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Torri Gemelle

Creato il 12 settembre 2011 da Yourpluscommunication

Torri Gemelle: i morti hanno un valore matematico legato alla località del decesso?So che queste poche righe, e sicuramente mi sopravvaluto, faranno discutere ma pur essendo io il primo a rendere onore a quei poveri morti delle Torri Gemelle mi sorge spontanea da qualche giorno una domanda: i morti hanno un valore matematico legato alla località del decesso?

Perché se lo hanno il rapporto tra i morti dell’11 settembre e quelli degli ultimi anni nel Sud Kivu (provincia della R.D.Congo che confina tra gli altri con Burundi e Rwanda) non può che essere spaventoso.

A spanne si tratta di 3.000 morti a NY e dei “soli” 6 mln di vittime tra Sud Kivu, Rwanda e Burundi, vale a dire 1 a 2.000.

Il ragionamento non è e non vuole assolutamente essere legato a questo pur drammatico rapporto (che non tiene conto dei militari occidentali uccisi nelle varie guerre in Medio Oriente).

Vuole più semplicemente riportare l’attenzione su quanto sta accadendo in varie parti del mondo ma soprattutto in Africa dove 3.000 potrebbe essere il numero giornaliero dei morti.

Abbiamo visto e rivisto quelle drammatiche immagini dei due Boeing che “entrano come lame nel burro” nelle Due Torri.

In molti, di quelli che hanno qualche anno, l’abbiamo vissuto in tempo reale, inchiodati davanti ai teleschermi, sbigottiti, con le lagrime agli occhi, maledicendo chissà chi (questione di ore e poi il ruolo del protagonista viene assunto -o assegnato- a Osama Bin Laden, l’ex amico divenuto principe del terrore).

Anche oggi rivedendo quelle immagini un groppo in gola si è impadronito di quasi tutti noi. Anche oggi rivedendo quei poveri corpi che precipitavano dai piani più alti in un impossibile tentativo di salvarsi, rivedendo le immagini dei volti degli uomini delle Squadre dei NYDFirefighter’s o ascoltando il loro inno per i funerali, respirando nuovamente (per chi era lì e si è salvato) la polvere sprigionatasi dopo il crollo delle Due Torri non possiamo che, a fatica, trattenere le lagrime.

Torri Gemelle: i morti hanno un valore matematico legato alla località del decesso?
Ma.. avete mai visto i corpi deturpati delle donne violentate e poi uccise, dei bambini che come ultimo boccone hanno avuto solo un respiro e dei loro genitori?

Avete mai respirato la polvere che nella stagione secca si alza al passaggio delle migliaia di profughi che scappano da una morte sicura solo per andare a morire da un’altra parte?

Avete mai sentito il crepitio delle raffiche di mitra o il rumore di una bomba che esplode?

Avete mai visto i corpi che galleggiano sul “Mare Nostrum”? Retorica? Forse. Ma avete mai guardato negli occhi qualcuno che li chiuderà di lì a poco per la sete?

Avete mai guardato, anche solo in televisione, quello che succede nei villaggi africani? Difficile. Non fa molta audience. Ne fanno di più alcune “signorine” oppure lo sciopero dei calciatori.

Ma…ma che differenza c’è tra una mamma che muore dopo essere violentata in modo non raccontabile e il leader che si lancia dal 104° piano di una delle Due Torri?

Non può essere solo questione di audience. Non deve essere solo questione di audience. Se così fosse non sarebbe soloorribile.

Sarebbe la fine dell’Uomo che, così fosse, andrebbe scritto in minuscolo.


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