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TRA I CAMPI DELLA CINA IL PIù GRANDE MAGAZZINO DELLO SHOPPING ONLINE DEL MONDO

Creato il 29 novembre 2010 da Madyur

Lo shopping center virtuale ha un magazzino reale. Il più grande del mondo è in Cina e il deposito delle vendite si trova sotto terra e si anima di notte. E’ stata scavato nelle cantine di Qingyanliu , a mezza giornata da Shangai.

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Qui, fino a cinque anni fa , 1550 contadini riempivano i loro scantinati di riso, grano e ortaggi . Molti facevano la fame. A un paio di ragazzi è venuta l’idea di diventare il retrobottega online di Yiwu, la più grande fiera del pianeta , sorta dal nulla poco distante. Oggi tutti chiamano la città “Villaggio Taobao”.

Sui campi abbandonati sono sorti centinaia di capannoni e ottomila commercianti lavorano in esclusiva per taobao.com , il primo net bazar del pianeta. IL paese che ha deciso di trasformarsi in magazzino , dove si accumulano prodotti dell’e-commerce, è il simbolo del cambiamento sociale più vertiginoso della storia.

Fondamentale l’intuizione : dare vita ad unico mercato , all’ingrosso e al dettaglio, dove si possono trovare tutti gli articoli ordinabili dal computer di casa. Si lavora così dal pomeriggio all’alba , seguendo le richieste della più numerosa popolazione web del mondo e anticipando le consegne a ventiquattro spedizionieri via corriere. Chi nel 2005 si poteva permettere una ciotola di riso al giorno, è diventato milionario. A Taobao Village abita oggi la più alta percentuale di super-ricchi della Cina , ma non esiste un negozio reale , un ristorante, o un cinema.

Ormai il paese vive grazie agli affari elettronici. le strade rimangono deserte. Una popolazione di commessi , tutti in proprio ma tutti interconnessi , sparisce nelle cantine delle case , come minatori impegnati nella nuova corsa all’oro. Ognuno ha scavato tra i trecento i mille metri quadri di depositi sotterranei , illuminati da neon fosforescenti.

Una famiglia stiva borse, un’altra alimentari, un’altra telefonini , un’altra detersivi e così via , fino a costruire il più gigantesco web-mercato mai organizzato dall’umanità. Si lavora in proprio per un unico cliente : Taobao , il gigante dell’ e-shopping.

Durante il giorno gli ordini arrivano al computer, in superficie. A metà pomeriggio vengono passati nel sottosuolo , dove eserciti di magazzinieri , muniti di torce elettriche sulla fronte , corrono lungo pestilenziali cunicoli traboccanti di scaffali e di prodotti. I reparti imballaggi , aperti in periferia , si occupano della confezione.

All’esterno , centinaia di furgoni attendono le prime luci del giorno per consegnare la merce anche nel luogo più sperduto della Cina. La vita al contrario degli ottomila commercianti del Villaggio Taobao , frontiera estrema della rincorsa cinese alla guida dell’economia mondiale , prevede che tutti mangino insieme , quando il negozio collettivo chiude. Alle cinque del mattino torna le quiete e i pionieri degli acquisti online si distendono tra i prodotti. L’esistenza è il prezzo da pagare all’avanguardia degli affari del secolo. Nel 2009 i magazzini del villaggio erano 130 , quest’anno 1800. Il giro d’affari è schizzato da 150 milioni di dollari a 600 milioni nel 2009, fino a 10 miliardi stimati nel 2010. Dal paese partono 1,8 milioni di articoli all’anno, con una crescita del 140% annuo.

Un anno fa l’ e-commerce in Cina fatturava 248 miliardi di yuan , il 2% delle vendite al dettaglio. Nel 2013 supererà i 300 miliardi. Gli internauti cinesi sono 450 milioni , di cui solo il 30% effettua acquisti online. Nulla rispetto al 94% degli americani e al 99% sudcoreani. Gli economisti prevedono che entro cinque anni sarà una metropoli e il suo reddito raggiungerà quello di Shangai e Hong Kong , nuove capitali finanziarie dell’Oriente.

Centinaia di trentenni , partiti da zone povere , sono oggi alla guida di imperi con fatturati da multinazionale. “Vendere portachiavi per strada – dice Shibing 40 dipendenti assunti in due mesi – mi impediva di sfamare la famiglia. Immagazzinarli per la Rete mi ha consentito di acquistare una villa e una fuoriserie in poche settimane”. L’obiettivo è diventare l’epicentro globale dell’ e-commerce , ricoprendo di capannoni stiva l’intera regione e offrendo merce in tempo reale a ogni sito del pianeta.

Zhang Feng ha appena aperto un web-deposito di 10000 metri quadri. Vicino stanno costruendo un aeroporto. Forse un giorno andremo tutti insieme a fare la spesa . In Cina senza saperlo.


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