occasione da gol, sul fatto che sia una sanzione eccessiva, visto che è assegnato anche un rigore, questo esula dalla discussione del match stesso ma è materia di pesi e misure del regolamento, a prescindere.
Commentando la partita dal punto di vista granata è chiaro come sia grande il rammarico di non essere riusciti a portare a casa la vittoria contro degli avversari in 10 per 85 minuti, e anzi rischiando la sconfitta dopo essere stati in vantaggio per ben due volte. Ma è bene ricordare che questa Inter è pur sempre una delle prime della classe e che anche in 10 ha gli uomini giusti per riequilibrare una partita. Tra l’altro il Torino giocava con assenze pesanti che hanno costretto Ventura a inventarsi Vives da regista di centrocampo a difensore centrale, Darmian anch’esso spostato tra i centrali di difesa, rimettere in campo Gazzi e Barreto dal primo minuto dopo cinque mesi circa che non giocavano una partita ufficiale. Ovvio che Padelli ieri ha giocato una partita con due errori decisivi che hanno rimesso in carreggiata un Inter a cui non bisognava concedere regali simili, ma non è giusto cercare in lui il capro espiatorio di tutta la faccenda, ha le sue responsabilità nella partita e non nel fatto che il Toro a quest’ora non sia nei primi posti della classifica. È stata una gara sfortunata per il portiere, tutto qui. Ed anche Darmian e Brighi non hanno brillato, eppure i loro errori sono sembrati meno decisivi. Barreto e Gazzi hanno mostrato ruggine, ma anche buona disponibilità ai nuovi schemi di Ventura e questo è un dato positivo. Le buone notizie infatti non mancano dalle prove individuali, su tutte quella di un Farnerud finalmente radioso e a segno; Vives ha brillato come regista di difesa a parte l’incertezza sul secondo gol nerazzurro, ed è un Jolly preziosissimo. D’Ambrosio dimostra che meriterebbe le attenzioni di Prandelli perchè in Italia sono pochi i terzini generosi e disciplinati come lui; Cerci ha vissuto una serata di luci ed ombre e comunque in un modo o nell’altro è riuscito a mettere lo zampino in due delle tre reti granata, rimane un giocatore imprescindibile nello scacchiere granata, come anche Moretti che tra palle recuperate e passaggi riusciti è stato secondo solo a Vives ieri sera tra i granata; Pasquale ha dimostrato di crescere in fase di discesa sulla fascia e di contenimento difensivo, anche se pesa sulla sua prova, la mancata chiusura su Belfodil nell’azione del 2-3 per l’Inter, ma rispetto a Masiello è un giocatore di categoria migliore; infine parliamo dei tre subentrati: Immobile è al secondo gol consecutivo e se ne è mangiati un paio, ma se trova continuità realizzativa e capacità di essere centravanti vero può togliersi diverse soddisfazioni e il Toro con lui; su Meggiorini si può dire poco, rimane impalpabile nei 17 minuti in campo e per lui potrebbe profilarsi a gennaio un addio ai colori granata; mentre Bellomo è diventato un eroe… e certo Bellomo ci ha salvato, Bellomo è un talento da tenere davvero in gran considerazione e Bellomo meriterebbe di giocare un po’ di più rispetto al suo utilizzo, e lo dico da diverso tempo; da ieri sera per tutti i tifosi è un prode giocatore, ma fino a un’ora prima della partita era per il 90% dei tifosi l’ennesimo “rifiuto” arrivato da Bari, un palo in mezzo al campo a sentire la maggior parte dei commenti, ad esempio, dopo la partita contro il Verona (mentre io penso che in quella circostanza abbia meritato una sufficienza, stirata, ma sempre sufficienza); chissà come mai la distanza tra polvere ed altari (e viceversa) è sempre così breve per i tifosi quando si tratta di certi giocatori…. misteri del tifo!
(Immobile scocca il tiro per il 2-1, un vantaggio che durerà poco...)

(Immobile scocca il tiro per il 2-1, un vantaggio che durerà poco…)


Comunque il Torino prosegue la sua marcia verso la salvezza, eppure a quest’ora a guardare i punti persi per strada si può non poco invidiare la posizione in classifica di un Verona che invece non fa sconti a nessuno si gode il suo momentaneo quinto posto in solitaria…

Rammarichi a parte questo campionato è ancora lungo da giocarsi e allora FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!



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