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Tour de San Luis 2012: Nibali per partire, Viviani per stupire

Creato il 23 gennaio 2012 da Fumagale @ciclo_news

Tour de San Luis 2012: Nibali per partire, Viviani per stupirePer Vincenzo Nibali l’Argentina è un ritorno, per Elia Viviani una novità. Ma per entrambi, come i quattro compagni Tiziano Dall’Antonia, Timmy Duggan, Ted King e Josè Sarmiento, il Tour de San Luis che prenderà il via lunedì 23 gennaio sarà il debutto stagionale.

Sette le tappe previste, con due arrivi in salita e tre buone occasioni per i velocisti, e un lotto di concorrenti da grande corsa.

In questo momento della stagione è difficile capire quanto competitivi possono essere i ragazzi – spiega Mario Scirea, guida tecnica della Liquigas-Cannondale – ma di certo la volontà di fare bene c’è. Vogliamo partire “a fari spenti” e vivere la corsa giorno dopo giorno. Qui Nibali, nel 2010, ha vinto la generale ma non per questo deve soffrire pressioni o aspettative: la vera stagione inizierà più avanti. Stesso discorso per Viviani: sarà supportato come si deve ma non avrà l’obbligo di vincere. Molti corridori sudamericani si presenteranno al top della condizione e saranno loro a fare la corsa.  Una possibile sorpresa? Il nostro Josè Sarmiento.

L’analisi di Scirea trova conferma anche nelle parole dello “Squalo dello Stretto” Nibali:

Ho tanta voglia di riattaccare il numero sulla schiena e affrontare questa stagione. Ovviamente mi piacerebbe debuttare con un successo come nel 2010, ma per un ciclista gennaio non è il mese ideale per fare proclami di vittoria. In questo inverno ho iniziato presto a pedalare e la condizione iniziale, rispetto all’anno scorso, è migliore. La brillantezza e i cambi di ritmo in salita però mancano. Qui in Argentina l’obiettivo è lavorare, faticare e tornare in Italia con una forma atletica migliore. Un buon risultato sarebbe la ciliegina sulla torta.

Stessa voglia di iniziare e stessi punti interrogativi anche per il velocista della spedizione, Elia Viviani:

La stagione scorsa è stata lunga e intensa, così per affrontare al meglio il 2012 ho passato un inverno all’insegna del recupero. Il ritiro in Sardegna è stato un ottimo inizio, mentre il mini camp alle Canarie con Oss e Koren un toccasana. Dire a che punto sia la condizione non è facile ma quando ci sarà da buttarsi in volata ci sarò


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