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Torte decorate

Da Nastrodiraso @nastrodiraso

AVVERTENZA: segue post chilometrico! accertatevi di avere tempo per leggerlo :-)

Ho ceduto al richiamo della sfida… vedo in giro degli autentici capolavori e dovevo assolutamente fare almeno un tentativo, cercando di mettere da parte tutta la mia imbranataggine e scarsa vena artistica per tirar fuori qualcosa di non troppo orribile!

Non è che abbia ottenuto chissà quale risultato… ma non è stato nemmeno un disastro totale, almeno spero…

Torte decorate

Tentativo di torta (piccola) a due piani con rose

Erano mesi che avevo reperito gli ingredienti “strani” per realizzare la pasta di zucchero (glicerolo e glucosio), ma mi mancava quella spinta finale che mi convincesse a mettere le mani in pasta.

Se parlo di glucosio e glicerolo le colleghe foodblogger sanno ormai benissimo di cosa parlo e dove reperirli (la moda della decorazione delle torte imperversa da tempo sul web), ma per chi si sta chiedendo “e dove vado a pescarli?” voglio specificare che il glucosio (da alcuni sostituito col miele) si trova nelle torrefazioni più fornite, in alcune catene di supermercati, nei negozi dove vendono ciò che serve per la decorazione di dolci. Io l’ho trovato da Castroni.
E’ un liquido viscosissimo, simile appunto al miele, e molto dolce.

Il glicerolo (in molte ricette indicato come glicerina) si compra facilmente in farmacia e serve a dare maggiore elasticità alla pasta. E’ un lassativo, in realtà, ma si usa in piccole dosi che non creano effetti collaterali! Non è che serva specificare “per uso alimentare”, ma fate attenzione a ciò che vi danno!
Quando l’ho preso, la farmacista senza chiedermi nulla mi ha dato e messo in pagamento l’olio di vaselina… per fortuna che mi è caduto l’occhio sulla scatola e ho notato la sostituzione! “vabbè ma è  uguale”, diceva lei… bah, mica lo so se a te piacerebbe mangiare una torta all’olio di vaselina!

Per quanto riguarda la ricetta usata, come prima volta ho provato quella più classica, e, dopo una lunga ricerca sul web, mi è parso che quella di Lindy Smith fosse tra le più gettonate. La prossima volta proverò la versione più “nostrana” con miele e senza glicerolo, consigliatami da una collega bravissima.
La difficoltà di questa ricetta??? Dosare gli ingredienti!
E’ tutto espresso in ml, infatti, e se non si ha un dosatore molto preciso è facile sbagliarsi. Io ho usato l’unico a disposizione: il biberon di Gabriele! Però un contenitore lungo e stretto non è l’ideale per tirar fuori una roba appiccicosa come il glucosio, per cui credo di non aver seguito al meglio le dosi indicate.

Per ovviare al problema nel futuro, però, da ragazza diligente quale sono, ho ben pensato di segnarmi le corrispondenze in grammi. Ve le metto tra parentesi perchè, vista la difficoltà a misurare i ml, non credo corrispondano perfettamente alla ricetta originale.
Comunque, con queste dosi in gr mi sono trovata bene, per cui vale la pena segnarsele e poi provvedere, eventualmente, a minime modifiche.

Quindi vi lascio la ricetta di Lindy Smith e ne riparliamo alle prossime prove…

Ingredienti pasta di zucchero (con questa dose ci ricoprite almeno 2 torte di dimensioni classiche e ne avanzerà anche per le decorazioni extra):

  • 1 kg di zucchero a velo (non fatto in casa)
  • 60 ml di acqua fredda
  • 20 ml (4 cucchiaini) di gelatina in polvere (o la stessa quantità di gelatina in fogli)
  • 125 ml di glucosio liquido (ho pesato 75 gr)
  • 15 ml di glicerina (ho pesato 10 gr)

Mettete la gelatina il polvere in una ciotola insieme all’acqua per almeno 5-10 min. Quando avrà assorbito tutto il liquido mettete in un pentolino sul fuoco (basso) e fate sciogliere, senza far bollire a lungo altrimenti caramella.
Appena si scioglie, unire il glucosio e il glicerolo e continuare a mescolare per alcuni secondi.

