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Tra rivoluzioni opache e democrazie in crisi

Creato il 11 ottobre 2011 da Lapulceonline

Tra rivoluzioni opache e democrazie in crisi“La rivoluzione promessa? Possiamo ancora farla. Tutti noi.”

Giovedì 13 ottobre, dalle ore 19 alle 22;30, presso l’ACS AL (Associazione cultura e sviluppo Alessandria), Gianfranco Pasquino, docente di Scienze Politiche e Analisi delle Istituzioni Politiche, autore di numerosi saggi e pubblicazioni, presenterà “La rivoluzione promessa. Lettura della Costituzione Italiana.”

Per il docente G. Pasquino, le Costituzioni moderne sono carte che hanno codificato la libertà, sancendo diritti e doveri ai cittadini. Hanno delineato i rapporti tra cittadini e istituzioni, hanno stabilito poteri e limiti per tutti. Le Costituzioni danno vita ad un sistema politico: la democrazia.

Ma cos’è esattamente la democrazia del 21° secolo?

La democrazia è in crisi, la politica è in crisi, ogni sistema è in crisi. Perchè?

La democrazia, intesa come democrazia moderna, è di per sè un sistema politico utotipo e illusorio in partenza, poichè è stato pensato, supponendo che ci fossero dei valori fissi, stabili, condivisi da tutti. Colpo di scena: i valori giocano da tempo a nascondino.

Giangranco Pasquino, riparte dalla creazione della Costituzione (quasi come ultima, degna “opera d’arte italiana”), sostenendo che i problemi politici, sociali, economici e istituzionali italiani non abbiano nessuna radice negli articoli della Costituzione, insomma che il “marcio della mela” riguardi solo la buccia e non l’interno.

Spero sia così. Sarebbe un bel grosso problema aprire gli occhi un giorno, scoprendo marcio ogni singolo pezzo di terra del nostro Paese e che ogni frammento di pagina del nostro sistema sia andato a male, logorato dal tempo o chissà da chi e/o cosa.

Pasquino riprende, volendoci vendere la “sua” rivoluzione come qualcosa di perseguibile e conseguibile. “La Repubblica alla quale i costituenti hanno affidato il compito ambiziosissimo ed esigentissimo di rimuovere gli ostacoli che «impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale» siamo noi, cittadini e detentori di cariche politiche a tutti i livelli. La responsabilità maggiore è sempre quella di chi ha più potere politico, ma qualsiasi rivoluzione, anche pacifica, da effettuarsi attuando le norme programmatiche, ha bisogno diunampio sostegno popolare e di una convinta partecipazione di cittadini informati. Sono entrambi elementi che una buona conoscenza della Costituzione è in grado di costruire e potenziare.”

Questa, la speranza del docente Gianfranco Pasquino: che questo messaggio unisca i disillusi. Bello credere alle favole, fantastico credere in un Babbo Natale, travestito da Messia, intento a gettare nei camini, qualche consiglio inutile sul come fare il politico. La politica resta il secondo mestiere più vecchio del mondo!

Per maggiori info: Piazza Fabrizio De Andrè 76

www.acsal.org

 


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