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Tra i froci di Lippi e i negri di Sacchi la nostra razza bastarda.

Creato il 17 febbraio 2015 da Cristiana

Tra Lippi che dice che non ci sono “froci” nel calcio e Sacchi che dice che ci “sono troppi negri” oggi c’è da vergognarsi della profonda ignoranza in cui versano i massimi esponenti del calcio.

Identità? l’Italia parla di identità?

Siamo la terra più bastarda del mondo, per averne dominato la metà per centinaia di anni  (alla maniera dei romani che assorbivano e si mischiavano) e per esserne stati dominati per la restante parte. Proprio noi dovremmo sapere cosa significa emigrare sia da sud verso nord che fuori dal Paese e cosa si prova.

Cosa hanno provato i terroni a Torino, come a Londra, nel Belgio a New York. Quanti siciliani sono stati “negri” per i bianchi inglesi o americani. E quanti di noi hanno sangue arabo e normanno e tedesco e francese e spagnolo ed ebreo e cristiano e mussulmano. E’ solo che lo abbiamo dimenticato e ogni tanto i flussi rallentano e ti fanno credere che quei connotati che hai sul volto siano inamovibili invece cambieranno ancora. E per fortuna. Siamo meravigliosi perché siamo bastardi. Siamo stronzi perché non lo accettiamo. Basterebbe sfogliare l’elenco del telefono per stupirsi, è tutto scritto nella storia dei nostri cognomi. I dirigenti del calcio oggi esprimono le retrovie culturali del Paese, come se fossero un qualsiasi capo ultrà sottoculturato. Spero che gente come Sacchi e Lippi non possa più allenare nessuna squadra di qualsiasi età e divisione.

Troppi negri. Troppi froci. No, troppa ignoranza.


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