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Torino World Masters Games: le 189 medaglie del tennis

Creato il 10 agosto 2013 da Sportduepuntozero

Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaNumeri impressionanti quelli del torneo di tennis targato World Masters Game Torino 2013 disputato sui campi della Stampa Sporting. Basti citarne alcuni: oltre 250 gli iscritti nei vari tabelloni, Open e Ricreational; 626 gli incontri totali messi in campo nell’arco di nove giornate, più circa una trentina di consolazione; 42 le finali andate in scena il giorno 10 agosto a partire dalle 9 del mattino; 189 le medaglie assegnate, di cui 65 d’oro, 65 d’argento e 59 di bronzo. Molte le nazioni rappresentate, con l’Australia, nazione dalla quale provengono i Giochi, a farla da padrona in campo straniero. Anche nella giornata di chiusura non sono mancati i successi “aussie”.

La prima tornata di finali ha infatti salutato le affermazioni di Sandy Birnie nella categoria Ladies Ricreational +65, grazie al doppio 6-1 inflitto alla canadese Patricia Co; di Yvonne Pettigrew (Ladies +70 Open) che si è imposta al termine di una dura lotta (5-7 6-4 11-9) sull’americana Gerda Shupe; di Loretta Beekhuyzen, che nella categoria Ladies +60 Open ha avuto la meglio sull’azzurra Maria Carla Minelli, per 6-0 6-3; ed ancora di Doona Henson, che ha piegato 7-6 6-4, nella categoria Ladies +55 Ricreational, Patrizia Alloatti; di Norma Cornish, che nella Ladies +75 Ricreational ha stoppato la corsa dell’americana Root per 6-2 6-4; infine di Bruce Martin, che ha sconfitto nel derby australiano della categoria maschile Open +65 il connazionale Robert Haines, per 6-4 6-3.

Veniamo ai colori italici. Il primo sorriso è giunto dalla racchetta della torinese Mariarosa Bruno, ex 2.a categoria, che nell’atto decisivo delle Ladies +50 Open ha piegato l’ungherese Erzsebet Nagy con un netto 6-1 6-0. Più vari gli schemi della tennista di casa, abile nel fare punti soprattutto con il diritto, nonostante i tentativi di resistenza da fondo campo, spesso vani, dell’avversaria di giornata. Il secondo è arrivato invece dalla giocatrice di casa Sporting, Carlotta Colombo, tennis mancino molto ragionato, che nel draw Ladies +40 Ricreational ha sconfitto tutte le rivali compresa l’ultima, Gessica Monticone, rovescio bimane di buona fattura ma non sufficiente ad imporre il proprio ritmo. Colombo a segno con lo score di 6-0 6-1, senza affanni e grazie alla maggior tecnica e alla miglior capacità di muoversi con grande leggerezza sul campo. Molto bella, anche sotto il profilo tecnico, la finale del Ladies +35 Open.

Torino World Masters Games: le 189 medaglie del tennis
Da una parte la milanese Daniela Depedrini, oggi 3.2 ma in passato B1, tesserata per lo Junior Milano e dotata di un ottimo rovescio a due mani; dall’altra l’argentina Silvina Alejandra Delgado, protagonista in prima giornata della vittoria su una delle favorite per il successo finale, l’alessandrina Manuela Falleti, al termine bronzo. Depedrini scattata meglio dai blocchi, grazie ad un gioco più potente e completo, da entrambi i lati del campo. Buona la pressione data ai propri colpi e tale da costringere la sudamericana a continue rincorse. Prima frazione conclusa 6-1 e concentrazione mantenuta alta anche nella seconda, sigillata con uguale score. Un altro giocatore targato Stampa Sporting, Livio Lombardi, ha centrato il titolo nell’Open +75 grazie al successo di chiusura contro il trentino Giovanni Diana. Match combattuto e archiviato da Lombardi, al primo anno in categoria, sul 2-6 6-1 10-3. Torinese anche l’affermazione nell’Open +70. Ha portato la firma di Tito Morsero, giocatore dei Ronchiverdi, che si è imposto 6-1 6-0 al brasiliano Samir C.T. Faria.

