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Tra stelle, Dante e De Gregori

Creato il 04 gennaio 2011 da Alessandro @AleTrasforini

Se il Sole richiama per l'uomo il concetto di vita, ciascuna stella rappresenta per l'Universo una parte di anima.
Le stelle sono tante, senza dubbio troppe. Ma quante esattamente? Parte di quelle che possiamo vedere sotto un cielo stellato e svuotato da perturbazioni sono nient'altro che frammenti di luce, arrivanti da luoghi sperduti dell'Universo. Ciascuna stella che possiamo vedere oggi magari si è già spenta, stante la svariata distanza in anni-luce che ci separa da ognuna di loro.
Per Dante Alighieri l'ingrediente magico che faceva funzionare il tutto era "l'amor che muove il sole e l'altre stelle" ; ci sono stelle cadenti e corpi cadenti scambiati per stelle. Ciascuna di loro suscita paura, desiderio e possibilità di esaudire un sogno.
Le stelle vengono messe a fondamento dei segni zodiacali, riunite ciascuna di loro in costellazioni.
Tuttavia, nel dettaglio del reale, esse si muovono in un infinito universale ancora non classificato adeguatamente.
Sono raggruppate per tipologie, nel diagramma di Hertzsprung-Russell: le loro discriminanti sono temperatura assoluta e luminosità, capaci di catalogarle in una grande varietà di tipi.
C'è stella e stella, da dimensione a dimensione; si dividono in nane, giganti, supergiganti ed ipergiganti.
Ciascuna stella ha, inoltre, una sua età determinata da quanto carburante giace al suo interno per il compimento delle reazioni chimiche necessarie a farla brillare.
C'erano e ci sono, da sempre: hanno accompagnato lo sguardo del genere umano, in ogni singolo momento della sua storia. La durata delle nostre vite, in confronto alle loro, è infinitesima: quanto valgono cento anni di fronte a miliardi di anni come età media?
Sanno riunirsi in galassie, scontrarsi e collassare. Sanno essere, da qualsiasi punto la si guardi, incontro quasi perfetto tra scienza ed arte.
Sono, allo stesso modo, testimonianza di quello straordinario universo che ci sovrasta e del quale noi niente altro siamo che comparse:
"Com'è difficile riuscire a dare un'occhiata alle carte di Dio. Ma non credo per un solo istante che Lui giochi a dadi..."
(Albert Einstein, da una lettera del 21 marzo 1942 a Cornelius Lanczos)
Le stelle sono, tra fantasia e realtà, incarnazione perfetta di un segno tangibile di qualcosa di superiormente intelligente: bruciano a miliardi di gradi, eppure sono belle da vedere. Come testimonianza delle carte di Dio, se di divino è lecito scrivere, l'essenza della stella è fondamentale.
Ma quante sono? "Le stelle sono tante, milioni di milioni..." cantava Francesco De Gregori qualche anno fa.
Nel dettaglio, però, può fare l'uomo con la sua precaria scienza un calcolo attendibile sul numero di queste realtà così affascinanti? Qualcuno ha provato a contarle, facendo venire fuori cifre impressionanti.
Il conteggio, piuttosto sperimentale ed ancora approssimativo, è stato fatto da due astronomi americani e riportato sulla rivista Nature: il merito è tutto dei ricercatori Peter Van Dokkum (Yale) e Peter Conroy (Harvard).
Tale ricerca mette in piena luce anche la smentita relativa a stelle riunite in galassie in tutto e per tutto simili alla nostra Via Lattea. Secondo gli esperti, nel nostro universo esisterebbero circa 3*10^23 stelle.
Chiunque sia poco matematico e voglia rendersi conto dell'enorme grandezza di questo numero metta dietro ad un semplice 3, appunto, 23 zeri. Si tratta di una cifra impressionante, impossibile da pensare per una miseria come la mente umana.
Nonostante l'autorevolezza della pubblicazione, ad ora il conteggio è tenuto in prudentissima considerazione dalla stragrande maggioranza dei colleghi dei due ricercatori. Attendibile o meno, cifre come queste fanno pensare: dovremmo pensare una volta in più a quanto siamo piccoli, a quanto siamo ininfluenti nonostante certi pietosi deliri di onnipotenza nel voler controllare un pianetino sperduto in una marea infinita.
Le stelle, si sa, servono anche a questo:
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi."
(Albert Einstein)
TRA STELLE, DANTE E DE GREGORI: IMMENSITA' UMANAMENTE UTILI


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