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Tra genio e follia

Da Sara Ferrari
Nell'immaginario collettivo genio e follia sono sempre andati di pari passo.
Molto più spesso di quello che si pensa quello che comunemente viene chiamato genio soffre di disturbi dell'umore, bipolarismo e schizofrenia. Ciò in una persona normale sarebbe vista come una profonda e riluttante diversità, in alcuni casi viene accettata, perchè mascherata dalle più brillanti teorie ed esposizioni della storia dell'umanità. 
Albert Einstein 
TRA GENIO E FOLLIA
Il famosissimo fisico da bambino aveva notevoli difficoltà nel linguaggio che preoccuparono, e non poco, i suoi genitori. Lo sviluppo più lento rispetto agli altri gli aveva permesso di osservare elementi della vita come il tempo e lo spazio. L'ineguagliabile genio della fisica inoltre era solito suonare il violino durante le escursioni di birdwatching e il solo ascolto della musica lo commuoveva a tal punto da farlo piombare in un pianto disperato. 
Aghata Christie


TRA GENIO E FOLLIA
Questa grande scrittrice romanzi polizieschi non sapeva cosa fosse una scrivania. Non ha mai avuto un ufficio e scriveva dove le capitava, per fare un esempio, Assassinio sull'Oriente Express fu redatto nella stanza di un albergo, usando un procedimento inverso, cioè scrivendo prima la scena del delitto poi tutto il resto. 
John Forbes Nash
TRA GENIO E FOLLIA
Famoso per i suoi studi sulla matematica applicata alla teoria dei giochi, nel 1962 Nash cominciò a sostenere che delle forze extraterrestri lo stessero perseguitando, dichiarò di voler creare un governo mondiale e diventare imperatore dell'Antartide. Scrisse numerose lettere all'ONU e al Papa finendo per essere ricoverato in una casa di cura per schizofrenia.
Nikola Tesla
TRA GENIO E FOLLIA
Inventore del generatore, del motore elettrico e della luce fluorescente, era un leggendario stakanovista, in grado di lavorare per 20 ore e dormire per 4. Questo gli causò un crollo mentale a soli 25 anni. Era ossessivo e nevrotico e non volle mai avere una casa, visse, infatti, per tutta la vita in un albergo di New York. Come se non bastasse aveva anche numerose fobie, come quella per il numero 3, l'odio per gli oggetti rotondi e l'ossessione per la sua igiene personale.
Richard Feynman
TRA GENIO E FOLLIA
Fu uno dei pionieri dell'elettrodinamica quantistica e insegnate al Caltech, l'istituto di tecnologia della California. Come succursale del suo ufficio usava un topless bar, dove era solito studiare riempiendo di complicati calcoli le tovaglie di carta dei tavoli, ma tra un'esibizione e l'altra riceveva anche visite di colleghi e dottorandi...(mai studenti furono più felici di un ricevimento con un professore).
Honorè de Blazac
TRA GENIO E FOLLIA
Scrittore, giornalista e saggista potrebbe essere considerato un "drogato di caffè". Era capace di berne anche 50 tazzine al giorno. La cosa davvero incredibile è quanto sia sopravvissuto nonostante le quantità di caffeina nel suo corpo. 
Jeremy Bentham
TRA GENIO E FOLLIA
Filosofo e giurista inglese, nonché uno dei pionieri dell'utilitarismo e dei diritti degli animali. Al momento della morte, come specificato in testamento, il suo corpo non venne sepolto, ma fu mummificato e conservato in una cassa di legno, chiamata "Auto-icona", all'University College di Londra. 
Pellegrino Ernetti 
TRA GENIO E FOLLIA
Monaco, teologo, musicologo e pseudo-scienziato, sarebbe stato l'inventore del cronovisore, un ipotetico dispositivo in grado di catturare immagini e suoni dal passato. Egli stesso raccontò che in uno dei primi utilizzi dello strumento gli sarebbe giunta la voce di Benito Mussolini e Napoleone Bonaparte e avrebbe assistito alla passione di Cristo, alla quale avrebbe scattato una foto, a lungo contestata perchè identica al crocifisso di C. Valera, conservato a Collevalenza. L'esistenza dello strumento non fu mai verificata ed Ernetti per il resto della sua vita si rinchiuse nel più assoluto riserbo su tale argomento. 
Chi più e chi meno, questi uomini e donne hanno scritto un pezzo di storia dell'umanità. Le loro teorie e i loro scritti sono diventati parte integrante di quello che siamo e di quello che studiamo. Lasciando da parte la mummificazione e l'odio per gli oggetti rotondi...Un tale genio potrebbe mai essere esistito senza quel pizzico di follia che li contraddistingue?








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