Alle 12 le prime premiazioni, con il podio posizionato tra i campi 4 e 5 e gli atleti festanti in compagnia del vicedirettore dell’area Sport & Turismo della Regione Piemonte, Franco Ferraresi. Intanto i match sono proseguiti sugli 8 campi riservati al torneo. L’assegnazione del titolo Over 35 maschile della sezione Open ha messo in campo Roberto Melchiorre (Master Club), maestro e giocatore che ha gravitato per anni nelle alte sfere della 2.a categoria, e Fabrizio Gariglio, tennista dal gioco semplice ed anticipato, altro dispensatore di consigli tecnici e professionali. Più allenato atleticamente il primo, tanto da contenere i tentativi di variazioni di gioco del secondo nel set d’apertura, vinto 6-2, e ripetersi con gli interessi nel secondo, concluso con un ancora più netto 6-0.

Torino World Masters Games - Foto Fulvio De Asmundis
Tutto all’insegna dei colori sociali della Stampa Sporting il match che ha assegnato le prime due medaglie nell’Open +45. A contendersele, infatti, Massimo Reviglio, interprete di un gioco regolare e basato sulla corsa, pur senza disdegnare soluzioni a punti e in sicurezza, e Stefano Motta, ottimo con il back di rovescio e più votato dell’avversario alla ricerca dei 15 vincenti. La regolarità di Reviglio ha però fatto la differenza, sia nel primo che nel secondo set. Di 6-2 6-2 il punteggio finale in proprio favore. Soddisfatto al termine il primo della classe: “Conosco bene Stefano – ha esordito – e so che il mio gioco lo mette in difficoltà. Lo dicevano anche i precedenti. Sono perciò entrato in campo tranquillo e tale sono rimasto. Una bella manifestazione, da ripetere. Ora un po’ di vacanza poi, a settembre, penserò alle competizioni a squadre”. Battuto ma felice per l’esperienza e la medaglia d’argento, Stefano Motta: “Contro di lui avrei dovuto attaccare di più ma non è facile, soprattutto con il caldo e la stanchezza che via via avanzano. Buono nel complesso il livello tecnico del nostro draw. Mi sono divertito molto nell’arco dell’intera manifestazione anche per il clima di sana sportività che si respirava tra i partecipanti. Non è sempre così nelle rassegne regionali di categoria cui partecipo”.

Molto bello ed equilibrato il confronto di categoria Open +50 che ha visto imporsi Fabrizio Broggini, in grande recupero nel supertie-break decisivo. Broggini è infatti risalito dall’1-5 chiudendo nel complesso 6-4 3-6 10-8. Nulla da fare per Nando Cavalleri, ancora classificato 2.6. Terza piazza per Stefano Bertone, superato in semifinale proprio da Cavalleri. Nel maschile Open +30 affermazione di Maurizio Borin, per 6-0 6-2, su Jefferson Mendes Da Silva. Nel +40 Open maschile ad andare a segno è stato Graziano Silingardi, maestro del Vittoria Cambiano, che dopo aver dominato tutti i match del girone e del tabellone ad eliminazione diretta, ha usufruito del ritiro per infortunio alla caviglia dell’avversario designato di finale, il rappresentante di Hong Kong, Roland Liu. Altri nomi azzurri andati al titolo sono quelli di Paolo Emanueli, il migliore nel +45 Ricreational e di Marco Pezzuti, impostosi nell’Open +60. Così quello di Vincenzo Giovannitti nel +55 Ricreational. Spazio tra i vincitori anche al canadese Alexander Seliga, che ha superato tutti nel +60 Ricreational, alla tedesca Balcik, che ha fatto altrettanto tra le Ladies +50 Ricreational, ed ai “soliti” australiani Peter Ekstedt e Michael Morris, vincitori rispettivamente tra i +40 Ricreational e i +50 Ricreational. Il primo, in particolare, ha vinto tre medaglie d’oro nelle ultime tre edizioni dei World Masters Game. Un tipo assolutamente da tenere d’occhio.

Chiusura di giornata con i doppi, più o meno assortiti, ma tutti giocati con grande agonismo e voglia di divertirsi. Nel pieno spirito della manifestazione che dà l’appuntamento, tra quattro anni, ad Aukland.

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