Magazine Diario personale

Tra la notte e il giorno

Da Torto

L’aria di questo mattino lucente mi allarga il cuore. Non importa cosa succederà domani, sono qui, centrato come la punta di un compasso sul foglio immacolato. Tutta mia, la libertà che respiro ad occhi chiusi mentre chiudo i cancelli arrugginiti di questa notte di lavoro tranquilla, liscia e mutilata di un’ora. Arriva domani, arriva prima, giorno di sole immaginato a lungo, perché un anno intero è trascorso questa notte. E non ho nessuna voglia di pensare al passato. Ancora qui, di nuovo qui direi, di nuovo domani. Spegnerò i fari, stringerò mani su mani  incrociate come rami mentre mi ami. Ho aspettato a lungo il mio tempo, non credendoci quasi più e adesso è qui: lo spremo fino all’ultima goccia perché so che finirà. Giri di giostra, vortici nel vento e corse contro il tempo: è tutto qui ed è bellissimo. Per tutti noi, che non avemmo la fortuna di credere a una vita oltre la vita, il premio è questo, questo è il paradiso, questo l’inferno. Ci vestiamo di coraggio ogni giorno, sorridiamo alla nostra brevità e andiamo. Entro in auto, accendo lo stereo, Sam Cooke canta  A change is gonna come e mi sembra che in nessuna parte del mondo, mai, in ogni tempo, qualcuno sia riuscito a cantare una canzone più bella di questa. Blues, fratellanza, strade di velluto caldo e vissuto. Tre minuti e undici di intramontabile felicità sofferta battezzano un nuovo dono, un nuovo giorno, il mio domani, seduto qui alla mia destra, mentre abbassa il finestrino e lascia entrare il grecale. Lo guardo, infilo i Ray-Ban a specchio, ingrano la prima e sorrido: accendi pure fratello, ce ne andiamo al mare.

lunasole

 



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