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Tra avvocati e giornalisti. (The Good Wife e The Newsroom)

Creato il 25 ottobre 2012 da Sgruntreviews

Tra avvocati e giornalisti. (The Good Wife e The Newsroom)Buonasera a tutti voi seri(al) dipendenti!
Dopo svariate settimane in cui la programmazione americana ha già più o meno soddisfatto le nostre aspettative, vorrei farvi notare due serie in particolare. La prima è in onda da quattro anni e si chiama The Good Wife, la seconda è stata trasmessa per il primo anno questa estate e s’intitola The Newsroom. La prima rientra in un genere vecchio quanto le serie stesse, gli avvocati sono sempre stati in televisione (Perry Mason docet!), mentre la seconda potremmo definirla come una sorta di figlia di questo genere, in cui la buona dizione e la frase tagliente sono l’elemento principale per un buon giornalista d’assalto.
In questo periodo sono generi un po’ latitati sul piccolo schermo poiché il popolo della tv si è aperto ad altre sperimentazioni e alla ricerca di qualcosa di diverso e innovativo, ma il motivo per cui vi segnalo queste due serie sta nell’originalità delle storie e nei grandi Cast che già sulla carta danno delle ottime premesse.
- The Good Wife Tra avvocati e giornalisti. (The Good Wife e The Newsroom)(trailer della prima stagione)
Questa serie è ambientata a Chicago in cui la story line principale è la vita di Alicia Florrick, avvocato per lo studio Lockhart&Gardner e moglie del (futuro) governatore Peter Florrick, la sua vita è divisa sotto varie sfaccettature, anche quelle scomode della vita pubblica a cui indirettamente lei appartiene.
Come impostazione non cambia molto dai vari Ally McBeal, Il giudice Amy o JAG -Avvocati in divisa ma quello che ha permesso alla protagonista, Julianna Margulies, di vincere sia Golden Globe che Emmy Award è il modo in cui il suo personaggio si relaziona con i fatti che le penne di Robert e Michelle King prendono spesso spunto dalla cronaca o da confronti da loro inventati.

- The Newsroom Tra avvocati e giornalisti. (The Good Wife e The Newsroom)(trailer della prima stagione)
L’altra serie, The Newsroom, è scritta dal premio oscar Aaron Sorkin e racconta la vita di redazione dei network americani , o meglio quello che secondo lo sceneggiatore dovrebbe essere il lavoro delle principale testate giornalistiche, ossia approfondire i principali fatti quotidiani. La storia prende il via proprio da Will McAvoy (Jeff Daniels), un anchorman di fama nazionale seguitissimo dal pubblico di ogni età che cerca di tenere la stessa percentuale di share ad ogni costo anche se non fa buon giornalismo fino a che un giorno, durante una conferenza alla Northwestern, il noto presentatore spronato da una giovane studentessa cambia posizione su come proseguire la sua carriera.Anche in questo caso, lo sceneggiatore prende direttamente la cronaca realmente accaduta senza nomi fittizi (e perciò ambienta tutto nel 2011) utilizzando tutte quelle news che meritavano più attenzione e che hanno simbolicamente toccato il sistema sociale dell’America.
Lo so che tutto questo può sembrare estremamente noioso ma vi assicuro che sono una bella palestra di dialoghi ben scritti. In effetti sono quelle serie che hanno come modello il “walk and talk”, che consiste nell’impiego di determinate inquadrature (e di conseguenza tagli) che mostrano i due attori che parlano mentre la scena viene da loro descritta e di conseguenza “ritmata”.
Quindi i fatti reali vengono romanzati e di conseguenza interpretati da attori che sentono il peso di quel ruolo poiché la credibilità della serie non è solo nelle storie ma anche nelle loro espressioni.

La parte interessante di queste serie è che generalmente non sono mai scontate, per esempio nella penultima puntata di The Good Wife c’è il caso fittizio di come vengono impostati i motori di ricerca, o come gli algoritmi su cui sono strutturati possono essere ben elusi dagli imprenditori con i loro tornaconti finanziari, caso che allude alle varie controversie legali a cui Google e Yahoo hanno spesso partecipato. Oppure in The Newsroom si è parlato molto del sistema delle lobby americane e del modo in cui vengono mescolati l’informazione e la politica sotto la sacra bandiera del Tea Party (tutti nomi nuovi ma nella sostanza troverete qualcosa di simile nel nostro Paese XD). L’altro elemento (e non è poco) è che si tratta di un genere che essenzialmente a noi italiani manca e che viene principalmente “importato” poiché non abbiamo una vera e propria cultura del “politicamente scorretto”, difatti non ricordo serie televisive con avvocati in ambito giudiziario né tanto meno di serie tv d’inchiesta mentre invece tra medici, preti e forze dell’ordine non ci siamo fatti mancare nulla!!! ^^'-'Quindi se volete qualcosa di diverso ma non troppo, in cui la parola pronunciata dall’attore fa la differenza, ve li consiglio caldamente. A presto!
Sherwill
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