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Torino World Masters Games: dall’arco olimpico arrivano gli ori per l’Italia

Creato il 09 agosto 2013 da Sportduepuntozero

Torino World Masters Games - Foto massimo PincaSe il Compound aveva regalato podi e piazzamenti per l’Italia, è stato l’Arco Olimpico o Ricurvo ad esaltare il tricolore. Il primo oro di questi World Masters Game nella specialità è infatti giunto dall’Over 70, con sfida derby tra Alberto Bedani e Santo Vezzoli. L’ha spuntata il secondo, per 7-1. Tanta emozione, da togliere il fiato: “E’ vero, non riesco quasi a parlare. Una sensazione bellissima, alla mia età, poter salire sul gradino più alto del podio”.
Poco dopo lo ha seguito nella stessa direzione, nella categoria Over 60, Alvise Bertolini. Opposto al finlandese Pentti Kuivalainen, l’azzurro ha dato vita ad una gara entusiasmante, dopo una partenza lenta alla prima freccia del primo set (5). La decisione è arrivata alla freccia di spareggio. Freddo come solo i grandi arcieri sanno rimanere, Bertolini ha piazzato un 10 ed il finnico nulla ha potuto, nonostante un ottimo 9. L’oro, dunque, è stato italiano: “La cosa bella dello sport – ha detto al termine il vincitore trentino – è che lo si inizia da giovani e lo può proseguire in età avanzata. Le emozioni sono le stesse e tutte fortissime”.

Torino World Masters Games - Foto massimo Pinca
Ha solo toccato invece il metallo prezioso, cedendo proprio sul più bello, Carla Di Pasquale, nell’Over 50. Contro la svedese Backman pareva fatta ad un passo dal gradino più alto del podio. All’italiana sarebbe bastato un 8, ed invece è arrivato un 5: “Può succedere nel nostro sport – ha affermato un po’ delusa l’azzurra – di sentire il grande risultato, vederlo a portata di mano, e altrettanto repentinamente constatarne la “fuga”. Brava lei a rimanere più fredda nel momento determinante. La mia freccia è uscita peggio, questione di dettagli che fanno la differenza. In ogni caso un’esperienza indimenticabile, come l’ingresso il primo giorno alla Stadio Olimpico di Torino. Ho immaginato cosa possono provare i calciatori quando entrano in questa bomboniera acclamati dalla folla. Io, in uno stadio senza pubblico, mi sono sentita benissimo. Ora penso agli Europei Master e ai Mondiali. Magari tra quattro anni riproverò con i World Masters Game. Se qui sono arrivati tanti australiani e neozelandesi perché non possiamo fare altrettanto noi e spostarci anche su lunghe distanze?”.

Torino World Masters Games - Foto massimo Pinca
La categoria Over 50 maschile ha richiesto lo shoot off per l’assegnazione dell’oro. E’ andato all’austriaco Herman Haberl sul tedesco Frank Jecke. Nuovo derby tricolore per consegnare l’oro e l’argento nell’Over 40 femminile. Opposte Anna Botto e Stefania Franceschelli. Equilibrio tra le due, con decisione all’ultimo set, dopo che i primi quattro si erano chiusi sul 4-4. Alla fine è stata la modenese Stefania Franceschelli a spuntarla, con un set di alto livello e la chiusura sul 6-4: “E’ stato un onore tirare contro Anna Botto, atleta fortissima che tanto stimo – ha detto la vincitrice – Un successo che anche per questo vale doppio”. “Un secondo posto di valore – ha ribattuto la piemontese Anna Botto – e una competizione speciale”. Nella categoria Over 30 femminile si è piazzata al 1° posto la francese Emily Bloch, abile nel superare la rappresentante di Singapore Su Lin Lui. Una testimonianza anche della copertura planetaria, in materia di tiro con l’arco, che ha avuto la competizione torinese dei World Masters Game.
Spazio quindi alla categoria Over 40 maschile. A contendersi il titolo il tedesco Gunter Naumann ed il polacco Marek Levandowski. Successo del primo per 6-2. Felicissimo al termine e già pronto a difendere il titolo tra quattro anni ad Aukland.

Ultimo atto della lunga giornata, quello che ha visto affrontarsi nella categoria Over 30, il laziale Marco Barbaro e l’alessandrino Gianfranco Sammarco. Come si conviene alle grandi chiusure, decisione al quinto set, ereditando lo score di 4-4. Affermazione del primo, per 6-4 e oro da incorniciare: “Un’esperienza unica, fantastica, che consiglio a tutti. Fate questo sport, è bellissimo”.”Mi sto già organizzando per il 2017 – ha concluso l’argento Marco Barbaro”.
Un plauso agli oltre 200 arcieri che sono stati protagonisti dell’evento e alla FITARCO per come lo ha allestito.


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