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Torneo di Caorle:

Creato il 17 settembre 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

cantu-bolognaCaorle, Venezia - Il Torneo di Caorle ormai è un appuntamento fisso del precampionato nostrano: quest’anno le quattro formazioni ad affrontarsi sono la Canadian Solar Bologna, la Bennet Cantù, la Benetton Treviso e la EA7 Milano. Nello splendido ma torrido PalaMare sono Cantù e Bologna ad aprire le danze: i brianzoli giocano un basket davvero scintillante, ma le medie ed i ritmi sono piuttosto bassi, cosa anche comprensibile in questo momento della stagione. La Virtus, sotto gli occhi di un attento Sabatini, però tiene bene botta e con una tripla allo scadere del giovane Quaglia chiude il primo periodo sul +3 (15-12). Si ricomincia e le squadre sembrano aver sciolto la tensione ed i muscoli: finalmente si inizia a segnare con un minimo di continuità con Cantù che continua a macinare gioco e Bologna che rimane agganciata grazie alla magie di Mc Intyre che crea per se e per gli altri proprio come ai tempi senesi. I ragazzi di Trinchieri continuano a cercare soluzioni interne e con Scekic, Parakhouski e Ortner arrivano al 31-26 con cui si va negli spogliatoi.
Si ricomincia ed i lombardi arrivano velocemente al +9: tocca di nuovo a T-Mc guidare la Canadian Solar, che senza Chris Dogulas-Roberts ed i nazionali Koponen e Sanikidze risulta un po’ spuntata. Coach Finelli mette allora nella mischia anche il talentuoso classe ’91 Porzenski che subito trova il fondo della retina con un bel fadeaway. Ed è proprio il terzetto “under” Moraschini-Person-Porzinski a tenere in linea di galleggiamento le V-nere, che arrivano alla fine del terzo perido sul -7 (45-38). Con le invenzioni dei giovani i felsinei restano a contatto, così quando mancano 3 minuti da giocare i punti di divario sono solo 3. A ridare ossigeno alla Bennet ci pensa una vecchia volpe come Denis Marconato, ma non è finita perchè in trenta secondi arriva un parziale di 5-0 che riporta la Virtus sul -2. Nell’ultima azione Cinciarini rende la vita difficile a Mc Intyre, la palla carambola nelle mani di Homan che però sbaglia: finisce 60-56, Cantù è la prima finalista del Torneo.

milano-treviso
Rispetto alla prima gara i ritmi sono ben altri: Treviso è al completo (tranne che per Motejunas… in partenza?) mentre a Milano manca la coppia di lunghi Fotsis-Bourousis, così Jeff Adrien riesce a sfruttare bene le sue qualità atletiche e fisiche sotto le plance. Fabrizio Frates, assistente di Scariolo, ovviamente impegnato a preparare una gara leggermente più importante con la Spagna, ha in Omar Cook il go-to-guy in entrambe le metà campo. La squadra di Djordjevic è gagliarda e in difesa ci dà dentro, così la bomba sulla sirena di Scalabrine, idolo assoluto del pubblico, regala il +7 (22-15) dopo i primi 10 minuti. L’inizio di secondo quarto è targato Milano: la EA7 gira due viti in difesa, ma dall’altra parte la Benetton non è da meno, così nonostante la buona intensità le rimesse dal fondo della propria metà campo sono ben poche. Per i Biancoverdi la palla torna a girare come in un flipper e di conseguenza tornano i canestri ed il +7. A fermare l’emorragia ci pensa Malik Hairston con una devastante schicciata che rimette i lombardi sulla retta via, quella che porta le due squadre in parità a metà gara (34-34). Al rientro dalla pausa lunga c’è una squadra sola: l’Olimpia! In un minuto e spiccioli arriva un parziale di 7-0 che costringe Sasha Djodjervic al time out. La pressione a tutto campo di Cook mette nei guai i veneti che faticano anche solo ad approcciare i giochi. Dopo la strigliata del coach Treviso torna a difendere e ben presto la partita torna tale… anche troppo: i contatti duri non mancano. Hairston gioca a quote proibitive e tiene avanti i suoi, ma i tiri liberi di Moldoveanu apparecchiano la tavola per un ultimo periodo avvincente (55-57 Milano). Dopo le corse dei primi 30 minuti le squadre sono un po’ stanche e ci vuole qualche azione prima di vedere un canestro dal campo; ovviamente lo griffa Hairston, sicuramente il migliore dei suoi assieme a Nicholas. Treviso, caricata dalle giocate energiche di Scalabrine, trova il sorpasso con Moore. Per tutta risposta Melli infila la tripla del 61-60 quando mancano 5 minuti sul cronometro. La partita si accende: sorpassi e controsorpassi infiammano il pubblico, così ad un paio di giri di lancette dalla sirena il punteggio è ancora in parità. La tripla di Drew Nicholas a 37 secondi dal termine significa il +4: è fatta, Milano raggiunge Cantù in finale!



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