A questo punto unite il liquido allo zucchero a velo. Potete impastare con le mani, ma io ho messo lo zucchero nel robot e aggiunto il liquido. Ho lasciato girare un paio di minuti ed è diventato tutto a pallette, quindi ho tirato fuori e continuato a impastare a mano, fino a che non ho ottenuto una consistenza liscia, omogenea ed elastica. Se proprio dovesse sbriciolarsi anche dopo la lavorazione, è possibile aggiungere un cucchiaio di acqua fredda.

La pasta è ora pronta. Può essere colorata con i coloranti in pasta o gel (ho letto, e mi sembra logico, che quelli liquidi rendano la pasta poco lavorabile, a meno che non sottraiate dalla ricetta un uguale quantità di acqua, ma credo sia difficile regolarsi).
Il colore va aggiunto qualche goccia alla volta, occorre lavorare bene l’impasto con le mani fino ad ottenere un colore uniforme, quindi se non avete ottenuto il colore desiderato, aggiungete ancora un paio di gocce e lavorate ancora. Continuate così fino al raggiungimento del risultato che più vi soddisfa.

La pasta di zucchero va conservata al riparo dall’aria, quindi avvolgendola bene nella pellicola trasparente e in una busta per alimenti chiusa. Dovrebbe durare diverse settimane.

Se si indurisce troppo col tempo, ho provato a metterla pochi secondi al microonde ed è diventata di nuovo lavorabilissima. Qualcuno suggerisce di aggiungere di nuovo un cucchiaio di glicerolo (o miele).

Per ricoprire una torta, basterà spolverizzare con dello zucchero a velo un piano di lavoro e quindi stenderla col mattarello il più sottile possibile, per evitare di avere una copertura troppo doppia e stucchevole.
Prima di far aderire la copertura sul dolce, questo va ricoperto con una crema (spesso si usa la crema al burro), della panna o, come ho fatto io, della marmellata.

Se avete una certa manualità, quella che a me decisamente manca, potete fare fiori, pupazzi, animaletti e quello che più vi piace, come fareste con della plastilina.
All’aria ogni creazione seccherà e sarà ancora più facile usarla per decorare un dolce. Per incollare tra loro pezzi diversi, basta spennellare le parti con poca acqua.

Torte decorate

Tentativo di mini-cake con calle

La ricetta che ho seguito per la torta, invece, è quella della Victoria Sponge Cake, un classico della tradizione inglese (deve il nome alla regina Vittoria), che è praticamente la ricetta dei cupcakes di Nigella, ho scoperto, che ho usato anche qui.

Ingredienti per la torta da ricoprire:

  • 350 gr di farina
  • 350 gr di burro morbido
  • 350 gr di zucchero
  • 5 uova
  • qualche cucchiaio di latte
  • 2 cucchiaini di lievito

Per la farcitura:

  • marmellata

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro morbido, ottenendo una crema, e infine versare la farina e il lievito e mescolare bene.

Se l’impasto è troppo asciutto, aggiungere qualche cucchiaio di latte alla volta, mescolando bene finchè non si ottiene una consistenza cremosa ma densa, non liquida.

Per evitare di tagliare a metà la torta ottenuta, l’ho cotta direttamente in diversi stampi (2 medi e uno grande da cui poi ho tagliato dei rettangoli di torta) facendo attenzione a non versare troppo impasto per ottenere uno spessore adatto alla creazione di più strati.

Ho infornato a 180° per circa 20 minuti (visto che era molto sottile).

Torte decorate

La torta a due piani era composta, quindi, da 2 torte di grandezza media e due fette più piccole per la parte superiore.
La torta piccola, invece, da tre strati formati da rettangoli ricavati dalla torta grande.

Ogni strato, in entrambi i casi, è tenuto insieme dalla stessa marmellata con cui ho ricoperto il tutto.

NB. Con questa copertura i dolci durano a lungo e restano morbidissimi, anzi col passare dei giorni acquistano molto (magari non settimane, ma diversi giorni si).
Io l’ultima fetta l’ho mangiata 5 giorni dopo aver fatto il dolce ed era perfetta, come appena fatta, anzi più buona, appunto.


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