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Tra orecchio e base del collo (Più di dodici)

Da Eucuri

La luce penetrava dalla finestra accarezzandole quel punto che io amo baciarle, tra orecchio e base del collo. E quel punto è solo mio: se qualcuno lo guarda anche di sfuggita io non ne sono felice. Ma quel raggio non mi faceva invidia e non disturbava i suoi occhi, decisi perciò di farlo entrare nel nostro mondo. Quella maglietta che le arrivava poco sotto le ginocchia, di un tessuto molto leggero, si appoggiava leggera sui suoi seni e i suoi fianchi, lasciando intravedere qualcosa tra cui l’ombelico sul quale poggiavo sempre il bottone rotto del mio giaccone quando aveva la pancia scoperta e io stavo uscendo. La guardavo dormire, con un respiro così sottile che le prime volte stavo sveglio tutta la notte perché pensavo fosse morta. E senza sapere nulla, sapevo che avrei voluto morire prima di lei eventualmente. Non sapevo cosa sarebbe successo in quella giornata, e nella mia vita da single degli anni A.L (Avanti Lei, così li definivo, così come D.L. per quelli dopo) mi svegliavo tardi e mi coricavo tardi perché ero convinto che potessero accadere meno casini nelle ore notturne. Ma ora mi sveglio prima, poco prima di lei, e mi prendo questi dieci secondi per capirla e capire me stesso. Poi, per errore o meno, sposta sempre la sua mano sul mio petto, apre gli occhi e mi chiede scusa e spera (falsamente) di non avermi svegliato. Ha la voce di chi è andata chissà dove nei suoi sogni, gli occhi di chi vorrebbe dormire sempre, e non vuole che la bacio perché “so di chiuso”. Mi fa impazzire d’amore questa cosa, e penso al sole che si fa più convinto e ti illumina bene, ti rende così bella e io non resisto più che ti dico che non me ne frega niente, ed è colpa tua che sei così e ti bacio con la mia bocca che non è granchè nemmeno lei. Ma te ne freghi pure tu. Allora sei perdonata per avermi falsamente svegliato, ti guardo spogliarti e guardarmi con la coda dell’occhio perché vuoi essere guardata ma vuoi anche coprirti lasciando quello spazio tra orecchio e base del collo, e lo fai con dolcezza. Allora mi prendo altri dieci secondi, ti guardo ancora e so che posso stare bene anche nelle ore diurne. E apro le persiane.

Sono più di dodici righe, ma oggi mi predo questa libertà sanvalentiniana ;) Buon ascolto della playlist!



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