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tour della mia libreria #12

Creato il 09 luglio 2014 da Leggiamo
tour della mia libreria #12
Si torna a gironzolare tra le mensole della mia libreria!
Oggi siamo sempre nel blocco di sinistra, quarto ripiano a partire dall'alto: romanzi rosa!
Probabilmente farò due post (ma anche tre!) per evitare che vi addormentiate, perché ci sono libri anche su due file. Il posto è sempre quello e i libri aumentano... è un casino.
tour della mia libreria #12
Ma poche ciance e veniamo al sodo. Qui dimorano da tempo immemore tutti (o quasi) i libri di K. E. Woodiwiss, l'autrice che mi ha fatto scoprire e amare il romance!
Piccola confessione. Poco tempo fa ho appoggiato sul comodino un suo romanzo (ho sempre un libro-coccola a portata di mano) ma non sono riuscita a leggere più di tre pagine. Per me è colpa del font microscopico, ma potrebbe anche essere che mi sono evoluta come lettrice. Come al solito resterò nel dubbio e non lo scoprirò. La Woodiwiss si deve amare. Punto.
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Shanna è stato il mio primo romance in assoluto. Ricordo benissimo il periodo e il momento in cui lo lessi. Abitavo ancora in città, nel mio bellissimo buco di appartamento ed ero a casa da sola. Marito al lavoro, figlio all'asilo: una favola. Ed è proprio un'altra favola che mi sono ritrovata a vivere. Lo so che a molti Shanna ha fatto storcere il naso per il carattere esasperante della protagonista, ma doveva apparire come una ragazzina ricca e viziata e l'autrice l'ha tratteggiata in modo decisamente credibile. Il fatto che volessi tirarle il collo ogni 3x2 lo dimostrava.
E poi Ruark *sospira perdendosi in languidi ricordi* è stato uno dei miei primi amori... come dimenticarlo? Non aggiungo altro e vi lascio alla mia estatica recensione, cliccate qui se volete leggerla!
Il Lupo e la Colomba è stato invece il secondo romanzo della Woodiwiss che ho letto. Molto carino, ma ho iniziato a capire che l'autrice per quanto cercasse di rovinare la "reputazione" delle sue protagoniste alla fine le sbiancava con litri di candeggina. A me piacciono le storie un po' più vere sinceramente, ma l'atmosfera da favola è così palpabile che alla fine lasci perdere e ti godi gli happy end effetto durban's.

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(Giuro che al termine di ogni libro me li vedevo tutti felici con sorrisi smaglianti e sentivo i pling degli scintillii che impreziosivano la loro dentatura...) 


E a proposito di favole eccola qui, la favola per eccellenza: Rosa d'Inverno. Ho a-do-ra-to questo libro - che per molti versi è quasi un retelling de La Bella e la Bestia - proprio perché l'elemento fiabesco è preponderante e non occultato da pseudo disgrazie. Non che la Woodiwiss non abbia provato a buttare la sua protagonista nella cacca fino al collo, ma il lettore non si lascia di certo fregare e in quella cacca ci sguazzerebbe più che volentieri.
La mia edizione ha una copertina che fa abbastanza schifo, ma ne esistono delle migliori, tipo queste due.
tour della mia libreria #12
 
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Ammetto invece di ricordare meno Petali sull'Acqua, la Donna del Fiume e Fiori sulla Neve, ma ricordo anche di averli letti con grande piacere, i romanzi della Woodiwiss avevano il dono di trasportarmi in un'altra dimensione e di non farmi storcere il naso davanti ai soliti cliché che adesso tanto mi disturbano.
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Andiamo avanti con la serie Birmingham. Il Fiore e la Fiamma è sicuramente il più noto, non solo perché è il primo, ma anche per la "famosa" scena di violenza iniziale.
In pratica il bel protagonista scambia la fanciulla di turno per una zoccola e se la porta a letto. Lei gli dice "no, che cavolo fai..." eccetera eccetera) ma lui crede che faccia solo un po' la preziosa e via che va avanti a colpi d'anca. Quando si accorge dell'errore cerca di riparare al danno, ma non potendole proporre un'imenoplastica le chiede di diventare la sua amante. Lei dice "no, col cavolo!" e lui la violenta di nuovo
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Ai tempi ero comunque una lettrice perversa (adesso di più!) e mi sono divertita a vedere come avrebbero risolto le loro piccolissime divergenze!
Bisogna però dire che se Il Fiore e la Fiamma si legge volentieri, Cuori in Tempesta è un passo indietro e Una Stagione Ardente anche tre.
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Altri libri. All'epoca (primi anni del 2000, non nella preistoria) la Sonzogno era forse una delle poche Case Editrici a sostenere la pubblicazione del romance e titoli così belli non dico che non siano più usciti, ma quasi.
Io ho una vera e propria adorazione per I Petali del Tempo di Jennifer Wilde che come tutti ormai sapranno è lo pseudonimo di Tom Huff, un autore mezzo sconosciuto che si dava al romanzo rosa (oltre che al gotico firmandosi  Edwina Marlow, Beatrice Parker, TE Huff, e Katherine St. Clair). E gente... che romanzo! Ha quella durezza tipica di una penna maschile e allo stesso tempo la passione struggente che si pensa possa scaturire solo dalla penna di una donna. E l'epilogo è perfetto, per niente melenso, carico di promesse, ma aperto quel tanto da lasciare alla fantasia del lettore la parola "fine". Non ho mai fatto una vera recensione, ma qui c'è il mio commento e uno degli estratti che preferisco.
Nella Gioia e nel Dolore e Lily sono invece i migliori romance storici di Patricia Gaffney, un'autrice decisamente versatile che negli anni ha sondato vari terreni scrivendo women's fiction e commedie brillanti, ma a mio parere titoli emotivamente d'impatto come questi due non ne sono più usciti. Nella Gioia e nel Dolore poi racchiude la sua essenza e la sua verità proprio nel titolo. Se cercate tormento ed espiazione recuperatelo ad ogni costo. Qui c'è una mia vecchissima recensione.
E qui mi fermo o faccio un post chilometrico!Se avete letto questi romanzi, e ne avete voglia,fatemi sapere come la pensate ^^

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